ma pensa te
questi se ne vanno in vacanza da domani subito dopo la chiacchierata di berlusconi fino al 5/12 settembre
siamo in mano a degli incoscienti, jedd fa qualcosa
p.s. obama li ha fatti lavorare anche col tacchino sul tavolo per approvare il piano autogol. da noi se ne vanno in pellegrinaggio. l'unica speranza è che vadano almeno a pregare che al ritorno non siamo coi rendimenti al 7,5% e a rischio default
IL CASO - PROTESTE DEL PD. GLI UTENTI DELLA RETE ATTACCANO LA «CASTA»
Oltre un mese di vacanza per i deputati
Cicchitto: «Vanno in pellegrinaggio»
Lavori chiusi dal 3 agosto al 12 settembre
Lupi, organizzatore del viaggio: pronti ad anticiparlo
Montecitorio (Ansa) MILANO - La Camera non si accorcia le vacanze. I deputati andranno in ferie per oltre un mese: dal pomeriggio del 3 agosto, subito dopo il dibattito sull'informativa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al 12 settembre. Una data di rientro che fa discutere: fissata dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, nonostante il Partito democratico avesse chiesto di tornare in aula una settimana prima. Solo le Commissioni riprenderanno i lavori il 5 settembre.
POLEMICHE - Il calendario, sostengono a Montecitorio, segue la prassi degli anni scorsi. Il Pd però - denuncia il capogruppo Dario Franceschini - aveva proposto «di iniziare anche con l'aula il 5 settembre, di anticipare l'inizio dei lavori, perché ci sembrava un segnale doveroso da dare al Paese. Ma la maggioranza non ha voluto». La giustificazione arriva da Fabrizio Cicchitto. Secondo l'esponente del Pdl, la decisione è stata frutto di una «valutazione seria», dal momento che la prima settimana di settembre «circa un centinaio di parlamentari fanno un pellegrinaggio. Per rispetto verso di loro abbiamo ritenuto di iniziare le sedute dell'Aula la settimana successiva». Il pellegrinaggio - una tradizione dal 2004 - coinvolgerà parlamentari sia della maggioranza che dell'opposizione e si svolgerà in Terra Santa dal 3 al 9 settembre.
L'APPELLO - Sulla questione interviene anche il Codacons, rivolgendosi direttamente a papa Benedetto XVI. «Chiediamo al Pontefice di fare un moral suasion sui politici italiani affinché, se proprio sentono il bisogno di fare un pellegrinaggio, lo facciano a San Pietro senza recarsi in Terra Santa - dice il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi -. Considerata la grave situazione di crisi è inconcepibile tardare la riapertura dei lavori parlamentari». Gridano invece ai privilegi della «casta» gli utenti di Facebook e i lettori online.
L'APERTURA DI LUPI- A organizzare la visita a Gerusalemme e nei luoghi simbolo del Cristianesimo è il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi. Che, nella serata di martedì, precisa: «La data del pellegrinaggio è stata stabilita, come ogni anno, tenendo conto dei lavori della Camera e facendo in modo che coincidesse con la chiusura dell'aula». Poi l'esponente del Pdl apre anche a un cambiamento delle date: «Se il Parlamento dovesse decidere di anticipare la ripresa dei lavori, il pellegrinaggio sarebbe anticipato in modo da coincidere, come avviene ogni anno e come sempre avverrà, con la chiusura dell'aula». L'unica possibilità è che mercoledì mattina, nelle ultimissime ore prima della pausa, il presidente della Camera Gianfranco Fini decida di riconvocare i capigruppo e li convinca al rientro anticipato. Un'eventualità che appare davvero poco probabile.
A. Ras.
02 agosto 2011 23:09