FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 2 (1 Viewer)

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mr. takeprofit

Forumer storico
Dopo questa notiziona, vacilla ogni mia previsione ribassista

Barroso accelera sul fondo salva-Stati permanente: «Entri in vigore nel 2012». Cinque mosse a sostegno delle banche

a cura di Stefano NatoliCronologia articolo11 ottobre 2011Commenti (3)



Barroso, rafforzare il fondo salva stati e adottare un approccio coordinato per rafforzare le banche


Una road map per uscire dalla crisi dell'euro. Il presidente della Commissione europea presenta il piano per restaurare la fiducia nell'area euro e indica una serie di azioni da adottare rapidamente e in modo integrato. Il tempo stringe e Jose Manuel Barroso sottolinea che al vertice europeo del 23 ottobre «dobbiamo raggiungere un accordo».

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Anticipare di un anno l'istituzione dell'Esm
Nella road map illustrata da Barroso all'Europarlamento compaiono alcune novità rilevanti sulle quali andrà verificata la disponibilità dei paesi membri. La Commissione europea invita, ad esempio, i paesi euro ad anticipare di un anno, dal 2013 al 2012, l'istituzione del Fondo europeo di stabilità che prenderà il posto dell'Efsf.«Il fondo salva-Stati deve essere potenziato per essere più di uno scudo, deve avere un vera e propria potenza di fuoco», ha detto Barroso. La differenza tra l'attuale Fondo salva-stati (Efsf) e quello attualmente previsto da metà 2013 (Esm) riguarda due aspetti. Il primo i mezzi a disposizione: attualmente l'Efsf, cioé il Fondo che emette bond e poi presta il ricavato agli stati sotto programma di assistenza (Grecia, Irlanda e Portogallo), opera sulla base di garanzie degli stati. Il Fondo permanente avrà una capacità di prestito di 500 miliardi effettivi (e non 440 miliardi come l'Efsf) a fronte di un capitale autorizzato di 700 miliardi più un capitale iniziale versato di 80 miliardi con versamenti diluiti in cinque anni e l'impegno a mantenere un minimo di 15% di ratio tra capitale versato e totale delle emissioni in essere. Il secondo motivo riguarda il coinvolgimento diretto delle banche alla ristrutturazione del debito sovrano: da luglio 2013 tutti i nuovi titoli emessi dai governi Eurozona con scadenza superiore all'anno conterranno una clausola di azione collettiva che renderà possibile ciò che oggi é soltanto volontario. Si tratta di vedere se anche questa parte degli accordi sull'Esm sarebbe anticipata dato che a luglio la Ue si era impegnata a prevedere la clausola sui nuovi bond a partire da metà 2013.

Approccio coordinato sulle banche, intervento in cinque mosse
Il presidente della Commissione europea ha dedicato, poi, un capitolo importante della road maop al sistema bancario europeo, fissando anche alcune condizioni per il rafforzamento degli istituti di credito. Sottolineando l'importanza di un «approccio coordinato» dell'Europa Barroso ha indicato cinque principi sui quali incardinare l'intervento urgente a sostegno delle banche per rompere il circolo vizioso della sfiducia.
Per riportare la fiducia nel settore bancario europeo, indica Bruxelles, «è necessario uno sforzo di ricapitalizzazione coordinata e con obiettivi precisi». Il riferimento è alla necessità di definire dei livelli minimi 'temporanei' più alti di ratio di capitale. Il primo "paletto" riguarda la copertura dell'intervento di ricapitalizzazione: la Commissione ritiene che debba comprendere tutte le banche coinvolte nello stress test escluse quelle che non hanno attività estere. Il secondo è sul debito sovrano: vanno conteggiate tutte le esposizioni delle banche sulla base di una «prudente valutazione di tutto il debito sovrano detenuto sia nel banking book che nel trading book». Il terzo "paletto" rende necessario un ratio di capitale si gnificativamente più alto e delle massima qualità al netto delle esposizioni al debito sovrano. Il quarto riguarda le ricapitalizzazioni: le banche che non dispongono del capitale adeguato ai nuovi parametri necessario dovranno presentare dei piani di ricapitalizzazione e attuarli nel più breve tempo possibile. Per quanto concerne le tappe possibili della ricapitalizzazione (quinto "paletto"), la Commissione indica un percorso preciso: prima le banche dovranno usare "risorse private" per finanziarsi comprese ristrutturazioni o la conversione di debito in strumenti "equity". Se necessario i governi nazionali intervengono e se questo non è possibile entra in gioco l'Efsf (il Fondo salva-stati) con prestiti.
 

solointraday

Forumer storico
si muovono approvvigionandosi sui cross e dalle 4 figure di tnote dei giorni scorsi
sembra di essere a fine 2010. vediamo se sarà la stessa cosa. all'epoca ci furono 600 miliardi di usd della fed, che seppur stampati dal nulla furono effettivamente immessi. ad oggi si parla di miliardi di euro che da quanto ha detto barroso non ci sono ma dovranno trovarsi tra i privati ( ad es. per quelli serviti per dexia belgio e francia hanno messo garanzie e non liquidità). ma tant'è . vediamo il seguito dell'avventura
a dopo
 

Jedd

GORDON GEKKO
Dopo questa notiziona, vacilla ogni mia previsione ribassista

Barroso accelera sul fondo salva-Stati permanente: «Entri in vigore nel 2012». Cinque mosse a sostegno delle banche

a cura di Stefano NatoliCronologia articolo11 ottobre 2011Commenti (3)



Barroso, rafforzare il fondo salva stati e adottare un approccio coordinato per rafforzare le banche


Una road map per uscire dalla crisi dell'euro. Il presidente della Commissione europea presenta il piano per restaurare la fiducia nell'area euro e indica una serie di azioni da adottare rapidamente e in modo integrato. Il tempo stringe e Jose Manuel Barroso sottolinea che al vertice europeo del 23 ottobre «dobbiamo raggiungere un accordo».

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Anticipare di un anno l'istituzione dell'Esm
Nella road map illustrata da Barroso all'Europarlamento compaiono alcune novità rilevanti sulle quali andrà verificata la disponibilità dei paesi membri. La Commissione europea invita, ad esempio, i paesi euro ad anticipare di un anno, dal 2013 al 2012, l'istituzione del Fondo europeo di stabilità che prenderà il posto dell'Efsf.«Il fondo salva-Stati deve essere potenziato per essere più di uno scudo, deve avere un vera e propria potenza di fuoco», ha detto Barroso. La differenza tra l'attuale Fondo salva-stati (Efsf) e quello attualmente previsto da metà 2013 (Esm) riguarda due aspetti. Il primo i mezzi a disposizione: attualmente l'Efsf, cioé il Fondo che emette bond e poi presta il ricavato agli stati sotto programma di assistenza (Grecia, Irlanda e Portogallo), opera sulla base di garanzie degli stati. Il Fondo permanente avrà una capacità di prestito di 500 miliardi effettivi (e non 440 miliardi come l'Efsf) a fronte di un capitale autorizzato di 700 miliardi più un capitale iniziale versato di 80 miliardi con versamenti diluiti in cinque anni e l'impegno a mantenere un minimo di 15% di ratio tra capitale versato e totale delle emissioni in essere. Il secondo motivo riguarda il coinvolgimento diretto delle banche alla ristrutturazione del debito sovrano: da luglio 2013 tutti i nuovi titoli emessi dai governi Eurozona con scadenza superiore all'anno conterranno una clausola di azione collettiva che renderà possibile ciò che oggi é soltanto volontario. Si tratta di vedere se anche questa parte degli accordi sull'Esm sarebbe anticipata dato che a luglio la Ue si era impegnata a prevedere la clausola sui nuovi bond a partire da metà 2013.

Approccio coordinato sulle banche, intervento in cinque mosse
Il presidente della Commissione europea ha dedicato, poi, un capitolo importante della road maop al sistema bancario europeo, fissando anche alcune condizioni per il rafforzamento degli istituti di credito. Sottolineando l'importanza di un «approccio coordinato» dell'Europa Barroso ha indicato cinque principi sui quali incardinare l'intervento urgente a sostegno delle banche per rompere il circolo vizioso della sfiducia.
Per riportare la fiducia nel settore bancario europeo, indica Bruxelles, «è necessario uno sforzo di ricapitalizzazione coordinata e con obiettivi precisi». Il riferimento è alla necessità di definire dei livelli minimi 'temporanei' più alti di ratio di capitale. Il primo "paletto" riguarda la copertura dell'intervento di ricapitalizzazione: la Commissione ritiene che debba comprendere tutte le banche coinvolte nello stress test escluse quelle che non hanno attività estere. Il secondo è sul debito sovrano: vanno conteggiate tutte le esposizioni delle banche sulla base di una «prudente valutazione di tutto il debito sovrano detenuto sia nel banking book che nel trading book». Il terzo "paletto" rende necessario un ratio di capitale si gnificativamente più alto e delle massima qualità al netto delle esposizioni al debito sovrano. Il quarto riguarda le ricapitalizzazioni: le banche che non dispongono del capitale adeguato ai nuovi parametri necessario dovranno presentare dei piani di ricapitalizzazione e attuarli nel più breve tempo possibile. Per quanto concerne le tappe possibili della ricapitalizzazione (quinto "paletto"), la Commissione indica un percorso preciso: prima le banche dovranno usare "risorse private" per finanziarsi comprese ristrutturazioni o la conversione di debito in strumenti "equity". Se necessario i governi nazionali intervengono e se questo non è possibile entra in gioco l'Efsf (il Fondo salva-stati) con prestiti.

Ok, al primo rintraccio, il longo signori. Se rintraccio ci sarà!!!
 

solointraday

Forumer storico
Ok, al primo rintraccio, il longo signori. Se rintraccio ci sarà!!!
sta attento jedd
perchè se questo rialzo è stato tanto forte quanto incredibile ( e senza volumi adeguati), uno dei motivi potrebbe essere stato proprio quello di creare aspettative e ipotesi di opportunità. ricordati quanto accaduto a luglio e le attese sull'accordo usa
noi non sappiamo che tipo di bomba è nascosta nei bilanci delle banche e degli stati, loro si. altrimenti non si sarebbero affannati da mesi e mesi in riunioni, chiacchiere, road maps, salvataggi ecc che non hanno avuto nessun effetto concreto sull'economia ( vedi grecia o i 2 qe usa)
poi si potrà sempre dire che la borsa è una cosa e l'economia un'altra
il rischio è che i politici stiano più a guardare le quotazioni di borsa che l'economia però c'è vista la tempestività di interventi che si susseguono da settembre in poi in ogni momento topico dei mercati o con segnali chiari
 
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Jedd

GORDON GEKKO
sta attento jedd
perchè se questo rialzo è stato tanto forte quanto incredibile ( e senza volumi adeguati), uno dei motivi potrebbe essere stato proprio quello di creare aspettative e ipotesi di opportunità. ricordati quanto accaduto a luglio e le attese sull'accordo usa
noi non sappiamo che tipo di bomba è nascosta nei bilanci delle banche e degli stati, loro si. altrimenti non si sarebbero affannati da mesi e mesi in riunioni, chiacchiere, road maps, salvataggi ecc che non hanno avuto nessun effetto concreto sull'economia ( vedi grecia o i 2 qe usa)
poi si potrà sempre dire che la borsa è una cosa e l'economia un'altra
il rischio è che i politici stiano più a guardare le quotazioni di borsa che l'economia però c'è vista la tempestività di interventi che si susseguono da settembre in poi in ogni momento topico dei mercati o con segnali chiari

E' proprio per l'ultima frase che hai scritto SOLO, che andrò Long. Tipica situazione che si creò dai 12500 del 2009 in cui tutti pensavano ad ulteriori ribassi e si salì in modo incredibile.
 

ciclista52

Forumer storico

solointraday

Forumer storico
questa è una guerra tra istituzioni e mercati.
e noi purtroppo non abbiamo il vantaggio di poter vedere le provenienze degli ordini come invece possono fare fondi e gestori
poi magari continuano per sei mesi come ottobre 2010- marzo 2011 per il qe2, ma se non si scende con il contesto che c'è, visti i volumi, è che mancano gli acquirenti, non i venditori
 

solointraday

Forumer storico
E' proprio per l'ultima frase che hai scritto SOLO, che andrò Long. Tipica situazione che si creò dai 12500 del 2009 in cui tutti pensavano ad ulteriori ribassi e si salì in modo incredibile.
per me è esattamente opposta la situazione
lì si era digerita la lehman di 5 mesi prima e il mercato non aveva nei prezzi altri disastri
anche i volumi furono completamente diversi, e la discesa finì con forti escursioni al ribasso con panico e volumi. adesso cosa ha scontato il mercato nei prezzi che le problematiche ci sono di giorno in giorno? dexia che è fallita due giorni fa e la grecia che ancora deve farlo? ( oggi ne è venuta fuori anche un'altra austriaca con problemi)
e dexià aveva superato gli stress test, test che fu motivo di altro rally se ricordi
poi se continua e benefici del long sono contento per te jedd. io non ne sarò capace, e mi limiterò ad andare flat quando sarò rinsavito . ma sono tanto cronicizzato che se lo avessi fatto a 1145-1150 come avevo detto di voler fare, sarei già rientrato non una ma dieci volte.
 
Stato
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