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UniCredit/ Ghizzoni:Calo titolo non tocca bontà aumento capitale
di: TMNews Pubblicato il 09 gennaio 2012| Ora 19:55
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Milano, 9 gen. (TMNews) - Il forte calo del titolo UniCredit in Borsa non tocca la bontà dell'operazione di aumento di capitale da 7,5 miliardi partita oggi. A difendere l'operazione, definita "indispensabile", e la solidità della banca, è il group ceo, Federico Ghizzoni. "Va detto con chiarezza che i fondamentali della banca sono buoni, che abbiamo una ottima situazione di liquidità, e tutto ciò avrà molto più valore al termine dell'operazione. L'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro, assolutamente certo perché comunque tutto sottoscritto dal consorzio di collocamento, consentirà a UniCredit di essere fra le banche meglio capitalizzate d'Europa: saremo in regola con i requisiti posti dall'Eba, da Basilea 3 incluso l'impatto dell'essere una Global Sifi's", ha affermato Ghizzoni in un collegamento con i 60.000 dipendenti italiani di UniCredit. "Ma, soprattutto - ha aggiunto - avremo le risorse necessarie per finanziare adeguatamente lo sviluppo della banca e per contribuire in modo importante al rilancio delle economie nelle quali operiamo. La prima economia alla quale guardiamo è naturalmente quella italiana, l'aumento di capitale resterà nella disponibilità della holding. Voglio ribadire oggi, al termine di un'altra giornata difficile sui mercati, che l'aumento di capitale è per Unicredit una scelta estremamente importante. Una decisione anche sofferta, perché cade in un momento molto critico per il sistema economico e finanziario internazionale, ma indispensabile per la banca". "Certo, non ci aspettavamo un calo del titolo in borsa di questa entità, che va al di là della flessione fisiologica attesa, dovuto a fattori tecnici e a fattori di carattere più generale. Ma questo non tocca la bontà dell'operazione", ha detto ancora Ghizzoni. (segue)
UniCredit/ Ghizzoni:Calo titolo non tocca bontà aumento capitale
di: TMNews Pubblicato il 09 gennaio 2012| Ora 19:55
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Milano, 9 gen. (TMNews) - Il forte calo del titolo UniCredit in Borsa non tocca la bontà dell'operazione di aumento di capitale da 7,5 miliardi partita oggi. A difendere l'operazione, definita "indispensabile", e la solidità della banca, è il group ceo, Federico Ghizzoni. "Va detto con chiarezza che i fondamentali della banca sono buoni, che abbiamo una ottima situazione di liquidità, e tutto ciò avrà molto più valore al termine dell'operazione. L'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro, assolutamente certo perché comunque tutto sottoscritto dal consorzio di collocamento, consentirà a UniCredit di essere fra le banche meglio capitalizzate d'Europa: saremo in regola con i requisiti posti dall'Eba, da Basilea 3 incluso l'impatto dell'essere una Global Sifi's", ha affermato Ghizzoni in un collegamento con i 60.000 dipendenti italiani di UniCredit. "Ma, soprattutto - ha aggiunto - avremo le risorse necessarie per finanziare adeguatamente lo sviluppo della banca e per contribuire in modo importante al rilancio delle economie nelle quali operiamo. La prima economia alla quale guardiamo è naturalmente quella italiana, l'aumento di capitale resterà nella disponibilità della holding. Voglio ribadire oggi, al termine di un'altra giornata difficile sui mercati, che l'aumento di capitale è per Unicredit una scelta estremamente importante. Una decisione anche sofferta, perché cade in un momento molto critico per il sistema economico e finanziario internazionale, ma indispensabile per la banca". "Certo, non ci aspettavamo un calo del titolo in borsa di questa entità, che va al di là della flessione fisiologica attesa, dovuto a fattori tecnici e a fattori di carattere più generale. Ma questo non tocca la bontà dell'operazione", ha detto ancora Ghizzoni. (segue)
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