g.l.
Forumer storico
Hai ragione, cerco di essere razionale, e ragionare su dati obiettivi. E invece nessuno è in grado fornire più di qualche vaga senzazione (qualche volta neanche quella) per comprovare la tesi che i mercati sono manovrati come un burattino.non litighiamo con g.l. che è sempre stato corretto lucido e razionale molto più di tutti noi, anche se un po capoccione ma è prerogativa e pregio di quelli appunto razionali
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Quando invece basta pensare al fatto che il solo valore totale dei derivati nel mondo è pari a 10 volte il pil globale (600.000 miliardi di dollari) per rendersi conto che nessuno può avere la potenza di fuoco necessaria a influenzare nel medio-lungo periodo un mercato con un controvalore così grande, ancor di più pensando alla correlazione di tutti i prezzi a livello globale.
Su questo sono in gran parte (non proprio tutto ) d'accordo....
tornando alle manovre
non è che la politica espansiva della fed di per se determini il rialzo del mercato, così come non lo ha determinato nel 1999 quella restrittiva di greenspan, altrimenti sarebbe facile. tanto è vero che a quella dei tassi a zero hanno affiancato qe e accordi periodici delle varie banche centrali per intervenire sui cambi. le politiche monetarie e gli interventi delle banche centrali hanno un impatto temporaneao sui mercati, ma quando sono ripetuti e sistematici nel tempo ne cambiano il corso finchè questi interventi durano. non dimentichiamo che hanno il potere di emettere moneta ( a parte la bce anche se di fatto poi con lo ltro è come se lo facesse) . e chiunque in grado di battere moneta potrebbe stare per sempre sul mercato. certo la fed ha il limite politico alla stampa di moneta, limite che è venuto fuori solo dopo il cambio di maggioranza al congresso però. ma torniamo alla politica espansiva: la fed ha dichiarato esplicitamente di voler sostenere i corsi del mercato e di evitare crisi dei mercati, per questo ha portato i tassi a zero e fatto il qe, che vanno chiaramente a beneficio delle varie banche a ws, non certo dell'economia reale che invece si deve approvvigionare dalle banche. riepilogando, la fed elargisce centinaia di miliardi di dollari a tasso zero che vanno esclusivamente nelle casse delle istituzioni finanziarie, le quali non le impiegano per fare credito alle imprese ma per fare operazioni in borsa. con riunioni che si susseguono da mesi tra governi ministri fmi banche centrali ecc, ebbene, sarebbe mai pensabile che i gestori usa possano mettersi al ribasso oppure contro la volontà di chi questi fiumi di denaro gli regala? non credo che ci sia bisogno che le istituzioni ripetano ai gestori nelle riunioni che periodicamente ci sono quale sia il tasto da spingere e gli obiettivi da raggiungere, come invece sembra accadde proprio nell'ultimo trimestre del 1998 quando qualcuno convocò i big della finanza usa dando precise disposizioni sul da farsi. la volontà di sostenere il mercato contro la realtà macro è precisa, che possa durare sempre è una illusione sia per le regole del mercato in se che poi tende sempre a riequilibrare gli eccessi, sia per il fatto che gli interventi delle istituzioni sono temporanei e non strutturali. stanno solo salvando i bilanci e i destini delle banche azioniste delle banche centrali stesse. e visti i risultati avuti da migliaia di miliardi spesi a carico dei bilanci degli stati, non è detto neanche che riesca. vedi grecia, che deve essere sostenuta per pagare i titoli in mano alle banche europee, mica per sostenere il bilancio dello stato greco che invece deve tagliare e tassare per ottenere i soldi per rimborsare i titoli a scadenza. mica ci vuole un economista per capire che se tagli impiegati e stipendi i consumi e il pil scenderà ancora, ma questo non importa, quando avranno pagate le cedole, la grecia potrà anche affondare in una guerra civile e tornare alla dracma, l'importante sarà aver salvato coi soldi degli stati le banche tedesche e francesi
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