FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

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ma un buy back lo devi annunciare, deve esserci una delibera del consiglio di amministrazione, percio' pubblica

non e' la societa' che fa salire il titolo..e' che diminuisce il flottante

d'accordissimo
ma se cominciano a comprare il prezzo sale

un anno fa hanno comprato allo stesso prezzo dopo l'annuncio del buyback e sono arrivati a 625

la delibera autorizza il buy back

ma non dice quando comprerà .. se sono polli fanno salire l'azione, altrimenti la fanno scendere

con 35 miliardi di dollari ... il book lo manovri come vuoi

ora ditemi che in amerika non si può fare:)
 
Ultima modifica:
Gli americani fanno causa alle agenzie di rating. E noi italiani cosa aspettiamo. Dovremmo farla anche noi poveri trader.
 
la delibera autorizza il buy back

ma non dice quando comprerà .. se sono polli fanno salire l'azione, altrimenti la fanno scendere

con 35 miliardi di dollari ... il book lo manovri come vuoi

ora ditemi che in amerika non si può fare:)

ti dai le risposte da solo...infatti stanno parlando di muovere la liquidita' a gradi..prima utili straordinari e forse, perche' no, ma dai ..una decina di miliardi in azioni...

ma easy...
 
A volte invece un buyback e' solo fumo negli
occhi dell'investitore.
Il management di un'azienda infatti sa bene
che un buyback viene visto come un segnale
positivo e potrebbe quindi usarlo solo per
far salire il prezzo del titolo.

Invece il free cash flow utilizzato per
il buyback appartiene all'investitore, sarebbe
quindi giusto chiedersi se si e' soddisfatti
del buyback ai prezzi a cui viene eseguito.

Il problema e' che molte aziende, soprattutto
tra le small e medium cap, considerano il
buyback come la prima opzione disponibile,
perche' la visibilita' sul prezzo dell'azione
e' la loro prima preoccupazione.
Cosi' facendo pero' mettono a rischio la
stabilita' dell'azienda nel lungo termine.

Un buyback viene visto positivamente perche'
si ritene che nessuno meglio del management
possa conoscere la propria azienda.
E' sempre vero ?
In realta' i dati storici testimoniano che il
management non e' sempre piu' bravo di un
comune investitore nel decidere il timing
giusto per l'acquisto delle azioni proprie.
Basti pensare a tutte quelle aziende che
iniziavano piani di buyback proprio prima
dello scoppio della crisi del 2007, con i
prezzi ai massimi storici.

Eccone alcune: Nike (NYSE:NKE), Microsoft
(NASDAQ:MSFT), Valero (NYSE:VLO), Citigroup
(NYSE:C), Cisco Systems (NASDAQ:CSCO),
DuPont (NYSE:DD), Goldman Sachs (NYSE:GS),
Time Warner (NYSE:TWX), Procter & Gamble
(NYSE:PG).

Avviene anche che l'azienda annunci il
buyback, ma poi non inizi mai davvero
l'acquisto. Anche qui ci possono essere
buone e cattive ragioni.
Spesso il prezzo di un titolo sale dopo
l'annuncio del buyback quindi il management
potrebbe ritenere il titolo non piu'
sottovalutato.

Per alcune aziende invece il buyback e'
necessario solo per evitare la diluizione
del titolo per effetto del pagamento di
stock options.
Dell (NASDAQ:DELL) e' stata in passato
tra queste.
Per verificarlo basta controllare il numero
di azioni sul mercato, se resta costante
anche dopo il buyback, siamo in questo caso.

Infatti quando un'azienda emette delle stock
option, per compensare i propri lavoratori,
il numero di azioni cresce ed i profitti
vengono quindi diluiti, rendendo quindi
meno appetibile il prezzo dell'azione nonche'
i vari ratio sui profitti su cui il titolo
viene solitamente valutato.
Quindi molte aziende compensano l'incremento
di azioni attraverso piani di buyback, senza
porre troppa attenzione se il prezzo sia
o meno sottovalutato.

Insomma possiamo dire che non sempre il
management riesce a valutare accuratamente
il valore del titolo ed a separare cosa
sia meglio per l'azionista piuttosto
che per il management stesso
 

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