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MPS:RESPINTO IL RICORSO DEI CONSUMATORI
26 marzo 2013 · by Redazione · in Osservatorio Nazionale
Per i giudici il Codacons non è legittimato ad agire. La prossima udienza al Tar del Lazio sarà il 3 aprile
Il ricorso presentato dal Codacons, associazione dei consumatori, per chiedere, in via cautelare, di bloccare i Monti Bond per quattro miliardi di euro assegnati a Mps è stato respinto dal Consiglio di Stato. Secondo i giudici di Palazzo Spada, per quanto appreso da Radiocor,il Codacons non è legittimato ad agire.
In una nota si legge: ”Non appare destituita di fondamento l’eccezione di carenza di legittimazione attiva” in capo al Codancons .
Il ricorso, secondo la definizione dell’associazione dei consumatori “si definisce anzitutto come proposto a tutela dei ‘cittadini’ e ‘contribuenti’, i quali attraverso l’emissione di titoli di Stato vedono sfilarsi dalle proprie tasche 4.071.000 di euro”.
Secondo i giudici il ricorso “manifesta il carattere sostanziale di un’inammissibile azione popolare, perché non è nei soggetti ricorrenti ravvisabile una posizione differenziata, necessaria, secondo le regole generali del processo amministrativo, per potere distinguere la loro posizione al fine di agire in giudizio; al contrario, i detti soggetti si presentano come portatori di un interesse (tutela dei cittadini e contribuenti da un paventato, futuro, danno erariale), che è un interesse di mero fatto, privo di azione in questa sede, attesa l’inconfigurabilità, con riferimento al bene per cui si domanda la decisione, di situazioni giuridiche in questa sede tutelabili rispetto ai soggetti coinvolti nell’operazione di ricapitalizzazione in oggetto”.
Con queste motivazioni il Consiglio di Stato, presidente Giuseppe Severini, conferma dunque la decisione del tribunale di primo grado che aveva già rigettato la richiesta di sospensiva avanzata dal Codacons.
Ora si aspetta la decisione nel merito del Tar del Lazio, la prossima udienza è fissata il 3 aprile.
Il Codacons ha reso noto l’invio di una lettera al presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, per chiedere il ritiro dell’autorizzazione temporanea all’operazione Mps rilasciata dall’Istituzione europea. ”Se la Commissione Europea chiamata a dare la propria autorizzazione su una materia così delicata come appunto gli aiuti di Stato – si legge nella lunga lettera – delibera sulla base di false rappresentazioni fornite dallo Stato membro che ha attivato la procedura, va da sè che tale autorizzazione deve essere revocata nel momento in cui si accertasse la falsità delle rappresentazioni fornite, poiché non può essere considerata in alcun modo legittima un’autorizzazione concessa ad uno Stato membro a fronte di una rappresentazione menzognera. L’analisi cambia radicalmente ove si accertasse che le perdite sono la conseguenza di operazioni speculative (derivati creditizi) occultati ad arte insieme ad operazioni ad essi collegati”.
Per questi, e altri, motivi, l’associazione di consumatori chiede a Barroso di rivedere il via-libera della Commissione Europea ai Monti-bond, ritirando l’autorizzazione concessa alla luce dei nuovi fatti emersi che trasformerebbero l’intera operazione in un illecito aiuto di Stato in favore della banca senese.
Per approfondimenti visita: ANSA.it
26 marzo 2013 · by Redazione · in Osservatorio Nazionale
Per i giudici il Codacons non è legittimato ad agire. La prossima udienza al Tar del Lazio sarà il 3 aprile
Il ricorso presentato dal Codacons, associazione dei consumatori, per chiedere, in via cautelare, di bloccare i Monti Bond per quattro miliardi di euro assegnati a Mps è stato respinto dal Consiglio di Stato. Secondo i giudici di Palazzo Spada, per quanto appreso da Radiocor,il Codacons non è legittimato ad agire.
In una nota si legge: ”Non appare destituita di fondamento l’eccezione di carenza di legittimazione attiva” in capo al Codancons .
Il ricorso, secondo la definizione dell’associazione dei consumatori “si definisce anzitutto come proposto a tutela dei ‘cittadini’ e ‘contribuenti’, i quali attraverso l’emissione di titoli di Stato vedono sfilarsi dalle proprie tasche 4.071.000 di euro”.
Secondo i giudici il ricorso “manifesta il carattere sostanziale di un’inammissibile azione popolare, perché non è nei soggetti ricorrenti ravvisabile una posizione differenziata, necessaria, secondo le regole generali del processo amministrativo, per potere distinguere la loro posizione al fine di agire in giudizio; al contrario, i detti soggetti si presentano come portatori di un interesse (tutela dei cittadini e contribuenti da un paventato, futuro, danno erariale), che è un interesse di mero fatto, privo di azione in questa sede, attesa l’inconfigurabilità, con riferimento al bene per cui si domanda la decisione, di situazioni giuridiche in questa sede tutelabili rispetto ai soggetti coinvolti nell’operazione di ricapitalizzazione in oggetto”.
Con queste motivazioni il Consiglio di Stato, presidente Giuseppe Severini, conferma dunque la decisione del tribunale di primo grado che aveva già rigettato la richiesta di sospensiva avanzata dal Codacons.
Ora si aspetta la decisione nel merito del Tar del Lazio, la prossima udienza è fissata il 3 aprile.
Il Codacons ha reso noto l’invio di una lettera al presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, per chiedere il ritiro dell’autorizzazione temporanea all’operazione Mps rilasciata dall’Istituzione europea. ”Se la Commissione Europea chiamata a dare la propria autorizzazione su una materia così delicata come appunto gli aiuti di Stato – si legge nella lunga lettera – delibera sulla base di false rappresentazioni fornite dallo Stato membro che ha attivato la procedura, va da sè che tale autorizzazione deve essere revocata nel momento in cui si accertasse la falsità delle rappresentazioni fornite, poiché non può essere considerata in alcun modo legittima un’autorizzazione concessa ad uno Stato membro a fronte di una rappresentazione menzognera. L’analisi cambia radicalmente ove si accertasse che le perdite sono la conseguenza di operazioni speculative (derivati creditizi) occultati ad arte insieme ad operazioni ad essi collegati”.
Per questi, e altri, motivi, l’associazione di consumatori chiede a Barroso di rivedere il via-libera della Commissione Europea ai Monti-bond, ritirando l’autorizzazione concessa alla luce dei nuovi fatti emersi che trasformerebbero l’intera operazione in un illecito aiuto di Stato in favore della banca senese.
Per approfondimenti visita: ANSA.it