Questo grafico rappresenta il valore dell'indice S&P500 prezzato in una media delle altre valute mondiali. La rottura della trendline discendente a mio parere anticipa la rottura al rialzo del gigantesco broadening formatosi sull'S&P 500 nello stesso periodo e lascia supporre che il crollo di agosto 2011 (nel cerchio) potrebbe essere stato l'ultimo "colpo di coda" della crisi che ha caratterizzato il primo decennio del XXI secolo.
Come scrivevo prima, tuttavia, per ragioni sia fondamentali che "tecniche", non ritengo che oggi il rapporto rischio/rendimento sia molto favorevole per investire sull'azionario con una prospettiva di lungo termine, e che si presenteranno opportunita' migliori nei prossimi 12 mesi.