Azzz...sti krukki nemmeno scherzano ne'...
Evasione fiscale miliardaria
banche tedesche sotto indagine
La notizia riportata dalla Sueddeutsche Zeitung riguarda alcuni grandi istituti di credito e vari clienti. Attraverso dichiarazioni infedeli, sarebbero stati ottenuti rimborsi fiscali sui rendimenti di capitale ben oltre l'ammontare dovuto. La truffa perpetrata tra il 2008 e lo scorso anno
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
BERLINO - Alcune banche tedesche e diversi loro clienti eccellenti avrebbero frodato il fisco tedesco con un’evasione di diversi miliardi di euro. Lo rivela la Sueddeutsche Zeitung sottolineando che le indagini, tutt'ora in corso, sono scattate in seguito al caso della Hypo-Vereinsbank (HVB).
Secondo gli inquirenti, il sistema della truffa faceva perno sulle cosiddette ‘cum-ex transactions’, vale a dire compravendite sui mercati azionari compiute alla massima velocità consentita dai sistemi elettronici nel cosiddetto "Dividenden-Stichtag", cioè il giorno nel quale le aziende e poi il fisco contabilizzano da un lato spese e investimenti, dall’altro utili e ricavi di un anno d’affari. Con transazioni ultraveloci in grande stile e dichiarazioni infedeli gli istituti di credito e i loro clienti sarebbero riusciti a ottenere dal fisco rimborsi di tasse sui rendimenti di capitale ben oltre l’ammontare effettivo di spese e investimenti.
Solo nel 2008 – scrive la Sueddeutsche citando un memorandum del Finanzamt (ufficio delle entrate) di Wiesbaden - lo Stato è stato truffato per circa tredici miliardi. L'evasione fiscale sarebbe continuata fino all’anno scorso. Le indagini sono attualmente condotte dalla procura generale di Francoforte e riguardano due dei sedici Stati federali, cioè Assia e Baviera. Risultano indagati, scrive sempre il giornale tedesco, dirigenti e clienti della HVB ma anche di altri istituti. L’articolo allude alla Dresdner Bank, per esempio. E aggiunge che alcuni affari della HVB condotti attraverso Londra hanno portato all’erario un danno di altri duecento milioni di euro.
Secondo gli inquirenti, esiste il forte sospetto che alcuni istituti di credito tedeschi abbiano condotto affari illeciti, truffando sulla tassa sui redditi da capitale attraverso Stati terzi, e per diversi decenni. In attesa della riapertura dei mercati lunedì, gli osservatori si chiedono quali conseguenze lo scandalo possa avere, per le banche ma forse anche sul piano politico, dato che in vista delle elezioni politiche federali del 22 settembre prossimo la Germania di fatto vive già in un clima di campagna elettorale.