FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

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faranno una patrimoniale del 15% su tutti i conti, i depositi, gli investimenti finanziari compresi quelli assicurativi che nel cumulo per persona o società superino i 100.000 euro
 
VIX, Questo sconosciuto

Il Vix è un indice il cui vero significato è ancora oggi confuso spesso anche dagli addetti ai lavori. Eppure il concetto che sta alla sua base è semplice ed estremamente utile.




In questi anni di finanza turbolenta tutto ciò che può aiutare la semplice analisi tecnica è stato utilizzato abbondantemente per cercare di confermare la bontà della lettura della situazione presente e addirittura cercare di prevedere nella maniera più accurata possibile gli sviluppi successivi. Uno degli strumenti più utilizzati in quest’opera è senz’altro il VIX, ovvero il Chicago Board Options Echange Volatilty Index. Si tratta dunque di un indice di volatilità calcolato dal più grande mercato mondiale di opzioni a partire dal 1993. Si tratta di un indice che misura la volatilità implicita nel prezzo delle opzioni, ovvero di un indicatore che misura il prezzo che gli operatori sono stati disposti a pagare per assicurarsi la facoltà ma non l’obbligo di scommettere al rialzo e al ribasso sull’indice S&P500. Dunque quest’indicatore non ha nulla a che vedere con la volatilità classica, ovvero con il calcolo della variazione media dei prezzi o dei rendimenti. Venendo calcolato da un mercato su cui si trattano opzioni, la volatilità calcolato da questo indicatore non può che avere a che fare con quella legata alle opzioni che appunto quell’implicita. Che legame esiste tra volatilità del sottostante e prezzo di un’opzione? La risposta è semplice per molti lettori, ma merita senz’altro di essere data per coloro che ancora non l’avessero ben compreso. Poi c’è un’opzione dalla facoltà ma non l’obbligo di svolgere una certa operazione, se i prezzi di mercato sono più volatili, quella facoltà vale di più, in quanto consente di scegliere se effettuare o meno un’operazione potenzialmente più redditizia nel caso positivo. Invece, se l’operazione non risulta conveniente, nulla cambia rispetto al caso in cui la volatilità fosse bassa. Pertanto il diritto di scegliere se operare o meno in momenti di rapidi cambiamenti vale senz’altro di più. Ed è per questo motivo che è lecito effettuare il collegamento tra prezzo che viene pagato per acquistare le opzioni che volatilità che esse implicano nel loro prezzo. Di quale volatilità si tratta? Quella passata o quella futura? Si tratta sicuramente di quella futura, poiché è quella sulla quale scelgo di scommettere. Tuttavia sappiamo che il futuro è imprevedibile ma solo stimabile, e la miglior stima del futuro viene fatta osservando l’andamento passato. Per questo motivo un brusco aumento della volatilità storica, ovvero già osservata, sul mercato, spesso fa aumentare anche quella attesa, che viene incorporata nel prezzo delle azioni. Quindi il VIX non è nient’altro che una misura della volatilità che chi si attende dall’indice S&P500. Vediamo che legame via tra l’andamento di questi due indici studiando il loro grafico che riporta il periodo 2002-2012.
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Il legame è alquanto interessante. Quando la volatilità implicita aumenta, l’indice S&P500 tende ad assumere un andamento ribassista. Ed è per questo motivo che il VIX è stato ribattezzato “l’indice della paura”. Le ragioni di questo andamento sono tuttora oggetto di studio e di controversie, ma il fatto che si può osservare con chiarezza è che in genere i ribassi sono più violenti (quindi più volatili) dei rialzi. Questa circostanza è così facile da osservare sui mercati che gli operatori ne tengono assolutamente conto facendo crescere il prezzo delle opzioni. Normalmente si dice che:
- Valori del VIX pari o inferiori a 20 indichino una situazione prevalentemente rialzista.
- Valori del VIX superiori a 20 ma inferiori a 40 descrivano uno scenario teso ma non necessariamente ribassista.
- Valori del Vix superiori a 40 indichino uno scenario pericolosamente volatile, con notevoli implicazioni ribassiste.
Lo studio degli ultimi 11 anni di andamento congiunto sembra confermare questa tesi. In particolare i valori superiori ad 80 assunti dal VIX nel 2008hanno effettivamente anticipato il successivo violentissimo crollo dell’indice S&P500. In questi ultimi mesi di crisi il VIX è tornato al di sotto dei 20 punti, poiché la situazione delle borse americane resta ancora piuttosto solida nonostante l’aggravarsi della crisi finanziaria europea.

VIX, Questo sconosciuto - Borsa Italiana
 

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