Wall Street chiude in calo all’indomani del rally. Oracle e Yahoo in difficoltà
Wall Street si concede una pausa dopo il forte rialzo dela vigilia e vive una seduta senza particolari scossoni, accompagnata da volumi di scambio ridotti rispetto a quelli delle ultime sessioni e con una volatilità piuttosto contenuta. Nonostante qualche incertezza, per buona parte della giornata, almeno il Dow Jones e l’S&P500 sono stati capaci di muoversi poco al di sopra della parità, lasciando indietro il Nasdaq che si è mantenuto stabilmente in frazionale territorio negativo. In assenza di dati macro di rilievo, gli indici hanno trovato sostegno nella prima aprte della giornata dal buon rialzo dei prezzi del petrolio che ha favorito gli acquisti sui titoli del settore energy.
Il mercato non ha dato vita ad alcuna reazione dopo la diffusione del Beige Book che ha segnato una prosecuzione della crescita a ritmi modesti, pur con un rallentamento in alcuni dei distretti oggetto dell’analisi. L’inflazione appare ancora sotto controllo e non ha fatto registrare sostanziali modifiche rispetto al mese precedente, mentre prosegue la debolezza del settore immobiliare, pur in presenza di alcuni segnali di stabilizzazione.
Indicazioni che però non hanno influito in alcun modo sull’andamento dei listini che nel finale hanno azzerato però il vantaggio iniziale, scivolando tutti in territorio leggermente negativo. Il Dow Jones e l’S&P500 hanno terminato gli scambi in calo rispettivamente dello 0,12% e dello 0,25%. Il Nasdaq Composite ha ceduto a fine giornata lo 0,44% a 2.374,64 punti, dopo aver segnato un minimo a 2.371 e un massimo a 2.388 punti.
Tra i titoli de Dow Jones, si mette in evidenza Hewlett-Packard (HPQ) che mette a segno un rialzo del 2,05% a 40,24 $, dopo che la società ha fatto sapere oggi di aver risolto la sua disputa con il gruppo cinese Ninestar in merito alla violazione del brevetto per le cartucce a inchiostro.
Rialzi superiori ad un punto percentuale sono stati registrati per Exxon Mobil (+1,07%), per Boeing (+1,07%) e Caterpillar (+1,05%), saliti per la loro natura maggiormente difensiva rispetto ad altri.
Ad avere la peggio sono stati invece Verizon (-2,25%), Merck (-1,77%) e AT&T (-1,28%).
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, chiude in frazionale calo Google (GOOG) che cede a fine sessione lo 0,33% a 456,03 $, nonostante la promozione di UBS che ha individuato