Wall Street allunga nel finale e chiude in deciso rialzo. Bene Alcoa al Dow. Ancora acquisti per Apple e Dell
Il toro torna a scalpitare a Wall Street e così la piazza azionaria americana vive una seduta tutta all’insegna degli acquisti, mettendo a segno un rialzo corale, più corposo di quello della vigilia. Gli acquirenti hanno mostrato le loro intenzioni sin dall’avvio delle contrattazioni, che hanno avuto iniziato già con un progresso di circa mezzo punto percentuale per i tre indici percentuali. A sostenere gli acquisti ha contribuito il nuovo intervento della Fed, che ha iniettato ulteriore liquidità per 2 miliardi di dollari, a fronte di richieste che hanno superato i 78 miliardi.
In assenza di dati macro di rilievo, un grande aiuto è arrivato dalle novità che hanno riguardato il fronte societario, con la ripresa dell’attività di fusioni e acquisizioni che era stata adombrata nelle ultime settimane dalla crisi che ha colpito il mercato finanziario. E notizie confortanti sono arrivate anche da alcuni risultati trimestrali, in attesa di conoscere i numeri di Intuit che saranno diffusi dopo la chiusura dei listini.
Il mercato ha così lasciato campo libero agli acquirenti, che hanno interamente dominato la scena, portando i tre indici principali a chiudere a poca distanza dai massimi segnati nell’intraday. Il Dow Jones e l’S&P500 hanno guadagnato rispettivamente l’1,11% e l’1,17%, preceduti dal Nasdaq Composite che ha raggiunto quota 2.552,8 punti, con un progresso dell’1,25%, dopo aver segnato un minimo a 2.533 e un massimo a 2.554 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, si distingue Alcoa che sale del 4,34%, festeggiando l’accordo siglato con la russa Uac per la fornitura di prodotti in alluminio. Il ribasso dei prezzi del petrolio ha favorito inoltre la ripresa di alcuni titoli, come Du Pont che ha guadagnato il 2,24%, al pari di Boeing che è salito dell’1,29%, senza penalizzare Exxon Mobil che è riuscito a spuntare un frazionale rialzo dello 0,37%.
Contrastato il settore finanziario, che ha visto American Express avanza dell’1,64%, insieme a Citigroup che ha guadagnato lo 0,58%, lasciando indietro JP Morgan che ha ceduto lo 0,52%. Da segnalare che quest’ultima, insieme a Citigroup, a Bank of America e a Wachovia, ha fatto ricorso alla finestra creditizia della Fed, rifinanziandosi ognuna di 500 milioni di dollari e inviando così un segnale di ottimismo al mercato.
all’acquisto per MGM Mirage che è avanzato dell’8,91%, sulla scia dell’annuncio fatto da Dubai World che intende acquistare la società dei casinò per 5 miliardi di dollari.
In deciso rialzo anche Toll Brothers che ha portato a casa oltre cinque punti, sulla scia dei risultati trimestrali che, pur avendo riportato una pesante flessione degli utili a causa della crisi del mercato immobiliare, hanno comunque superato le attese degli analisti.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, non si ferma la corsa di Apple che anche oggi compare tra i migliori con un rialzo del 3,87%. A spingere gli acquisti sono state alcune indiscrezioni in merito ad un accordo di distribuzione, raggiunto in via esclusiva con tre operatori di telefonia mobile in Europa.
Denaro anche su Dell che ha guadagnato il 3,02%, nonostante il nuovo ultimatum del Nasdaq per la consegna dei bilanci, il cui ritardo potrebbe anche costare il delisting del titolo. Cresce anche Intuit che avanza dell’1,54%, in attesa dei conti trimestrali che saranno diffusi dopo la chiusura, mentre tra i segni meno troviamo tra gli altri quello di Garmin che cede l’1,1%, complici le prese di beneficio dopo i forti rialzi delle ultime sedute.