SULLA GUERRA .. le 2 ipotesi in campo.

Mercoledì 19 Marzo 2003, 17:37



Iraq: Bagdad Chiede a Onu Di Evitare Guerra
(ASCA) - Roma, 19 mar - L'Iraq vuole scongiurare la guerra ''salvando la vita di molti americani e iracheni''. E' quanto ha affermato l'ambasciatore iracheno presso le Nazioni Unite, Mohammad Aldouri, che ha rivolto un appello al segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, di fare un ulteriore tentativo per scongiurare l'attacco americano. Aldouri ha ribadito che l'ultimatum degli USA a Saddam Hussein di lasciare il paese e' ''inaccettabile'' e significherebbe accettare la legge della giungla''. ''Questa guerra - ha aggiunto - sara' un crimine contro l'umanita', e' immorale e ingiustificata''. L'ambasciatore iracheno all'Onu ha quindi ribadito che l'Iraq ha rispettato la risoluzione 1441 ed ha cooptato con gli ispettori, aggiungendo che ''l'Iraq non ha abbandonato la speranza di trovare una soluzione pacifica''.
 
:(

Da www.ilnuovo.it:

Bush: sarà una guerra lunga e difficile

MILANO - La guerra per disarmare l'Iraq può essere lunga e difficile. Lo ha detto il presidente George W. Bush. Il presidente, che ha parlato dallo Studio Ovale, alle 4.15 ora italiana, per quattro minuti in tutto. Bush ha ricordato che gli Stati Uniti non hanno ambizioni di conquista in Iraq, ma si muovono per contrastare la minaccia rappresentata dal regime iracheno. "La guerra per liberare l'Iraq è cominciata. Ora bisogna impegnarsi per concluderla in fretta. Veniamo in Iraq con grande rispetto per il suo popolo, ma accetteremo solo la vittoria".

Ecco il testo dell'intervento con cui il presidente americano George W. Bush ha annunciato al paese che l'attacco contro l'Iraq era iniziato.

''Concittadini, in questo momento le forze americane della coalizione sono impegnate nelle prime fasi delle operazioni militari per disarmare l'Iraq, per liberare il suo popolo e per difendere il mondo da un grande pericolo. Su mio ordine, le forze della coalizione hanno iniziato a colpire obbiettivi selezionati di rilevanza militare per minare il potenziale bellico di Saddam Hussein. Queste sono le fasi iniziali di quella che sara' un'ampia campagna concertata. Oltre 35 paesi stanno dando un cruciale appoggio, che va dall'uso di basi navali e aeree alla messa a disposizone di informazioni o di supporto logistico, allo spiegamento di unità da combattimento. Ogni paese che fa parte di questa coalizione ha scelto di farsi carico del dovere e di condividere l'onore di essersi messo al servizio della nostra difesa comune.

A tutti gli uomini e le donne delle forze amrate degli Stati Uniti attualmente in Medio Oriente (voglio dire che) la pace di un mondo turbolento e le speranze di un popolo oppresso ora dipendono da voi. Questa fiducia è ben riposta. Il nemico che fronteggiate si accorgerà della vostra capacità e del vostro coraggio. Il popolo che liberate sarà testimone dello spirito onorevole e amabile del militare americano. Segue l'intervento di Bush. ''In questo conflitto l'America deve fronteggiare un nemico che non ha nessun riguardo per le convenzioni di guerra o per le regole della morale. Saddam Hussein ha collocato truppe e mezzi militari tra la popolazione civile nel tentativo di utilizzare uomini, donne e bambini innocenti come scudi per i suoi militari; è un'ultima atroicità contro il suo popolo. Voglio che gli americani e che il mondo sappiano che le forze americane faranno ogni sforzo per risparmiare qualsiasi danno ai civili innocenti. Una campagna sull'impervio territorio di un paese grande quanto la California potrebbe rivelarsi più lunga e difficile di alcune previsioni. E aiutare gli iracheni a costruire un paese unito, stabile e libero richiederà un nostro prolungato impegno.

Noi siamo venuti in Iraq con rispetto per i suoi cittadini, per la sua grande civiltà e per le fedi religiose che praticano. In Iraq noi non abbiamo ambizioni, salvo quella di scongiurare una minaccia e di restituire il paese al controllo del suo popolo. So che i familiari dei nostri soldati stanno pregando affinché tutti tornino presto a casa sani e salvi. Milioni di americani stanno pregando con voi per l'incolumità dei vostri cari e per la protezione degli innocenti. Per il vostro sacrificio, avete la gratitudine e il rispetto del popolo americano e vi comunico che le nostre forze torneranno a casa non appena avremo completato il nostro compito.

Il nostro paese è entrato in questo conflitto a malincuore ma il nostro fine è certo. Il popolo degli Stati Uniti e i nostri alleati e amici non vivranno alla merce' di un regime fuorilegge che minaccia la pace con armi di distruzione di massa. Ora faremo fronte a questa minaccia con il nostro esercito, la nostra marina, l'areonautica, la guardia costiera e i marines, in modo da non doverci ritrovare in seguito a fronteggiarla con un'esercito di vigili del fuoco, di poliziotti e di medici nelle strade delle nostre città. Ora che il conflitto è arrivato, il solo modo di limitare la sua durata è quello di esercitare la forza con decisione. E vi assicuro che questa non sara' una campagna di mezze misure, il solo risultato che ci andrà bene sarà la vittoria. Concittadini, i pericoli cui sono esposti il nostro paese e il mondo saranno scongiurati. Supereremo questo periodo di pericolo e lavoreremo per la pace. Difenderemo la nostra libertà. Porteremo la libertà ad altri. E vinceremo. Che Dio protegga il nostro paese e tutti coloro che lo difendono.

(20 MARZO 2003, ORE 6:30)
 
Devo dire che a mio parere gli Americani sono stati veramente poco avveduti nella gestione di questa vicenda.

Con Saddam siamo di fronte ad un sanguinario come pochi nella storia dell'umanita' recente, eppure tutta la discussione precedente l'attacco e' stata incentrata sull'ONU e la sua autorizzazione alla guerra... il discorso andava portato invece sulle atrocita' commesse da Saddam, non sulla distruzione delle armi.

In questo modo il dittatore ha avuto buon gioco nell'apparire "consenziente" alla volonta' dell'ONU, ma per lui era una chance di protrarre la faccenda all'infinito.

Gli unici casi in cui l'opinione pubblica occidentale puo' accettare la guerra sono la legittima difesa (Afghanistan) e i motivi umanitari (Milosevic).

Certo e' ovvio che non c'e' solo Saddam al mondo che si distingue per queste belle azioni verso i suoi "sudditi", ma per il borghese medio italiano la cosa sarebbe stata molto piu' accettabile, mentre invece - checche' ne dica il nostro Presidente Pulcinella - il 75 % degli italiani e' oggi nettamente contrario.

Aik
 
Satirina della sera:



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Saddam domandò a Dio:

- Come sarà l'Iraq fra 4 anni?

E Dio gli rispose:

- Sarà distrutto da innumerevoli bombe lanciate dagli americani.

Saddam sedette a terra, piangendo disperato !!!

Bush domandò a Dio:

- Come saranno gli Stati Uniti fra 4 anni?

E Dio rispose:

- Saranno completamente contaminati da innumerevoli attacchi di
bombe chimiche e batteriologiche di Bin Laden.

Bush si accasciò al suolo, piangendo disperato !!!

Alla fine Berlusconi domandò a Dio:

- Come sarà l'Italia fra 4 anni di mio governo?

Dio si accasciò al suolo e pianse disperato... :grinangel: :grinangel: :grinangel:
 
Venerdì 21 Marzo 2003, 18:58



Iraq, è iniziato grande attacco aereo Usa contro il paese


WASHINGTON (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno dato il via a un'importante offensiva aerea contro l'Iraq, mentre i soldati americani e britannici sono all'attacco nel sud del paese dal Kuwait verso Baghdad.


Lo ha riferito oggi un funzionario americano, che ha chiesto di non essere identificato, spiegando che bombe e missili hanno iniziato a colpire la capitale irachena per la terza notte consecutiva nella guerra per rimuovere il presidente Saddam Hussein dal potere


Stamani dei bombardieri B52 sono decollati da una base aerea inglese, apparentemente diretti in Iraq.


Funzionari della difesa americana hanno detto che oltre tremila bombe guidate da satelliti lanciate da aerei e missili cruise sparati dal mare e dal cielo faranno parte di un massiccio assalto aereo soprannominato dal Pentagono "shock and awe" (sconvolgi e terrorizza).
 
21/03 19:08
Nuova ondata di bombe su Bagdad
Seconda ondata di bombardamenti su Bagdad. Secondo testimoni, la coalizione anglo-americana ha colpito uno dei palazzi presidenziali di Saddam Hussein. Nella città si elevano diverse colonne di fumo. La contraerea irachena sarebbe del tutto "assente".
 
Venerdì 21 Marzo 2003, 19:00


Iraq: Fonti Usa, Ancora In Corso Colloqui Per Resa Militari
Di (Ses/Zn/Adnkronos)

Baghdad, 21 mar. - (Adnkronos) - Alti funzionari dell'amministrazione americana hanno rivelato che sono ancora in corso trattattive con i vertici militari iracheni per negoziare la resa. E' per questo, sostengono le fonti, che la campagna aerea sull'Iraq non ha raggiunto al momento l'intensita' prevista dai piani militari.
 
Venerdì 21 Marzo 2003, 19:12


Iraq: Una Decina Di Missili Su Palazzo Presidenziale Saddam
Di (Ses/Pn/Adnkronos)

Baghdad, 21 mar. - (Adnkronos) - Una decina di missili sono stati lanciati contro uno dei palazzi presidenziali di Saddam Hussein a Baghdad. Almeno 30 sono state le esplosioni registrate nella capitale irachena, la maggior parte delle quali nel centro della citta'.
 

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