achille
Forumer storico
io la vedo così (sono pedante):Su ignorare lingue e minimi fuori ciclo sono d'accordissimo.
La reciprocità invece deve sempre essere rispettata perché è intrinseca ai cicli.
Dentro a un ciclo indice c'è sempre un massimo.
Dentro a un ciclo inverso c'è sempre un minimo.
Individuare la reciprocità ci aiuta a stabilire l'ampiezza temporale dei cicli, che invece e' "anarchica".
Tutto questo "secondo me".
Stabilire durate talebane dei cicli, aggiungendo lingue di qua e di la per quadrare il cerchio ad ogni costo, non fa parte del mio metodo.
Se poi ci giudicano eretici... affari loro.
- un ciclo dei minimi parte da un minimo, segna un massimo, chiude su un minimo e da lì riparte un altro ciclo
- un ciclo dei massimi parte da un massimo, segna un minimo, chiude su un massimo e da lì riparte un altro ciclo dei massimi
- i cicli di entrambi i tipi hanno durate spesso inattese alle quali bisogna rassegnarsi
- non trovo un'esigenza logica per sostenere che se si allunga l'uno deve allungarsi anche l'altro (o se si tronca)
- neanche trovo che ci sia un'esigenza logica per sostenere che se un ciclo viene analizzato in due o tre tempi, anche il suo opposto debba subire lo stesso trattamento
come conseguenza la chiusura di un ciclo può tranquillamente sfasarsi rispetto al ciclo opposto
in conclusione il 17/1 può tranquillamente essere solo la chiusura di un primo tracy dei minimi, mentre il massimo del 23 si candida ad essere la chiusura (si candida dico) forse addirittura di un t+2 dei massimi
un'ultima considerazione di opportunità è che la maggior libertà introduce più incertezza, ma anche più prudenza
vieto espressamente ogni interpretazione polemica, anche se posso essermi espresso male
il mio intento è solo di sapere "perché !!!debbono!!! esse reciproci?"
ciao