E' interessante notare come tutti i certificates bancari piazzati nel 2010 hanno visto le lorp "barriere" frantumate

E sembravano messe così cautelativamente in basso che farsi tre anni ad alta resa al 10% annuo fosse un rigore a porta vuota.
Ora ti promettono addirittura il 15% su UCG
Fatti questo conticino:
UCG emetterà un ADC monstre di almeno 6 miliardi.
Per me dovrebbe almeno farlo di 8.
Poi se saranno ipocriti, visto il momento sfavorevolissimo con quotazioni sotto terra, ne faranno uno più piccolo, e calceranno avanti lungo la strada la lattina... ma poi dovranno tornare a chiedere sicuramente soldi al mercato tempo un anno, un anno e mezzo.
Ipotiziamo una soluzione intermedia una tantum credibile (ma poi non è detto che comunque non servano altri soldi e si ritorni a fare altri ADC negli anni futuri).
Poniamo quindi 6 miliardi di ADC.
Dovranno almeno offrirlo a 50 centesimi/azione per renderlo appetibile agli attuali prezzi.
Quindi dovrebbero emettere 12 miliardi di azioni che sommate all'attuale outstanding di 20 miliardi fa 32 miliardi di azioni.
Poi mettici i crediti in sofferenza, le svalutazioni potenziali e reali se mark to market dei TdS euro più deboli e btp soprattutto.
Mettici l'aumentato costo del funding per la banca, visto l'aumento del costo del denaro nel sistema Italia, dove il btp decennale rende sopra il 5,5%.
Mettici l'austerity a cui sarà condannata l'Italia e l'aumentata pressione fiscale. Che margini di business ci saranno per i bancari?
Però voglio essere buono e così non faccio arretrare gli earnings di UCG.
Tuttavia pensare che aumentino è peccare di eccessivo ottimismo.
Il 2010 si è chiuso con utili netti per un miliardo e 300 milioni.
A questi livelli la base dei multipli, con P/E=1 ogni azione varrebbe 4 centesimi.
Ponete voi il P/E ratio a cui vi sembra corretto che in questa fase storica le banche quotino e otterrete il prezzo. Ora UCG quota intorno a P/E intorno a 6 (le banche francesi hanno visto minimi intorno a 4).
Con un P/E di 6 e 32 miliardi di azioni circolanti, UCG quoterebbe 24 centesimi. Con l'entusiasmo finanziario tornato nella media storica del mercato tonico, con un P/E "canonico" di 14, saremmo a 56 centesimi.
Se volessimo peccare di ottimismo e considerare utili netti "a regime" sui 2 miliardi allora il sottomultiplo per la base di calcolo del P/E ponendolo a 1 è 6,25 centesimi, da moltiplicare per il P/E che più gradite.
Poi siete padronissimi di dirmi che io stia sottostimando gli utili futuri di Unicredit o che stia sovrastimando la diluizione azionaria a cui andrà incontro.
A me piuttosto, speculativamente parlando, mi interesserebbe capire se sapranno manipolare i prezzi e pomparli a dovere, pre-ADC, per farla arrivare alla vigilia di questo, con quotazioni più decenti. Ne avrebbero tutto l'interesse, perchè fare un ADC da questi livelli è massacrante.