Volumi in .calo sui .cds in .vista delle norme .anti-speculazione Ue
Al via .domani le nuove restrizioni sui derivati
Gli operatori .segnalano il rischio .liquidità
I volumi di scam.bio dei Cds .sui debiti sovrani europei si sono nettamente ridotti .rispetto ai massimi toccati l’anno sco.rso. Secondo i dati Dtcc, il principale fornitore di statistiche sugli swap a livello globale, il valore dei derivati che assicurano sul .fallimento dei bond sovrani inclusi nell’indice Markit .iTraxx SovX Western Europe attualmente si attesta sui 108 miliardi di dollari, ben lontano dal picco di 135 raggiunto ad aprile del 2011.
La ragione di questo calo di interesse del mercato verso questi prodotti (definiti da Warren Buffett «armi di distruzione finanziaria di massa) è legata all’entrata in vigore, prevista per domani, del nuovo regolamento Ue su vendite allo scoperto e cds. Le nuove norme, pensate allo scopo di contrastare la .speculazione, impongono infatti notevoli restrizioni, specialmente per quanto rigua.rda i titoli di Stato. Il regolamento infatti prevede l’obbligo per gli operatori di far sapere alle autorità competenti (per l’Italia saranno l.a Banca d’Italia e la Consob) .quando le «posizioni corte nette» (derivanti dal saldo delle posizioni rialziste con quelle ribassiste) sui bond sovrani superano una certa soglia.
Quanto ai cds, il nuovo rego.lamento poi prevede il divieto di quelli «uncovered». Non sarà più possibile cioè acquistare una polizza contro il fallimento di uno Stato se non si possiedono titoli dello stesso. I cds insomma dovrebbero adempiere alla loro originale funzione di strumento di copertura dal rischio default e non, come spesso accaduto 7I credit default swap sono strumenti finanziari, deri.vati del credito, che funzionano come le polizze assicurative. Pagando un premio, qualunque investitore istituzionale può assicurarsi contro l'eventuale insolvenza di un emittente. In caso di default, chi ha venduto il Cds dovrà risar.cire il danno all'investitore nelle fasi più acute della crisi dei debiti sovrani, come mera "scommessa" sul fallimento di questo o quello Stato.
Le nuove norme, che comunque prevedono deroghe per alcune tipologie di operatori, sono una "dichiarazione di guerra" contro la . speculazione. Quanto efficace lo si vedrà nei prossimi mesi. Un primo effetto evidente, come accennato, si .è avuto con la contrazione d.ei volumi .di .scambio per queste tipologie di derivati. Un fen.omeni che, se continuerà nei prossimi mesi, rischia di rende.re meno "liquidi" i credit default .swap. Un fatto che diversi analisti e addetti ai lavoro considerano negativo per lo stesso mercato dei debiti sovrani. Se si riduce la liqu.idità dei cds infatti, anche la loro funzio.ne di "copertura" dai rischi ne esce ridimensionata. L’effetto collaterale inso.mma potrebbe essere che, disinnescando i cds, gli operatori possano decidere di ridurre la loro esposizione sui titoli di Stato, per il semplice fatto che manca un’adeguata protezione.
Tra gli .addetti ai lavori non si esclude che anche la .prospettiva di una regolamentazione. più restrittiva, insieme.al miglior clima sui mercati innescato .dalle mosse della Bce, abbia .contribuito all’abbassamento delle quotazioni dei cds dei Paesi dell’Eurozona.
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