TBOND BUND (VM 1984) 2012: la profezia dei Maya o la rinascita

goooooooood uikkkèn bbbanda !

è arrivato il messaggero
tutto dritto , sguardo altero
da doman si può tradare
libertà! sento gridare :)
 
caruso

Nel Giardino delle Delizie | Francesco Caruso

La seconda conseguenza non voluta è l’impatto che gli interventi hanno avuto sulla percezione di solvibilità dei paesi non-G6. Un creditore estero di Stati Uniti, Gran Bretagna, Europa e Giappone, quanto può essere confidente nel prestare loro del denaro? Come si fa a concedere serenamente prestiti a paesi il cui unico modo di risolvere un problema è la loro capacità di fare iniezioni di liquidità stampate dalle rispettive banche centrali? Andando oltre, cosa accadrebbe se il resto del mondo iniziasse a mettere in discussione le banche centrali stesse del G6? Qual’è il piano di salvataggio del sistema finanziario se il mercato (parlo del mercato extra G6) si dovesse mai muovere contro la Fed o la BCE? Nel 2008-2009 furono le banche a perdere credibilità, salvate dagli stati. Nel 2010-2011 furono i debiti sovrani, in particolare in Europa (ma non dimentichiamoci che gli USA viaggiano a “doppia A” da mesi, nel silenzio assoluto…) a perdere credibilità, salvati dalle rispettive banche centrali e da una rete globale. Ma non c’è prestatore di ultima istanza per le banche centrali stesse. I prestatori esteri sanno che perderanno, come minimo, almeno il 2 per cento del potere d’acquisto sui loro prestiti agli Stati Uniti nel 2012. Pertanto, è ovvio vedere i paesi cosiddetti “emergenti” – ma che rappresentano oltre il 50% del PIL mondiale – alla ricerca di asset alternativi che abbiano una migliore possibilità di proteggere la loro ricchezza nel lungo termine. Come l’oro.
 
L'euro sta perdendo parte dei guadagni messi a segno la scorsa settimana contro il dollaro in una giornata caratterizzata dall’attesa per il voto alla Camera Bassa in Germania sul secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, previsto intorno alle 15.

Il mercato dà per certo che i parlamentari tedeschi daranno il loro via libera al bailout di Atene, ma questo non significa che Berlino mollerà la presa sugli eventuali prossimi piani di aiuti che potrebbero essere necessari per il Paese. L’euro è sceso brevemente sotto 1,34 dollari e i prossimi supporti per il cross sono a 1,3370, 1,3325 e 1,3285.

"Già da questa mattina non c'era molto entusiasmo", commenta un forex strategist di una banca italiana a MF-DowJones. Sul mercato cresce l’attenzione per la seconda operazione di rifinanziamento della Ltro della Bce, dopo il successo di quella di dicembre.

Molti analisti stanno mettendo in guardia dal rischio che le attese del mercato sull’ammontare di liquidità che le banche chiederanno alla Bce, possano essere disattese, creando margini per ulteriori ribassi per la moneta unica. Positivo il collocamento delle aste di Bot a 6 mesi e flessibili a 10 mesi. Il Tesoro italiano ha emesso Buoni del Tesoro a sei mesi con rendimenti in forte calo.




war is war

la guerra è un gioco che si gioca sorridendo
se non puoi sorridere, sogghigna
se non puoi sogghignare, meglio che ti levi di mezzo
Winston Churchill
 

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