giuro che non l'aveva letto prima...
Ho conosciuto Renzi e vi racconto come è andata"
Mi invita a pranzo l’Ambasciatore dell’Ungheria per parlare degli scenari europei.
Finito di mangiare esco dal ristorante e incontro Diego Bianchi, in arte Zoro.
Lo conosco (è un bravo ragazzo anche se vota PD), vado a salutarlo e vedo, con la coda dell’occhio il Sindaco di Firenze.
Zoro mi fa “Di Battì guarda chi ce sta” io, prima ancora di voltarmi vengo intercettato dal Renzi che mi dice: “ciao Alessandro, piacere sono Matteo, ti seguo, sei forte, al di là delle differenze politiche si vede che sei in gamba, possiamo fare delle cose assieme etc etc”.
Poi continua: “ti presento Walter”, mi giro ed era Veltroni (ma come non si odiavano? Ricordo Veltroni che lo criticava e Renzi che gli rispondeva “è meglio come romanziere”, ora vanno a braccetto al Pantheon!).
Gli stringo cordialmente la mano e gli domando: “Walter, voi del PD sarete compatti sulla decadenza di B.”.
Lui, molto onestamente mi risponde: “sai che per il PD essere compatti è sempre complicato”.
Il Renzi si intrufola nuovamente e domanda: “e voi Alessandro sarete compatti?”.
“Guarda Matteo”, faccio io, “compattissimi nel mandarvi a casa a cominciare da te”!
Lui scoppia in una grassa risata (io non stavo mica scherzando) e va via continuando a dire: “ciao, ciao, piacere, sei forte”.
Si muoveva tipo Gianni Morandi.
Io domando a Zoro se il Sindaco è sempre così ruffiano e lui mi risponde: “sì, è Renzi, che non lo conosci?”.
Ho riflettuto su questo incontro e ho deciso di raccontarvelo perché è un ottimo esempio del funzionamento del palazzo.
I politici di professione si muovono in due modi: o con il ricatto incrociato (ricordate l’affaire Marrazzo, B. che riceve i nastri e non denuncia, al contrario chiama Marrazzo e lo rassicura) o con la ruffianeria reciproca!
I modi del Renzi (oltre a mostrare una certa dose di buona educazione che gli va riconosciuta) mostrano con chiarezza il suo pensiero.
Lui si sarà detto: “dato che il M5S prenderà un sacco di voti alle prossime elezioni meglio tenermeli buoni, io attacco Grillo mica i deputati, non si sa mai”.
Vedete questo atteggiamento è fondamentalmente una cessazione quotidiana di libertà.
L’essere ruffiani è una lenta ma inesorabile castrazione dei propri ideali.
Noi, lo ripeto ancora una volta, non siamo perfetti e sbagliamo (però chiedo ai detrattori di indicarci una legge che abbiamo presentato o un emendamento che ritengono sbagliato, parlano solo di Gaia, dell’accordo con il PD o di Beppe che ci tiene come marionette) ma siamo LIBERI!
Non abbiamo ambizioni politiche, due mandati e poi a casa.
Non abbiamo nulla da perdere, non ci interessa tenerci buoni i Renzi, i Veltroni, i Napolitano.
Se ci fossero interessate le poltrone, credetemi, le avremmo ottenute (ottenere poltrone non significa incidere, è l’esatto contrario).
Ma noi non vogliamo poltrone, vogliamo cambiare un sistema che sta uccidendo i cittadini onesti.
Per farlo occorre alzare il deretano e PARTECIPARE.
Siamo una rivoluzione di processo, stiamo provando con tutte le nostre forze a svegliare i cittadini assopiti, anestetizzati, intontiti dagli evasori imbonitori o dai lecchini fiorentini.
Pensateci e raccontatelo.
A riveder le stelle!
P.S. se le persone citate in questo post volessero smentire l’accaduto la mia pagina è a loro disposizione
Alessandro Di Battista
Portavoce M5S Camera
cambiare si può e si deve..ognuno di noi deve iniziare e mettersi in gioco...