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Venghino siore e siori, svendite di fine ottobre
ROMA, 27 ottobre (Reuters) - I fondi sovrani dei Paesi produttori di petrolio sono un'occasione per combattere il rallentamento della congiuntura, secondo il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia.
"Penso che noi tutti dobbiamo considerare i fondi sovrani come un'opportunità per riattivare l'economia in rallentamento", ha detto la Marcegaglia intervenendo al convegno dell'Abi 'Gulf Countries and Italy: growing together'.
"Non c'è dubbio che a livello europeo ci debba essere un dibattito e si adottino posizioni, norme e regole comuni da seguire in ciascun Paese, ma credo che dal nostro punto di vista questa sia un'opportunita' che vada colta e portata avanti", ha aggiunto.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo aver parlato di massicci acquisti di azioni di società italiane da parte di fondi sovrani di Paesi produttori di petrolio, ha detto che i loro investimenti sono benvenuti se non puntano al controllo.
Recentemente la Libia ha detto di essere arrivata al 4,9% di Unicredit (CRDI.MI: Quotazione) e l'ambasciatore libico ha dichiarato nel fine settimana a Il Sole-24 Ore di avere allo studio l'ingresso in Telecom Italia (TLIT.MI: Quotazione) e Generali (GASI.MI: Quotazione).
ROMA, 27 ottobre (Reuters) - I fondi sovrani dei Paesi produttori di petrolio sono un'occasione per combattere il rallentamento della congiuntura, secondo il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia.
"Penso che noi tutti dobbiamo considerare i fondi sovrani come un'opportunità per riattivare l'economia in rallentamento", ha detto la Marcegaglia intervenendo al convegno dell'Abi 'Gulf Countries and Italy: growing together'.
"Non c'è dubbio che a livello europeo ci debba essere un dibattito e si adottino posizioni, norme e regole comuni da seguire in ciascun Paese, ma credo che dal nostro punto di vista questa sia un'opportunita' che vada colta e portata avanti", ha aggiunto.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo aver parlato di massicci acquisti di azioni di società italiane da parte di fondi sovrani di Paesi produttori di petrolio, ha detto che i loro investimenti sono benvenuti se non puntano al controllo.
Recentemente la Libia ha detto di essere arrivata al 4,9% di Unicredit (CRDI.MI: Quotazione) e l'ambasciatore libico ha dichiarato nel fine settimana a Il Sole-24 Ore di avere allo studio l'ingresso in Telecom Italia (TLIT.MI: Quotazione) e Generali (GASI.MI: Quotazione).