TBRONX-OIL-V.M. 85 ASTENERSI PERDITEMPO W LU PILU (2 lettori)

dan24

Forumer storico
visti i future americani mi sa che mi vojono inkulare anche oggi e non pagarmi..ste rekkie di yenkee hanno rotto i cojoni :D:(
 

dan24

Forumer storico
CARTE DI CREDITO: SARANNO LA PROSSIMA TEMPESTA
di WSI


I debiti degli americani sulle carte di credito sono sul punto di esplodere: saranno il prossimo uragano a colpire il gia' fragile settore finanziario Usa. Quest'anno le insolvenze sono doppie rispetto al 2007. E l'anno prossimo...


I debiti degli americani sulle carte di credito sono sul punto di esplodere e saranno il prossimo uragano a colpire il gia' fragile settore finanziario degli Stati Uniti. Lo sostiene una societa' di ricerca americana, Innovest StrategicValue Advisors, in un rapporto appena pubblicato. Le banche saranno costrette a svalutare ben $18.6 miliardi in conti di carte di credito insolventi nel primo trimestre del 2009 e $96 miliardi in tutto il 2009, piu' del doppio rispetto alle stime relative al 2008.
Per tutto il 2007, i "charge-off" sono ammontati a $26.6 miliardi, mentre la stima per quest'anno arriva a $41.5 miliardi. Da queste proiezioni, gli analisti di Innovest ritengono che si tratti di una cifra complessiva tale da poter creare danni non indifferenti ai bilanci delle maggiori societa' emittenti di carte di credito, e cioe' Visa, MasterCard e American Express.

Le svalutazioni del debito "tossico" sulle carte di credito per adesso stanno "sfidando la gravita'" se il paragone viene fatto con quel che sta accadendo sul mercato dei mutui, secondo Gregory Larkin, senior banking analyst di Innovest. Ma questo scenario e' destinato rapidamente a mutare. "Se la storia e' un indicatore da seguire - spiega l'analista - ci sara' per le carte di credito un'impennata di insolvenze pari a quella che si e' vista per i mutui, dove l'aumento e' stato pari di otto volte".


ho ricevuto adesso la GOLD..:(:lol::lol::lol::lol:

mo non pago neanche io e chi se ne frega..tanto non paga più nessuno...
smetto di pagare il mutuo e le carte :D:D vojo partecipà alla crisi ed essere protagonista :lol:anzi farò di più chiedo un mutuo subprime su terreno agri'Olo lung'Arno soggetto ad inondazioni :-o:lol::lol::lol:

future maledettamente rossi li mortacci loro e de su nonno :cool::titanic:
 

gipa69

collegio dei patafisici
ho una domanda per voi:

ipotizziamo che sia azionista Fiat ed in questi giorni il settore automobilistico è pesantemente bastonato causa calo immatricolazioni e elevato indebitamento, sono in buona comopagnia in quanto anche il settore finanziario è nell'occhio del ciclone.
Le autorità competenti aboliscono lo short prima naked e poi con il prestito titoli sui titoli finanziari.... non rischio di esporre me azionista Fiat alle brame dello short avendo garantito solo alcuni titoli del listino e non altri.
Questa disparità di trattamento non può avere delle conseguenze sui prezzi?
 

gastronomo

Forumer storico
ho una domanda per voi:

ipotizziamo che sia azionista Fiat ed in questi giorni il settore automobilistico è pesantemente bastonato causa calo immatricolazioni e elevato indebitamento, sono in buona comopagnia in quanto anche il settore finanziario è nell'occhio del ciclone.
Le autorità competenti aboliscono lo short prima naked e poi con il prestito titoli sui titoli finanziari.... non rischio di esporre me azionista Fiat alle brame dello short avendo garantito solo alcuni titoli del listino e non altri.
Questa disparità di trattamento non può avere delle conseguenze sui prezzi?

You're right as usual...il giorno che GM è nella ca.cca, o che student loans, carte di credito etc etc scricchiolano...si nazionalizza tutto :D
 

gipa69

collegio dei patafisici
anche perchè il mercato sta gia dicendo:

voi parate il kiulo ai finanziari e noi ci trasciniamo dietro l'economia reale.......
e allora che si fa... quelli si lasciano crollare perchè non hanno obblighi di patrimonializzazione? :-?

cdsspread.GIF
 

gastronomo

Forumer storico
«Stato azionista delle banche» La controproposta di Soros




DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK — «Questo è fascismo» protesta Lew Rockwell, studioso del Mises Institute, un centro di ricerche liberista. «Il piano Paulson ha poco a che fare col capitalismo, ma non è nemmeno socialista: ci porta verso un corporativismo alla Mussolini». Il Duce torna anche nei commenti dei siti Dealbreaker (il negoziatore) e Nakedcapitalism (capitalismo a nudo) alla notizia che alti funzionari del Tesoro hanno avuto nei giorni scorsi una «conference call» coi rappresentanti di un gruppo selezionato di banche. Nella conversazione riservata gli uomini di Paulson avrebbero detto, tra l'altro, che lo scaglionamento dei 700 miliardi di dollari del salvataggio in tre «tranche» è una pura formalità, che il Tesoro si terrà comunque le mani libere nella definizione del prezzo di acquisto di titoli «tossici» che verranno ritirati dal mercato, che i «tetti» ai compensi dei «top manager» sono più formali che sostanziali, visto che non riguardano i contratti in essere, ma solo quelli futuri.
«Fascismo, corporativismo sottotraccia» tuonano i siti che recitano la parte dei cani da guardia dei mercati finanziari. Ma, pur con tutti questi mal di pancia e l'emergere di proposte alternative a destra come a sinistra, il piano Paulson ha ripreso il suo percorso, è stato integrato con nuove garanzie per i depositanti ed entro fine settimana potrebbe diventare legge. Eppure i progetti di riforma continuano a moltiplicarsi: proposte che spesso prescindono dagli schieramenti e che vengono discusse con passione. Perché? Perché è diffusa la sensazione che la legge che si sta varando sia solo un maxicerotto. Dopo il voto del 4 novembre il nuovo Congresso dovrà intervenire su altri punti cruciali della crisi. Ancora ieri manager del Soros Fund si aggiravano per la Camera spiegando ai deputati la proposta del loro fondatore.
Il celebre finanziere democratico George Soros da giorni sostiene che, se si vogliono fare le cose con trasparenza e rispettando il contribuente, è meglio ricapitalizzare le banche entrando nel loro capitale piuttosto che acquistare da loro obbligazioni di cui non si conosce il valore reale. Tesi simili a quelle sostenute, ad esempio, da un repubblicano «doc» come Glen Hubbard, capo della Business School della Columbia University ed ex capo dei consiglieri economici di Bush, o dal professor Zingales dell'università di Chicago. Soros, però, pone anche il problema di un intervento a sostegno delle famiglie che non riescono a pagare il mutuo. Non lo chiede solo per riequilibrare in senso «sociale» la manovra di salvataggio dei mercati finanziari, come fa, tra gli altri, il premio Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz, ma perché ritiene che l'acquisto di obbligazioni da parte del Tesoro dia sollievo alle banche senza, però, affrontare l'altro grosso nodo di questa crisi: il continuo calo del prezzo delle case che depaupera le famiglie.

E' questo il problema cruciale anche secondo Nouriel Roubini, l'economista soprannominato dal New York Times «Mr Doom» (mister disastro), ma che tutti ascoltano con grande attenzione perché le sue più cupe previsioni si sono fin qui puntualmente avverate. Il suo piano in dieci punti per limitare i danni della recessione e impedire un vero «meltdown» prevede, tra l'altro, la creazione di un organismo in puro stile «New Deal» che acquisti i mutui dalle banche e ne rinegozi le clausole con le famiglie che, a quel punto, diventerebbero debitori del Tesoro. Un piano ben congegnato ma che, dicono cinicamente gli esperti del Congresso, non passerà: «Dieci punti, sette di troppo rispetto a quello che un politico può spiegare in tv».
 

dan24

Forumer storico
ho una domanda per voi:

ipotizziamo che sia azionista Fiat ed in questi giorni il settore automobilistico è pesantemente bastonato causa calo immatricolazioni e elevato indebitamento, sono in buona comopagnia in quanto anche il settore finanziario è nell'occhio del ciclone.
Le autorità competenti aboliscono lo short prima naked e poi con il prestito titoli sui titoli finanziari.... non rischio di esporre me azionista Fiat alle brame dello short avendo garantito solo alcuni titoli del listino e non altri.
Questa disparità di trattamento non può avere delle conseguenze sui prezzi?
basti vedere ieri su Eni...appena hanno dovuto mollare i bancari...si sono accaniti su Eni
 

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