Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Bene bene bene,
anche la Gtech (Lottomatica) segue l' esempio della Fiat;
se ne va all' estero.
Da quello che ho capito è sempre lo stesso stile gattopardesco.

Grifo ne saprà più di me. Forza economista capo.
 
Moody's: Pil Italia 2015 tra -0,5% e +0,5%, nel 2016 fra zero e +1%


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 nov - Il prodotto interno lordo dell'Italia rimarra' sotto pressione anche il prossimo anno, con una forbice di crescita che va fa -0,5% e +0,5%, stime che sono in peggioramento rispetto a quelle pubblicate ad agosto. E' quanto scrivono gli analisti di Moody's in un rapporto di aggiornamento sulle principali economie del mondo raggruppate nel G20. L'economia fatichera' a riprendere quota anche nel 2016, anno per il quale la forbice previsionale e' compresa tra lo zero e il +1%. Per quanto riguarda la disoccupazione, l'agenzia di rating americana vede un tasso compreso fra il 12,5% e il 13,5% per il 2014, tra il 12% e il 13% per il 2015 e ancora fra il 12 e il 13 per cento per il 2016. In una disamina sull'andamento dell'economia europea (per cui parla di progressivo avveramento di una scenario da decade persa), gli economisti di Moody's rilevano che le riforme economiche implementate nei paesi periferici, e di recente in particolare in Italia e Francia, "avranno un effetto positivo ma graduale sul pil". Moody's cita a riguardo recenti stime Ocse secondo cui l'impatto delle riforme sulla Francia saranno di +1-1,5% nell'arco di cinque anni.


Cop
(RADIOCOR) 10-11-14
 
Bene bene bene,
anche la Gtech (Lottomatica) segue l' esempio della Fiat;
se ne va all' estero.
Da quello che ho capito è sempre lo stesso stile gattopardesco.

Grifo ne saprà più di me. Forza economista capo.


GTech: assemblea approva fusione transfrontaliera nella controllata di diritto inglese Georgia Worldwide Plc

FTA Online News
GTECH S.p.A. rende noto che l'Assemblea straordinaria degli azionisti, tenutasi in data odierna in unica convocazione, ha approvato la fusione transfrontaliera (la "Fusione") di GTECH S.p.A. nella controllata di diritto inglese Georgia Worldwide Plc ("NewCo").La Fusione si inserisce nel contesto della più ampia operazione di acquisizione di International Game Technology ("IGT") da parte di GTECH. Al perfezionamento dell'operazione, che è subordinato alle condizioni previste nell'Agreement and Plan of Merger sottoscritto il 15 luglio 2014 (come modificato in data 23 settembre 2014, l'"Accordo di Fusione"), NewCo diverrà la holding del gruppo risultante dall'aggregazione tra GTECH e IGT, con sede legale a Londra e sedi operative a Roma, Las Vegas e Providence. Le azioni ordinarie di NewCo saranno quotate al New York Stock Exchange. Subordinatamente all'avverarsi (o alla rinuncia, se possibile) delle condizioni previste dal progetto di fusione, incluso il completamento dell'acquisizione di IGT, alla data di efficacia della Fusione GTECH sarà incorporata in NewCo e gli azionisti di GTECH riceveranno un'azione ordinaria di NewCo per ogni azione GTECH posseduta. Gli azionisti di GTECH che non abbiano votato a favore della Fusione nell'Assemblea straordinaria di oggi saranno legittimati ad esercitare il diritto di recesso nei quindici giorni successivi all'iscrizione della relativa delibera assembleare presso il Registro delle Imprese di Roma. La notizia dell'avvenuta iscrizione sarà tempestivamente pubblicata sul sito internet di GTECH e sul quotidiano "Il Sole 24Ore". Il prezzo di liquidazione unitario delle azioni GTECH da corrispondere agli azionisti che avranno legittimamente esercitato il diritto di recesso, determinato ai sensi dell'art. 2437-ter, comma 3, del codice civile, è pari a Euro 19,174. Il diritto di recesso è subordinato alla circostanza che la High Court of England and Wales rilasci l'ordinanza di approvazione del perfezionamento della Fusione fissandone la data di efficacia, e che tale ordinanza non sia stata annullata o revocata. La Fusione è condizionata, tra l'altro, al fatto che GTECH non abbia risolto l'Accordo di Fusione a seguito dell'esercizio del diritto di recesso da parte di azionisti di GTECH rappresentanti oltre il 20% delle azioni della Società in circolazione alla data di stipula dell'Accordo di Fusione, secondo quanto previsto dall'Accordo di Fusione stesso. Si rende infine noto che l'assemblea di NewCo per l'approvazione della Fusione si terrà il 15 dicembre 2014.
(RV)

Questi sono i fatti. A mio modo di vedere non sono sicuro se l'acquisizione l'ha fatta Gtech oppure Igt. Sta di fatto che la ex Lottomatica ha il suo core business essenzialmente negli States (gestisce una parte cospiqua delle lotterie d'oltreoceano) ed
i De Agostini, cui fa capo Gtech, non si sono lasciati sfuggire la possibilita' di avere piu' visibilita' da quelle parti con una quotazione al Nyse. E con una fava prende due piccioni in quanto Gtech quotata sul listino americano e' oggettivamente piu' al riparo dalle speculazioni ribassiste piuttosto che se rimane quotata in Italia ... per ovvie ragioni (deflazione e mancata crescita). Cosa ne pensi Iulius ?
 
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Il Messico, il nuovo beniamino degli investitori

Il Messico è sulla via di diventare la nuova Cina? Negli ultimi anni il Paese nordamericano si è profilato come uno dei siti di produzione più importanti dell'industria automobilistica. Nel 2012 i principali partiti politici hanno stretto inoltre il "Patto per il Messico". L'obiettivo è superare ostacoli che storicamente fanno del Messico un Paese dalle grandi potenzialità ma sostanzialmente "bloccato". Lo scorso dicembre è stata approvata la più importante delle riforme, quella che ha spazzato il monopolio statale sulle risorse energetiche che vigeva dal 1938. La misura aprirà alle imprese private i giacimenti off shore che la mano pubblica non era in grado di sfruttare e che potrebbero contenere le più grandi riserve di idrocarburi inesplorate del pianeta dopo quella dell'Artico.
Il governo messicano ha anche l'intenzione di investire significativamente nell'infastruttura e di riformare il fisco. Ciò apre molte opportunità per gli investitori stranieri. L'aumento dei salari in Cina e la relativa debolezza del peso hanno fatto già crescere fortemente l'attrattività del Messico come sede produttiva. Le riforme dovrebbero attrarre ulteriori capitali. Molti esperti prevedono che proprio l'apertura del settore energetico farà in modo che i costi di produzione resteranno bassi.
Il positivo andamento dell'economia messicana degli ultimi anni è stato strettamente collegato all'industria automobilistica degli USA. Dal 2010 le vendite di automobili sono tornate a crescere sul mercato statunitense. Oltre ai bassi costi di produzione il Messico beneficia della sua prossimità geografica al grande vicino. Lo scorso luglio BMW (DE0005190003) ha annunciato che costruirà un nuovo impianto vicino alla città messicana di San Luis Potosí indicando che le Americhe sono tra i più importanti mercati di crescita. Nuove fabbriche per l'industria aerospaziale, per i materiali da costruzione e per l'elettronica di consumo mostrano che il Messico si sta sempre più affermando come uno dei più ambiti luoghi di produzione. Grazie ad alcuni accordi internazionali di libero scambio si è ridotta negli ultimi due decenni anche la dipendenza dagli USA.
I crescenti investimenti vanno a vantaggio dei 120 milioni di messicani. In virtù di un'età media di 28 anni la popolazione è molto giovane. Visto che il livello di istruzione è relativamente elevato le imprese non hanno difficoltà a trovare forza lavoro altamente qualificata. Il tasso di disoccupazione è pari al 5% ed è quindi piuttosto basso in paragone con gli altri paesi dell'America Latina. L'inflazione si mantiene da anni nella forchetta tra il 2 e 4% fissata dalla banca centrale. Le finanze pubbliche sono solide anche se il debito potrebbe aumentare leggermente. Il Paese è stato finora dipendente dalle entrate del settore petrolifero statale. La riforma del fisco dovrebbe ridurre questa dipendenza. Tradizionalmente la tassazione in Messico è molto bassa.
Gli investimenti diretti esteri dovrebbero avere nel medio termine un impatto positivo anche sulla domanda interna. Il suo contributo al Pil è stato fino ad oggi di circa il 50%. Tuttavia siamo prudenti per quanto riguarda i titoli legati al consumo. La sua dinamica è stata ultimamente piuttosto deludente. A ciò si aggiunge il fatto che molti messicani dipendono ancora dagli aiuti dei parenti che vivono negli USA. Ogni anno entrano perciò nel Paese circa $17 miliardi.
L'IPC, il principale indice di borsa messicano, ha raggiunto proprio la scorsa settimana un nuovo record storico a circa 46.550 punti. Una parte delle notizie positive sembra ormai già scontata. Soprattutto i titoli delle compagnie che beneficiano della riforma del mercato energetico presentato già elevate valutazioni. Consigliamo per questo motivo di puntare piuttosto sul gruppo finanziario Gentera (MX01GE0E0004) oppure sul general contractor Empresas (MXP37149104). Interessante è anche Grupo Mexico (MXP370841019) per l'ampia diversificazione del suo business. Il conglomerato è attivo nell'industria mineraria, nelle costruzioni e nel settore ferroviario.
Un investimento in un singolo titolo di un Paese emergente è sempre speculativo. Chi voglia ridurre i rischi potrebbe puntare su un ETF come il DB X-Trackers MSCI Mexico Index UCITS (LU0476289466).

Redazione Borsainside
 
Italia, calo inaspettato della produzione industriale a settembre


La produzione industriale è calata in Italia a settembre dello 0,9%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,2%. Ad agosto la produzione industriale italiana era aumentata dello 0,3%.
Ad settembre l'indice dell'Istat ha registrato variazioni congiunturali negative in tutti i comparti; sono diminuiti i beni di consumo (-3,2%), i beni strumentali (-2,4%), l'energia (-1,5%) e, in misura più lieve, i beni intermedi (-0,8%).
Nella media del trimestre luglio-settembre la produzione è diminuita dell'1,1% rispetto al trimestre precedente.
Su base annua la produzione industriale italiana è calata a settembre del 2,9%. L'indice ha registrato diminuizioni tendenziali in tutti i raggruppamenti principali d'industrie: l'energia (-3,6%), beni di consumo (-3,3%), beni intermedi (-2,8%) e beni strumentali (-2,7%).
Nella media dei primi nove mesi del 2014 la produzione è scesa dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Redazione Borsainside
 
La Russia lascerà fluttuare il rublo liberamente sul mercato


La Banca centrale russa ha deciso di far fluttuare il rublo liberamente sul mercato. L'istituto guidato da Elvira Nabiullina ha comunicato che non porrà più limiti al corso della valuta nazionale e rimuoverà i suoi regolari controlli. La Banca centrale russa si riserva tuttavia il diritto di intervenire se sara' necessario per garantire la stabilita' finanziaria.

Dall'inizio di luglio ad oggi il rublo ha perso rispetto all'euro il 20% e rispetto al dollaro quasi il 30%. A pesare sono state le sanzioni imposte a Mosca dai Paesi occidentali a seguito della crisi ucraina.

La Bank Rossii ha rivisto oggi al rialzo le sue stime sui deflussi di capitale per il 2014 da $90 miliardi a $128 miliardi. Per il 2015 la Banca centrale russa prevede deflussi fino a $99 miliardi e per il 2016 fino a $60 miliardi.

Redazione Borsainside
 
GTech: assemblea approva fusione transfrontaliera nella controllata di diritto inglese Georgia Worldwide Plc

FTA Online News
GTECH S.p.A. rende noto che l'Assemblea straordinaria degli azionisti, tenutasi in data odierna in unica convocazione, ha approvato la fusione transfrontaliera (la "Fusione") di GTECH S.p.A. nella controllata di diritto inglese Georgia Worldwide Plc ("NewCo").La Fusione si inserisce nel contesto della più ampia operazione di acquisizione di International Game Technology ("IGT") da parte di GTECH. Al perfezionamento dell'operazione, che è subordinato alle condizioni previste nell'Agreement and Plan of Merger sottoscritto il 15 luglio 2014 (come modificato in data 23 settembre 2014, l'"Accordo di Fusione"), NewCo diverrà la holding del gruppo risultante dall'aggregazione tra GTECH e IGT, con sede legale a Londra e sedi operative a Roma, Las Vegas e Providence. Le azioni ordinarie di NewCo saranno quotate al New York Stock Exchange. Subordinatamente all'avverarsi (o alla rinuncia, se possibile) delle condizioni previste dal progetto di fusione, incluso il completamento dell'acquisizione di IGT, alla data di efficacia della Fusione GTECH sarà incorporata in NewCo e gli azionisti di GTECH riceveranno un'azione ordinaria di NewCo per ogni azione GTECH posseduta. Gli azionisti di GTECH che non abbiano votato a favore della Fusione nell'Assemblea straordinaria di oggi saranno legittimati ad esercitare il diritto di recesso nei quindici giorni successivi all'iscrizione della relativa delibera assembleare presso il Registro delle Imprese di Roma. La notizia dell'avvenuta iscrizione sarà tempestivamente pubblicata sul sito internet di GTECH e sul quotidiano "Il Sole 24Ore". Il prezzo di liquidazione unitario delle azioni GTECH da corrispondere agli azionisti che avranno legittimamente esercitato il diritto di recesso, determinato ai sensi dell'art. 2437-ter, comma 3, del codice civile, è pari a Euro 19,174. Il diritto di recesso è subordinato alla circostanza che la High Court of England and Wales rilasci l'ordinanza di approvazione del perfezionamento della Fusione fissandone la data di efficacia, e che tale ordinanza non sia stata annullata o revocata. La Fusione è condizionata, tra l'altro, al fatto che GTECH non abbia risolto l'Accordo di Fusione a seguito dell'esercizio del diritto di recesso da parte di azionisti di GTECH rappresentanti oltre il 20% delle azioni della Società in circolazione alla data di stipula dell'Accordo di Fusione, secondo quanto previsto dall'Accordo di Fusione stesso. Si rende infine noto che l'assemblea di NewCo per l'approvazione della Fusione si terrà il 15 dicembre 2014.
(RV)

Questi sono i fatti. A mio modo di vedere non sono sicuro se l'acquisizione l'ha fatta Gtech oppure Igt. Sta di fatto che la ex Lottomatica ha il suo core business essenzialmente negli States (gestisce una parte cospiqua delle lotterie d'oltreoceano) ed
i De Agostini, cui fa capo Gtech, non si sono lasciati sfuggire la possibilita' di avere piu' visibilita' da quelle parti con una quotazione al Nyse. E con una fava prende due piccioni in quanto Gtech quotata sul listino americano e' oggettivamente piu' al riparo dalle speculazioni ribassiste piuttosto che se rimane quotata in Italia ... per ovvie ragioni (deflazione e mancata crescita). Cosa ne pensi Iulius ?

Può darsi, anzi sarà così, che con questa operazione la potenza della
società cresca di molto.
Il lato amaro: bye bye Italy.

Mi pare una fotocopia dell' uscita della Fiat e come avverrà per gli Agnelli
che passeranno la mano, così sarà per la De Agostini.

L' Italia è destinata a ritornare un Paese di provincia, prevalentemente
agricolo. Bisognerà vedere se anche la terra coltivabile passerà
in mani straniere. In tal caso avremo una nuova forma di
latifondismo. Nuova per noi ma da tempo esistente nei paesi
dell' America Latina.
 
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Italia, calo inaspettato della produzione industriale a settembre


La produzione industriale è calata in Italia a settembre dello 0,9%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,2%. Ad agosto la produzione industriale italiana era aumentata dello 0,3%.
Ad settembre l'indice dell'Istat ha registrato variazioni congiunturali negative in tutti i comparti; sono diminuiti i beni di consumo (-3,2%), i beni strumentali (-2,4%), l'energia (-1,5%) e, in misura più lieve, i beni intermedi (-0,8%).
Nella media del trimestre luglio-settembre la produzione è diminuita dell'1,1% rispetto al trimestre precedente.
Su base annua la produzione industriale italiana è calata a settembre del 2,9%. L'indice ha registrato diminuizioni tendenziali in tutti i raggruppamenti principali d'industrie: l'energia (-3,6%), beni di consumo (-3,3%), beni intermedi (-2,8%) e beni strumentali (-2,7%).
Nella media dei primi nove mesi del 2014 la produzione è scesa dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Redazione Borsainside

Sicuramente l' economista che vede, prevede e stravede è
il nostro Padoan, oramai noto per non azzeccarne una.
 
E' un paese in svendita ,molti non se ne rendono conto.

La stessa multiculturalità finirà pure col fiaccarne persino l'identità.

Inoltre gli italiani sono pure diventati soporiferi.
Come riportato da Grifo, ci sono paesi che reagiscono, dimostrano
una qualche vitalità. Il Messico mi ha sorpreso ma non è l' unico
caso, Più indietro (oramai vent' anni) la Cina si è data da fare
per uscire dalla sua miseria secolare. Recentemente altri ci provano.

Da noi l' unica cosa che i ns. insipienti politici sanno fare è di
aumentare le tasse. Punto e basta. Non passa loro lontanamente
per il loro minuscolo cervelletto che questa è la strada maestra per
portare il Paese in malora.
 
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