Tempo a Milano - Cap. 1

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Petrolio:-2,7% wti a 75$ il barile dopo no Kuwait a taglio produzione


Un barile di Brent tratta invece a 79 dollari (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 nov - Non accenna a fermarsi il trend ribassista dei prezzi del greggio. Dopo che in giornata il ministro del petrolio del Kuwait ha escluso un taglio alla produzione da parte del suo paese, il Brent e' sceso a 78,24 dollari il barile (-2,14%), sui livelli piu' bassi dal dicembre 2010, mentre a New York il wti scambia sulla soglia dei 75 dollari il barile, in flessione del 2,7% rispetto alla chiusura di ieri. "Scendere sotto la soglia dei 75 dollari al barile - ha spiegato Mark Grant, di Southwest Securities - non e' una semplice mossa del mercato ma un autentico terremoto per le economie mondiali. Molte nazioni che producono petrolio hanno budget basati su un prezzo del greggio a 100 dollari il barile. Una riduzione del 25% dei prezzi rispetto a questo target provochera' tensioni politiche ovunque e potremmo vedere sollevamenti in Russia, Medio Oriente, Venezuela e altri paesi produttori". L'attuale paralisi del mercato petrolifero e' dovuta in larga parte alla crescita tumultuosa della produzione americana di shale gas, che ha fatto salire l'output petrolifero interno agli Stati Uniti sui livelli piu' alti da 30 anni e di conseguenza provocato uno squilibrio a livello globale tra offerta e domanda. I membri del cartello Opec si riuniranno il 27 novembre a Vienna per decidere se ridurre la produzione allo scopo di sostenere i prezzi ma al momento le possibilita' che questo possa avvenire appaiono scarse, come confermato oggi dalle dichiarazioni del ministro kuwaitiano Ali Al-Omair. La strategia di fondo dei produttori membri del cartello, sembra quella di lasciar cadere al momento i prezzi del greggio sfruttando il fatto che i loro costi di produzione sono bassi mentre quelli di estrazione dello shale gas sono sensibilmente piu' alti. Alla flessione dei prezzi concorre anche la continua debolezza dell'economia europea e il rallentamento della crescita registrato in Cina e altre economie emergenti. A contrastare il trend ribassista non sono valse oggi nemmeno le statistiche pubblicate dall'americana Eia secondo cui le scorte di greggio negli Usa sono scese a sorpresa di 1,7 milioni di barili a quota 378,5 nel corso del'ultima settimana. Le scorte presso lo hub di Cushing, in Oklahoma, sono invece aumentate della stesso ammontare, 1,7 milioni, a conferma dell'eccesso di offerta che si continua a registrare sul fronte dei consumi energetici interni.


Cop
(RADIOCOR) 13-11-14


Cruciale monitorare lo svolgersi degli eventi ... in particolar modo sul greggio !!!
 
Ritornando alla serietà_

Ftsemib $ Dax (che seri non lo sono :D )
 

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Oggi ce l' ho con Yahoooo.
Sono le ore 20:08.
Il grafico mostra l' aggiornamento degli indici stranieri
alle ore 8:06 (pomeridiane) mentre il Ftse mib è sempre
fermo alle ore 5:22
:clap::clap:
 

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Fed: Plosser, piu' stimoli non aumenterebbero l'inflazione


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 13 nov - "In questo momento, piu' stimoli non aumenterebbero l'inflazione". Lo ha detto Charles Plosser, presidente della Federal Reserve di Philadelphia. Colui che e' considerato come un falco ha detto che significa poco l'aggettivo "considerevole" usato dalla banca centrale americana riferendosi al tempo che passera' tra la fine del terzo round di quatitative easing (il piano di acquisti di Treasury e bond terminato a fine ottobre) e il primo rialzo dei tassi. Plosser ha fatto notare che nel comunicato legato alla sua ultima riunione la Fed ha sottolineato la dipendenza della sua politica monetaria ai dati macroeconomici.


A24-Spa
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