Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
non ne avevano più
li hanno...finiti

oggi hanno emesso un nuovo certificato

Gilles,

lascia perdere i certificati e concentriamoci sul crudo :D
Ieri piccola pin candle ribassista sul 4h, le ultime 2 barre 8h Heikin ashi rosse, barra 12 ore HA rossa. La ema50 la vede col cannocchiale.
Sta tutto in mano a trader Vladimir
 
Banche: S&P,da QE aiuto non decisivo per istituti Ue,impatto moderatamente positivo



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 feb - L'effetto complessivo del Quantitative Easing sulle banche dell'eurozona sara' "solo moderatamente positivo" ma l'impatto complessivo che avra' sul sistema bancario di ogni singolo paese dipendera' dall'andamento del trend economico locale. E' quanto scrivono gli esperti di S&P in un rapporto pubblicato oggi intitolato "Quantitative Easing Will Not Be A Game Changer For Eurozone Banks". "Le previsioni di crescita che abbiamo pubblicato nelle scorse settimane - si legge nel comunicato - incorporavano gia' l'attesa che il QE venisse implementato e che offrisse un sostegno modesto all'economia dell'eurozona. La possibilita' che il QE porti benefici di piu' lunga durata per i sistemi bancari dell'eurozona dipendera' in gran misura da quanto il programma contribuira' alla ripresa economica". S&P si attende che il QE abbia un effetto modesto sulle economie dell'eurozona migliorando la fiducia del sistema privato e l'attivita' privata e aumentando la liquidita', che a sua volta dovrebbe esercitare pressioni ribassiste sui costi del finanziamento. Questo potrebbe accelerare il trend al ribasso in quei paesi dove i costi non sono ancora su livelli bassissimi. Nelle giurisdizioni dove tuttavia vi e' ancora un eccesso di debito o dove vi e' una chiara mancanza di domanda di credito, non ci attendiamo che il QE possa avere grande effetto sulle dinamiche del credito".

Cop
(RADIOCOR) 10-02-15
 
Italia, produzione industriale +0,4% a dicembre, sopra attese

http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=55405', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_...ione-industriale-04-a-dicembre-sopra-attese/#
La produzione industriale è cresciuta in Italia a dicembre dello 0,4%. Gli economisti avevano previsto una crescita dello 0,1%.
A dicembre l'indice dell'Istat ha registrato variazioni congiunturali positive nei comparti dei beni strumentali (+3,0%), dell'energia (+0,4%) e dei beni intermedi (+0,3%); sono diminuiti invece i beni di consumo (-0,9%).
Nella media del trimestre ottobre-dicembre la produzione è diminuita dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.
Su base annua la produzione industriale italiana è aumentata a dicembre dello 0,1%. In termini tendenziali l'indice ha registrato un solo aumento nel comparto dei beni strumentali (+6,5%); sono scesi invece l'energia (-6,0%), i beni intermedi (-2,4%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (-0,2%).
Nella media dell'intero anno 2014 la produzione industriale è scesa dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.


Redazione Borsainside
 
S&P500 Index – ADX / ADM – TS V. 2.5 – Livelli Intraday per il 10/02/15


Average Daily Movement – 30 Days – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato


 
NASDAQ 100 – ADX / ADM – TS V. 2.5 – Livelli Intraday per il 10/02/15


Average Daily Movement – 30 Days – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato


 
Petrolio: Wti in lieve calo a 52,22$, per Citi possibile floor a 20$



La Iea invece vede un prezzo medio del Brent nel 2015 a 55$ (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 feb - I recenti rialzi del greggio potrebbero essere di breve durata. Secondo una nota di Edward Morse, analista di Citi, i fattori di breve periodo sono piu' "bearish" che "bullish" ed e' possibile che il prezzo del greggio possa trovare il floor, cioe' il punto piu' basso tra la fine del primo trimestre e l'inizio del secondo a un "prezzo significativamente piu' basso in area di 40 dollari al barile (forse fino a 20 dollari per un periodo) dopo di che i mercati dovrebbero iniziare a trovare un punto di equilibrio, prima con la fine del trend di accrescimento delle scorte e poi con un periodo sostenuto di progressiva riduzione delle medesime. Secondo le nuove stime pubblicate oggi dalla International Energy Agency (Iea), il prezzo medio del Brent dovrebbe essere di 55 dollari al barile nel 2015, sotto l'attuale livello di 58 dollari mentre nel 2016 dovrebbe registrare un lieve rialzo a 60 dollari per poi tornare a 73 dollari entro il 2020. Oggi intanto il Wti con consegna a marzo scende dello 0,64% a 52,22 dollari mentre il Brent su analoga scadenza tratta a 58,16 dollari (-0,18%).

Cop
(RADIOCOR) 10-02-15
 
Petrolio: Citigroup prevede che il WTI scenderà sotto 30 dollari

http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=55407', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_usa/55407-petrolio-citigroup-vede-il-wti-sotto-30-dollari/#
Citigroup ritiene che il prezzo del petrolio sia lungi dall'aver raggiunto un punto di svolta. La banca d'affari indica in una nota che una contrazione della produzione non è probabile, almeno fino alla fine del terzo trimestre dell'anno. Le quotazioni del WTI potrebbero scendere di conseguenza nel breve termine al di sotto di $30 al barile.
Citigroup spiega che nonostante il declino globale delle spese in conto capitale che ha spinto al rialzo i prezzi del greggio nelle ultime settimane, la produzione negli USA sta continuando a crescere. Brasile e Russia stanno inoltre pompando petrolio a livelli record, e l'Arabia Saudita, l'Iraq e l'Iran hanno lottato per mantenere la loro quota di mercato tagliando i prezzi in Asia. L'eccesso di offerta sul mercato dovrebbe quindi persistere.
Citigroup aggiunge che dopo la rivoluzione dello scisto negli USA l'OPEC non ha più la capacità di manipolare i prezzi e massimizzare i profitti per i paesi produttori. Gli analisti non escludono perciò che il WTI possa quotare per un periodo tra $20 e $29 al barile.
Citigroup prevede ora per il benchmark americano un prezzo medio di $46 al barile nel 2015, rispetto ai $55 attesi in precedenza. Le previsioni sul Brent sono state tagliate da $63 a $54 al barile.


Redazione Borsainside
 
Petrolio: Citigroup prevede che il WTI scenderà sotto 30 dollari

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Citigroup ritiene che il prezzo del petrolio sia lungi dall'aver raggiunto un punto di svolta. La banca d'affari indica in una nota che una contrazione della produzione non è probabile, almeno fino alla fine del terzo trimestre dell'anno. Le quotazioni del WTI potrebbero scendere di conseguenza nel breve termine al di sotto di $30 al barile.
Citigroup spiega che nonostante il declino globale delle spese in conto capitale che ha spinto al rialzo i prezzi del greggio nelle ultime settimane, la produzione negli USA sta continuando a crescere. Brasile e Russia stanno inoltre pompando petrolio a livelli record, e l'Arabia Saudita, l'Iraq e l'Iran hanno lottato per mantenere la loro quota di mercato tagliando i prezzi in Asia. L'eccesso di offerta sul mercato dovrebbe quindi persistere.
Citigroup aggiunge che dopo la rivoluzione dello scisto negli USA l'OPEC non ha più la capacità di manipolare i prezzi e massimizzare i profitti per i paesi produttori. Gli analisti non escludono perciò che il WTI possa quotare per un periodo tra $20 e $29 al barile.
Citigroup prevede ora per il benchmark americano un prezzo medio di $46 al barile nel 2015, rispetto ai $55 attesi in precedenza. Le previsioni sul Brent sono state tagliate da $63 a $54 al barile.


Redazione Borsainside

interessante

qualcuno di sicuro...farà enormi loss

oggi non so chi
 
Stato
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