Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
pensa che il Dollaro è arrivato a 4 sul Real

dovrebbe crollare

d'altra parte, siamo alla 34 settimana del super ciclo
e l'altro super ciclo è stato di 35 settimane

quindi siamo vicini a partenza T+1, T+2, T+3

partito T+1 e HAMMER sul weekly

target 149 e 159
 

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Apple entra nel Dow Jones al posto di AT&T

S&P Dow Jones Indexes ha comunicato oggi che Apple (US0378331005) entrerà a far parte del Dow Jones Industrial Average. Il titolo dell'impresa della mela sostituirà a partire dal prossimo 18 marzo AT&T (US00206R1023).
Gli ultimi cambiamenti nel Dow Jones erano stati effettuati nel settembre del 2013. Allora Goldman Sachs (US38141G1040), Nike (US6541061031) e Visa (US92826C8394) avevano sostituito Alcoa (US0138171014), Bank of America (US0605051046) e Hewlett-Packard (US4282361033).


Redazione Borsainside
 
USA: Il deficit commerciale scende a gennaio a $41,8 miliardi

Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che il deficit della bilancia commerciale degli USA è sceso a gennaio dell'8,4% a $41,8 miliardi. Gli economisti avevano atteso un calo a -$42 miliardi.Il dato di dicembre è stato rivisto da -$46,6 miliardi a -$45,6 miliardi.
Le importazioni degli USA sono calate a gennaio del 3,9% a $231,2 miliardi. Le esportazioni sono scese del 2,9% a $189,4 miliardi.


Redazione Borsainside
 
Vendono equity USA e passano ad azionario Europe....
Comunque la solita buffonata per poi ripartire, ora mi sparo un long sugli indici americani la prox settimana...
Vediamo però se tiena la ema 50 su SP500 ma stranamente ci ballano sopra....
 
Il QE della BCE parte il 9 marzo, quali effetti sui mercati?

Come ci si aspettava, le previsioni macroeconomiche dello staff della Banca Centrale Europea sulla crescita economica sono state riviste al rialzo passando dall’1% di dicembre al 1,5% per il 2015. Questo aumento riflette un miglioramento degli indicatori macroeconomici dall’inizio dell’anno, con un più basso prezzo del petrolio ed un euro più debole, che ci si aspetta abbiano un’influenza positiva per la ripresa della crescita economica.
In Europa dall’inizio del 2015 si è assistito a un miglioramento della fiducia di consumatori e imprese, e sembra che la politica monetaria accomodante e l’annuncio del programma di QE da parte della BCE siano stati ben accolti.
Dal lato dell’inflazione la BCE ha anticipato che questa rimarrà nei prossimi mesi molto bassa o negativa. Nel medio termine le previsioni dello staff della BCE indicano che l’inflazione aumenterà dell’1,8% nel 2017.
Nel breve periodo, con un’inflazione attesa per il 2015 molto bassa, non ci aspettiamo un forte sell-off nei rendimenti dei bond governativi europei. Per vedere un forte sell-off dei rendimenti dei bond governativi il mercato obbligazionario avrebbe bisogno di ulteriori segnali di miglioramento della situazione economica sottostante, ovvero più chiarezza sul fronte politico e sul pesante debito pubblico che hanno contratto alcuni Paesi come la Grecia o la Spagna, un alleggerimento dei requisiti per i prestiti a consumatori e imprese, una diminuzione della disoccupazione nell’Eurozona e un aumento delle aspettative d'inflazione.
La BCE sta per attuare un programma di acquisto di 60 miliardi di bond ogni mese, a partire dal prossimo 9 marzo, cosa che dovrebbe supportare il mercato per tutto il 2015. La caduta dell’euro e i tassi d'interesse negativi dovrebbero infine sostenere una maggiore crescita ed un più alto livello di inflazione nel lungo periodo. Comunque, le sfide strutturali che l’economia europea deve affrontare rimangono significative e ci si aspetta che ci vorrà del tempo prima di vedere i risultati della politica economia di allentamento quantitativo messa in atto dalla BCE sull’economia reale.


A cura di Anthony Doyle, Investment Director Retail Fixed Interest, M&G Investments
 
Piazza Affari chiude in leggero rialzo, ancora bene le banche

La Borsa di Milano ha chiuso oggi in leggero rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato lo 0,2% a 22.436,13 punti.
Piazza Affari ha ridotto i guadagni nel finale a causa del negativo andamento di Wall Street. Il rapporto sull'occupazione negli USA ha superato nettamente le previsioni degli economisti. Gli investitori temono ora che la Fed possa iniziare ad alzare i suoi tassi d'interesse già a giugno.





Estratto da Borsainside
 
Wall Street amplia le perdite, Dow Jones -1,4%

I principali indici statunitensi hanno ampliato i ribassi. Il Dow Jones perde al momento l'1,4% e il Nasdaq Composite l'1%.
Il rapporto sull'occupazione negli USA ha superato nettamente le previsioni degli economisti. Wall Street teme ora che la Fed possa eliminare la parola "paziente" dalla forward guidance sui tassi già durante la sua prossima riunione.
Il forte calo dei prezzi delle materie prime pesa sui minerari e sui petroliferi.


Estratto da Borsainside
 
Vendono equity USA e passano ad azionario Europe....
Comunque la solita buffonata per poi ripartire, ora mi sparo un long sugli indici americani la prox settimana...
Vediamo però se tiena la ema 50 su SP500 ma stranamente ci ballano sopra....


Se tolgono la parolina "paziente" sono dolori per tutti i mercati mondiali Wasabi. Parere personale !!!
 
Usa: Lew, tetto debito sara' raggiunto 16 marzo, Tesoro varera' misure straordinarie




(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 06 mar - Il tetto del debito americano, che era stato sospeso senza condizioni a febbraio 2014 per allontanare la minaccia di default degli Stati Uniti, sara' raggiunto il prossimo 16 marzo (la data fissata l'anno scorso per la fine della sospensione). Lo ha scritto il segretario al Tesoro Jacob Lew in una lettera al presidente della Camera, il repubblicano John Bohener, chiedendo che il Congresso agisca rapidamente per alzare il limite dell'indebitamento. "Aumentare il tetto del debito non autorizza un incremento della spesa, semplicemente autorizza il Governo a pagare spese che il Congresso ha gia' approvato, in questo modo tutelando l'affidabilita' degli Stati Uniti", ha scritto Lew. Nel frattempo, ha scritto Lew, il Tesoro adottera' misure straordinarie perche' gli Stati Uniti restino sotto la soglia fatidica. Tra le azioni ci sara' la sospensione temporanea della vendita di alcuni tipi di titoli statali e locali. Nei giorni scorsi il Congressional Budget Office, l'organismo di analisi del Congresso americano, ha stimato che, se il tetto del debito non sara' aumentato, il Tesoro sara' in grado di evitare il default del Paese fino a ottobre o novembre.

A24-Red
(RADIOCOR) 06-03-15
 
Ultima modifica:
Grecia: Fitch, 'Grexit' ancora possibile, ma improbabile una crisi sistemica




(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 06 mar - Eurolandia sarebbe colpita da un forte shock se la Grecia uscisse, ma sembra improbabile che questo possa portare a una crisi sistemica come quella del 2012 o all'uscita rapida di un altro Paese da Eurolandia. Lo afferma uno studio di Fitch, che indica che "il rischio immediato di un abbandono della Grecia dalla moneta unica europea e' stato scongiurato dall'accordo del mese scorso con i creditori ufficiali. Ma la posizione senza compromessi di entrambe le parti prima dell'intesa evidenzia la possibilita' di ulteriori errori politici". Fitch rileva quindi che "'Grexit' non rappresenta il nostro scenario di base, ma resta un rischio intanto che avvengono negoziati piu' precisi e che il Governo greco cerca di mantenere un sostegno interno agli accordi che raggiunge". Nel suo rapporto Fitch rileva che "Eurolandia ha comunque sviluppato meccanismi per impedire sviluppi sul rating sovrano che portino a un default e per alleviare un contagio tra i Paesi", mentre "le preoccupazioni sulla credibilita' creditizia di altri Stati di Eurolandia sono meno pronunciate che nel 2012. Una reazione a catena a seguito di un'uscita della Grecia fino ad arrivare a una rottura del blocco e' percio' improbabile". La possibilita' di un 'Grexit', aggiunge Fitch, "scatenera' probabilmente un default almeno su una parte delle obbligazioni del debito greco. L'esposizione di altri Stati dell'Eurozona rispetto al sistema Efsf (Fondo europeo di stabilita' finanziaria) e al prestito alla Grecia Greek Loan Facility e' limitata". Inoltre Fitch ritiene che "sara' possibile per gli Stati gestire i costi legati a inadempienze sui bond detenuti dalla Bce e dalla Banca della Grecia quanto ai Target 2 della Bce". L'impatto sulle banche straniere, prosegue il rapporto, "sara' limitato perche' hanno gia' assorbito le perdite", mentre "le reazioni del mercato sono difficili da prevedere in quanto se i rendimenti periferici aumentano sensibilmente la dinamica del debito pubblico potrebbe risultarne danneggiata". Il caso 'Grexit', conclude l'agenzia, "dimostrerebbe che l'adesione a una moneta unica richiede l'accettazione politica di una posizione fiscale rigida e riforme impopolari per creare un'economia in grado di adeguarsi internamente. Non esiste un altro candidato ovvio all'abbandono, ma nel medio termine il rischio maggiore coinvolgerebbe i Paesi dove l'impegno politico per le riforme e' diventato piu' debole. L'abbandono della Grecia potrebbe inoltre portare a un rafforzamento delle istituzioni di Eurolandia e quindi dell'unione valutaria".


com-pal-
(RADIOCOR) 06-03-15
 
Stato
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