Tempo a Milano - Cap. 1

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Grecia: governo al lavoro per decreto con riforme economiche


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 apr - Il governo greco e' al lavoro per preparare il decreto con alcune riforme strutturali in campo economico. E' quanto fa sapere il ministero delle finanze. Il decreto avrebbe il fine di recepire le indicazioni utili per accordarsi con i creditori e comprenderebbe una serie di misure in campo fiscale oltre che di riforma della pubblica amministrazione.


Red-Fla-
(RADIOCOR) 27-04-15
 
Saipem, risultati in crescita nel primo trimestre, confermata la guidance

Saipem (IT0000068525) ha annunciato oggi di aver aumentato nel primo trimestre del 2015 l'utile netto del 26% a €77 milioni. Il gruppo di ingegneristica petrolifera indica di aver proseguito nei primi tre mesi dell'anno il suo percorso di ripresa, raggiungendo risultati significativi a livello operativo nonostante un contesto di mercato sfidante che sta impattando i piani di investimento dei produttori di petrolio.
I ricavi hanno ammontato a €3 miliardi, in aumento del 4,5% rispetto al primo trimestre del 2014. Saipem ha beneficiato principalmente del positivo contributo dell’E&C offshore e del Drilling, sostenuti dal buon utilizzo della flotta offshore e dall'apprezzamento del dollaro. L'Ebit è salito del 25% a €159 milioni.
Nel corso del primo trimestre del 2015 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di €2.399 milioni (€3.900 milioni nel corrispondente periodo del 2014). Il portafoglio ordini al 31 marzo 2015 ammontava a €21.526 milioni di euro, di cui €7.440 milioni da realizzarsi nel 2015.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2015 ammontava a €5.193 milioni, con un incremento di €769 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Saipem spiega che prima dell'impatto di cassa negativo di €381 milioni relativi ai derivati di copertura cambi, l'indebitamento finanziario netto ha raggiunto €4,8 miliardi, in calo di circa €800 milioni rispetto all'anno precedente.
Saipem ha confermato di attendersi per il 2015 ricavi tra €12 e €13 miliardi, un Ebit tra €500 e €700 milioni, un utile netto compreso tra i €200 e i €300 milioni e un debito sotto €4 miliardi,escludendo il potenziale impatto della fluttuazione dei tassi di cambio.
Gli investitori hanno accolto molto positivamente i risultati di Saipem. Il titolo sale al momento del 5,4%.


Redazione Borsainside
 
Bce: in ultima settimana acquistati 11,716 mld di titoli pubblici


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 apr - Nel corso dell'ultima settimana, terminata il 24 aprile, la Bce ha comprato sul mercato secondario del debito 11,716 miliardi di titoli pubblici, portando il totale degli acquisti da inizio del 'Quantitave Easing' a 85,009 miliardi di euro. Nella settimana l'Eurotower ha inoltre acquistato obbligazioni garantite per 2,946 miliardi e titoli cartolarizzati per 241 milioni. Il programma di acquisto dei covered bond e' salito a 72,612 miliardi da 69,666 della settimana prima, mentre gli acquisti di cartolarizzazione sono passati a 5,757 miliardi da 5,516.


emi-
(RADIOCOR) 27-04-15


Da monitorare molto attentamente.
 
Petrolio: I cambiamenti sul lato dell'offerta rimodelleranno il mercato dell'energia

Il drastico calo subito dal prezzo del petrolio negli ultimi sei mesi difficilmente subirà un’inversione di tendenza nel prossimo futuro e questo segnala come l'OPEC non eserciti più un controllo assoluto dei mercati, è quanto è stato sottolineato da un gruppo di esperti in occasione di un recente forum sulla consulenza finanziaria sponsorizzato da Legg Mason.
Durante la vivace tavola rotonda dal titolo “Correzione temporanea o vero e proprio tsunami? Quale l’impatto futuro del petrolio sui mercati”, alcuni accreditati analisti di Western Asset hanno illustrato il loro punto di vista sui cambiamenti strutturali del mercato dell’energia. L’opinione dominante è che il crollo dei prezzi del greggio abbia rappresentato uno “tsunami”, un cambiamento di lungo periodo che potrebbe mantenere i prezzi al barile tra i cinquanta e i sessanta dollari per diversi anni.
“Lo scorso ottobre, a seguito dell’aumento della produzione petrolifera negli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e altri Paesi come l’Oman, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti hanno iniziato a ridurre i prezzi del petrolio sui mercati asiatici nell’intento di conservare la propria quota di mercato. Alla riunione dell’OPEC, un mese dopo, ci si aspettava che il cartello avrebbe esercitato il suo naturale potere di mercato per correggere lo squilibrio percepito tra domanda ed offerta, invece nessun accordo è stato preso, dimostrazione del fatto che l’OPEC ha perso ormai parte del suo controllo e che gli effetti del cartello costituito si stanno esaurendo”, ha affermato l’analista J. Gibson Cooper. Questo evento ha profondamente alterato il contesto finanziario generale, costringendo numerosi consulenti a rivedere le loro strategie d’investimento fondamentali.
La buona notizia, ha evidenziato Ryan Brist, responsabile degli investimenti negli USA, è che da un punto di vista di allocazione del portafoglio, c’è tempo per osservare come si evolverà la situazione, valutazione condivisa da Cooper, il quale ha dichiarato di aspettarsi un aumento modesto dei default rates nel settore dell’energia. “Non riteniamo che, in generale, il 2015 sarà un anno particolarmente difficoltoso per i titoli di credito high yield del settore Energia. Poiché riteniamo che i prezzi del petrolio resteranno più o meno invariati per un paio d’anni, il 2016 rappresenterà un’incognita ben maggiore”. “Per adesso”, ha continuato Cooper, “il mercato dell’energia è ancora interessante”. “Si, i tassi di default potrebbero salire ma siamo convinti che attualmente il livello degli spread e dei prezzi scontino già abbondantemente il rischio di default”, ha aggiunto.
Brist ha parlato della possibilità che si verifichi un ribasso sul mercato dei titoli high-grade, ma ha anche ribadito come vi siano altre opportunità. “Vi è un’elevata dispersione nel settore dell’energia e, soprattutto nei mercati emergenti come la Russia e il Brasile dove si parla di possibili frodi e di un intervento statale, manterrei un atteggiamento prudente. Il segmento high yield sembra però piuttosto interessante ed è su quello che mi concentrerei in termini di portafoglio”.
Cooper ha affermato che, poiché il settore dei titoli dell’energia high yield rappresenta in questo momento un mercato molto ampio, può essere ragionevole suddividerlo in tre segmenti. “Generalmente, possiamo identificare tre settori principali: esplorazione e produzione, società di servizi petroliferi e infine il settore midstream (trasporto, stoccaggio, commercializzazione e vendita all'ingrosso di prodotti petroliferi). Quest’ultima area costituisce ancora una fetta molto ampia della nostra strategia. Quasi tutte queste aziende sono strutturate come Master Limited Partnership (MLP) e riteniamo che questo sottoinsieme del settore Energia sia in grado di mostrare buone performance, qualunque sia il contesto generale per le commodity”.
Nella situazione odierna, il team ha dichiarato che la disponibilità di liquidità sarà il vero ago della bilancia. “A fare la differenza sarà la capacità o meno di continuare a fare il proprio business in un anche in contesto caratterizzato da bassi prezzi delle commodity”, ha dichiarato Cooper. "A nostro avviso, non tutti saranno in grado di resistere con prezzi intorno ai 50-60 dollari al barile, sia negli USA, ma anche nel resto del mondo”.
I rischi di rialzo rappresentano tuttavia un elemento che non è possibile ignorare: Cooper fa notare infatti che un cartello in grado di controllare una produzione pari a 30 milioni di barili al giorno può assorbire innumerevoli shock. “Nonostante le tensioni in Iraq, gli scontri in Libia e la costante posticipazione delle elezioni in Nigeria in un quadro di continua violenza che ha inciso sulla produzione, nell’ultimo trimestre tutto è proseguito normalmente dal punto di vista della produzione: gli USA sono andati bene, la produzione dell’OPEC è stata sostenuta e la volatilità è rimasta bassa”.
Brist afferma come nel contesto attuale siano limitate le possibilità del verificarsi di sorprese sconvolgenti sul fronte dei prezzi del greggio: “Gli analisti sono molto bravi a contare il numero dei barili sul lato dell’offerta, ma quello che rimane difficilmente misurabile è la domanda”, ha dichiarato. Quindi, sulla base delle condizioni attuali, ha continuato “ritengo che il prezzo di 50-60USD al barile sia l’ipotesi più probabile”.




A cura di Legg Mason
 
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FTSEMIB – ADX / ADM – TS V. 2.8 – Livelli Intraday per il 28/04/2015


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 
DAX – ADX / ADM – TS V. 2.8 – Livelli Intraday per il 28/04/2015


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 
Eems: ok assemblea ad aumento di capitale riservato a Gala Holding


E' condizionato all'omologa del concordato, domani l'udienza (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 27 apr - Via libera da parte dell'assemblea di Eems all'aumento di capitale riservato all'esclusiva sottoscrizione di Gala Holding. Lo afferma una nota spiegando che l'efficacia della decisione dell'assemblea e' condizionata all'omologa del tribunale al concordato preventivo richiesto da Eems. Domani, secondo quanto si apprende, e' prevista l'adunanza dei creditori in tribunale e poi il giudice prendera' la sua decisione secondo i tempi previsti. Eems e' una societa' di Rieti attiva nel fotovoltaico e semiconduttori; l'aumento di capitale approvato oggi dall'assemblea e' necessario per procedere con l'offerta di integrazione di Gala, societa' attiva nella vendita di energia. Il progetto prevede un aumento di capitale attraverso cui Gala sottoscrivera' un numero di azioni di Eems pari a nove volte quelle in circolazione, divenendone azionista al 90%. Successivamente le due societa' si fonderanno e la nuova entita', che assumera' la denominazione sociale di Gala, sara' quotata all'Mta.


Sim
(RADIOCOR) 27-04-15
 
USA: Il settore dei servizi rallenta ad aprile più delle attese

Secondo la stima flash di Markit Economics l'indice PMI relativo al settore statunitense dei servizi è calato ad aprile, rispetto a marzo, da 59,2 a 57,8 punti. Gli economisti avevano atteso un lieve calo a 59,1 punti.Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività nel settore dei servizi mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Markit osserva che nonostante il rallentamento l'attività nel settore dei servizi ha registrato la seconda più forte espansione degli ultimi sette mesi. Gli esperti osservano che le imprese sono diventate più ottimiste sul futuro. Ciò si è riflesso sull'occupazione. Il numero di nuovi posti di lavoro è aumentato significativamente nel settore dei servizi.


Redazione Borsainside
 
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