Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
buongiorno e buona domenica ragazzi!

pochi ingressi mirati

pochi

lunga attesa, studio dei grafici e ingresso quando siamo "sicuri"
una cosa che potremmo fare è postare di più gli ingressi in modo che tutti possano commentare
e il commento serve sincero, anche duro, del tipo "secondo me sbagli"

Il mio giornalino è quotidiano. ;)
 
FTSEMIB – Chiusura - 14/11/2014 – sempre FLAT (sul TS di Medio-Lungo periodo)


Il FTSEMIB X4-TS è sempre FLAT , Entry Long/Short leggibili sul grafico

 
Seguito FLASH.

Diasorin. Dal giornalino: FLASH LONG

Grafico QT.
Ciclo positivo con pallini rossi.

Grafico Cicli.
1) T < T+2 ma in ripresa
2) T > T-1
3) T > T+3
4) T+1 < T+2

Note:
in legenda "Velodiv -" riguarda la divergenza negativa sul ciclo base
visibile nel grafico QT.

Ho aggiunto sul primo asse T+3 (intermedio)
 

Allegati

  • Diasorin-QT-14-11.gif
    Diasorin-QT-14-11.gif
    409,3 KB · Visite: 68
  • Diasorin-Cicli-14-11.gif
    Diasorin-Cicli-14-11.gif
    26,3 KB · Visite: 138
Le tasse calano nel 2014, ma la pressione fiscale resta alle stelleLe tasse calano nel 2014, ma la pressione fiscale resta alle stelle

Le tasse sono calate in Italia nel 2014 di 3,1 miliardi, la pressione fiscale rimane però ancora molto elevata (43,3 per cento). Lo afferma la CGIA di Mestre.
L'Ufficio studi dell'associazione degli artigiani ha confrontato i principali aumenti e le diminuzioni fiscali che hanno esperito i loro effetti economici nel 2014. Dal confronto è emerso che i tagli (pari a 11,8 miliardi di euro) sono stati nettamente superiori agli aumenti di imposta (8,7 miliardi di euro).
Il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, ha indicato che a far pendere l’ago della bilancia a favore dei contribuenti italiani è stato il bonus fiscale introdotto nella primavera scorsa dal Governo Renzi. "In linea di massima - ha spiegato possiamo affermare che i maggiori benefici economici, come era giusto che fosse, sono andati ai redditi medio bassi, mentre quelli superiori non hanno ancora fruito di nessun sollievo fiscale". Bortolussi ha tuttavia sottolineato che il carico fiscale complessivo rimane ancora molto elevato e anche nei prossimi anni è destinato a rimanere su questi livelli. "Purtroppo, la contrazione del Pil continua ad essere superiore alla diminuzione del gettito: pertanto, la pressione fiscale non si abbassa".
Le diminuizioni fiscali del 2014

Nel dettaglio, tra le voci che compongono la lista delle principali riduzioni di imposta avvenute nel 2014, si segnala il "bonus Renzi", che mediamente ha diminuito di 80 euro le tasse dei lavoratori dipendenti a basso reddito (misura pari a 6,6 miliardi di euro), il "bonus Letta", che anch’esso ha incrementato le detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti a basso reddito (sgravio da 1,5 miliardi di euro), l’eliminazione della maggiorazione Tares (1 miliardo di euro), la riduzione dell’aliquota della cedolare secca (1 miliardo di euro) e la deduzione del 30 per cento dal reddito di impresa dell’Imu applicata sugli immobili strumentali (714 milioni di euro).
Gli aumenti fiscali del 2014

Per contro, invece, tra i principali aumenti fiscali avvenuti quest’anno si registrano l’introduzione della Tasi (3,8 miliardi di euro di gettito), l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie (720 milioni di euro di gettito), l’incremento dell’imposta di bollo sul dossier titoli (627 miliardi di euro) e la riduzione della deduzione forfetaria dei redditi derivanti dai contratti di locazione (627 milioni di euro).
Le previsioni per il 2015

Secondo la CGIA, in attesa che venga approvata entro la fine dell’anno la legge di Stabilità, il saldo fiscale del 2015 potrebbe essere ancor più favorevole rispetto al risultato conseguito quest’anno. La stabilizzazione del "bonus Renzi", gli sgravi contributivi per i neoassunti a tempo indeterminato e il taglio dell’Irap dovrebbero avere il sopravvento sugli aumenti di imposta previsti sui fondi pensione, sull’incremento della tassazione sul Tfr, e sull’incremento delle accise sui carburanti che scatterà dal prossimo 1° gennaio.




Redazione Borsainside
 
Wall Street: L'agenda della prossima settimana (17-21 novembre)

Il calendario macroeconomico della prossima settimana è ricco di appuntamenti. Particolarmente attese sono le minute del FOMC, il comitato esecutivo della Fed, in programma mercoledì. Gli investitori seguiranno inoltre con particolare attenzione anche i dati sulla produzione industriale, sulle costruzioni di nuove case e sui prezzi al consumo.
Sul fronte societario la stagione degli utili si sta avvicinando alla fine. La prossima settimana annunceranno i loro risuWall Street: L'agenda della prossima settimana (17-21 novembre)ltati soprattutto le imprese del settore retail. Tra queste segnaliamo Home Depot, Target e Best Buy.

Lunedì 17 novembre

Macroeconomia
NY Empire State Index - novembre (ore 14:30) - Previsioni: 12,0 punti
Produzione industriale - ottobre (ore 15:15) - Previsioni: 0,2%
Utilizzo della capacità produttiva - ottobre (ore 15:15) - Previsioni: 79,3%
Trimestrali
Tyson Foods, Urban Outfitters, Agilent

Martedì 18 novembre

Macroeconomia
Prezzi alla produzione - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: -0,2%
Prezzi alla produzione "core" - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 0,1%
Indice fiducia costruttori edili - novembre (ore 16:00) - Previsioni: 55 punti
Trimestrali
Home Depot, TJX, Dick's Sporting Goods, PetSmart, Manchester United
Mercoledì 19 novembre

Macroeconomia
Indice MBA sulle richieste di mutui - settimana terminata il 15.11 (ore 13:00)
Costruzioni di nuove case - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 1.025.000
Permessi di costruzione - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 1.040.000
Scorte di petrolio - settimana terminata il 15.11 (ore 16:30)
Minute del FOMC - riunione del 29.10 (ore 20:00)
Trimestrali
Lowe's, Staples, Target, Williams-Sonoma, L Brands, JM Smucker, Keurig Green Mountain
Giovedì 20 novembre
Macroeconomia
Prezzi al consumo - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: -0,1%
Prezzi al consumo "core" - ottobre (ore 14:30) - Previsioni: 0,1%
Richieste di sussidi alla disoccupazione - settimana terminata il 15.11 (ore 14:30) - Previsioni: 285.000
Scorte di gas naturale - settimana terminata il 15.11 (ore 16:30)
Philadelphia Fed Index - novembre (ore 16:00) - Previsioni: 18 punti
Superindice - ottobre (ore 16:00) - Previsioni: 0,6%
Vendite di case esistenti - ottobre (ore 16:00) - Previsioni: 5,17 milioni
Trimestrali
Best Buy, Gap, Dollar Store, Ross Stores, Gamestop, Autodesk, Intuit, Marvel Technology
Venerdì 21 novembre
Trimestrali
Foot Locker, Ann


Redazione Borsainside
 
Le tasse calano nel 2014, ma la pressione fiscale resta alle stelleLe tasse calano nel 2014, ma la pressione fiscale resta alle stelle

Le tasse sono calate in Italia nel 2014 di 3,1 miliardi, la pressione fiscale rimane però ancora molto elevata (43,3 per cento). Lo afferma la CGIA di Mestre.
L'Ufficio studi dell'associazione degli artigiani ha confrontato i principali aumenti e le diminuzioni fiscali che hanno esperito i loro effetti economici nel 2014. Dal confronto è emerso che i tagli (pari a 11,8 miliardi di euro) sono stati nettamente superiori agli aumenti di imposta (8,7 miliardi di euro).
Il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, ha indicato che a far pendere l’ago della bilancia a favore dei contribuenti italiani è stato il bonus fiscale introdotto nella primavera scorsa dal Governo Renzi. "In linea di massima - ha spiegato possiamo affermare che i maggiori benefici economici, come era giusto che fosse, sono andati ai redditi medio bassi, mentre quelli superiori non hanno ancora fruito di nessun sollievo fiscale". Bortolussi ha tuttavia sottolineato che il carico fiscale complessivo rimane ancora molto elevato e anche nei prossimi anni è destinato a rimanere su questi livelli. "Purtroppo, la contrazione del Pil continua ad essere superiore alla diminuzione del gettito: pertanto, la pressione fiscale non si abbassa".
Le diminuizioni fiscali del 2014

Nel dettaglio, tra le voci che compongono la lista delle principali riduzioni di imposta avvenute nel 2014, si segnala il "bonus Renzi", che mediamente ha diminuito di 80 euro le tasse dei lavoratori dipendenti a basso reddito (misura pari a 6,6 miliardi di euro), il "bonus Letta", che anch’esso ha incrementato le detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti a basso reddito (sgravio da 1,5 miliardi di euro), l’eliminazione della maggiorazione Tares (1 miliardo di euro), la riduzione dell’aliquota della cedolare secca (1 miliardo di euro) e la deduzione del 30 per cento dal reddito di impresa dell’Imu applicata sugli immobili strumentali (714 milioni di euro).
Gli aumenti fiscali del 2014

Per contro, invece, tra i principali aumenti fiscali avvenuti quest’anno si registrano l’introduzione della Tasi (3,8 miliardi di euro di gettito), l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie (720 milioni di euro di gettito), l’incremento dell’imposta di bollo sul dossier titoli (627 miliardi di euro) e la riduzione della deduzione forfetaria dei redditi derivanti dai contratti di locazione (627 milioni di euro).
Le previsioni per il 2015

Secondo la CGIA, in attesa che venga approvata entro la fine dell’anno la legge di Stabilità, il saldo fiscale del 2015 potrebbe essere ancor più favorevole rispetto al risultato conseguito quest’anno. La stabilizzazione del "bonus Renzi", gli sgravi contributivi per i neoassunti a tempo indeterminato e il taglio dell’Irap dovrebbero avere il sopravvento sugli aumenti di imposta previsti sui fondi pensione, sull’incremento della tassazione sul Tfr, e sull’incremento delle accise sui carburanti che scatterà dal prossimo 1° gennaio.


Redazione Borsainside


Senza un sensible calo del carico fiscale la ripresa economica
(e con essa un maggior gettito fiscale)
è impensabile. Ma questo Fonzie e Padoan non lo sanno.
 
Per il SILVER mi sembra che per un'inversione di medio lungo deve fare qualcosa in più........
Rimane per me un'inversione sul daily. altri timeframe turbati per ora non li vedo...
Ne riparliamo a 18$ magari
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto