Tempo a Milano - Cap. 1

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Eh si ... gli manca solo la parola !!! Eheheheheh ...

Mi hanno detto che durante l' ultima guerra la radio del regime
trasmettesse: "Tutto procede secondo i piani prestabiliti".
E l' Italia perdeva a rotta di collo.:D
Dimenticavo: "Invece il giornalino vince a rotta di collo" (Bum) ;)
 
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Siemens delude le attese, taglierà altri 4.500 posti di lavoro

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Siemens (DE0007236101) ha comunicato oggi di aver chiuso il secondo trimestre del corrente esercizio con un utile netto di €3,89 miliardi, in forte crescita rispetto ai €1,12 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Il conglomerato ha beneficiato della vendita di asset.
L'utile dei settori industriali è sceso del 4,9% a €1,66 miliardi. Gli analisti avevano previsto €1,71 miliardi. A pesare è stata la debole performance del settore energetico. Il margine delle attività industriali è sceso dal 10,3% al 9%.
I ricavi sono aumentati, grazie all'indebolimento dell'euro, dell'8% a €18,05 miliardi. I nuovi ordini sono balzati del 16% a €20,75 miliardi a seguito di importanti commesse domestiche nel settore ferroviario.
Siemens ha confermato i suoi obiettivi per l'intero esercizio, il CEO Joe Kaeser ha tuttavia sottolineato che la situazione sui mercati chiave rimane "complessa".
Siemens ha annunciato il taglio di altri 4.500 posti di lavoro, di cui 2.200 in Germania. Il gruppo tedesco punta a migliorare la sua profittabilità soprattutto nel settore energetico. Nell'ambito del suo programma di riassetto Siemens aveva già annunciato a febbraio il taglio di 7.800 posti di lavoro, di cui 3.300 in Germania.


Redazione Borsainside
 
ArcelorMittal rivede al ribasso le stime per il 2015

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ArcelorMittal (LU0323134006) ha annunciato un forte calo dell'utile e tagliato le sue stime per l'intero esercizio.
L'Ebitda del primo produttore al mondo di acciaio si è attestato nel primo trimestre a $1,38 miliardi, in calo del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti avevano previsto $1,43 miliardi.
ArcelorMittal prevede ora per il 2015 un Ebitda tra $6 e $7 miliardi, da $6,5 - $7 miliardi attesi precedentemente. Il forte declino del prezzo del minerale di ferro ha pesato sulle attività minerarie del gruppo. ArcelorMittal è diventato inoltre più prudente sulla domanda di acciaio in tutte le aree geografiche, esclusa l'Europa.


Redazione Borsainside
 
Germania, ordinativi industria +0,9% a marzo, sotto attese

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Gli ordinativi all'industria sono aumentati a marzo in Germania, la prima economia della zona euro, dello 0,9%. Gli economisti avevano atteso un aumento dell'1,5%.
Gli ordinativi interni sono aumentati del 4,3%, quelli esteri sono invece calati dell'1,6%. Gli ordinativi da parte dei soli Paesi che fanno parte dell'Eurozona sono saliti del 2,5%.
Su base annua gli ordinativi all'industria sono aumentati in Germania a marzo dell'1,9%.


Redazione Borsainside
 
Fincantieri e Finmeccanica firmano contratti per rinnovo flotta Marina


Fincantieri (IT0001415246) e Finmeccanica (IT0003856405) hanno comunicato che costruiranno ed equipaggeranno le unità previste dal piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.
Le due compagnie spiegano in una nota che i contratti firmati riguardano sette unità navali per un valore totale di €3,5 miliardi. La quota di Fincantieri ammonta a circa €2,3 miliardi, mentre quella di Finmeccanica a circa €1,2 miliardi.
Nel dettaglio OCCAR, l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti, "ha firmato l'ordine per l'esecuzione contrattuale con il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI), costituito tra Fincantieri, mandataria, e Finmeccanica, attraverso Selex ES, mandante, per la costruzione di sei pattugliatori con ulteriori quattro in opzione e per una unità di supporto logistico".
I contratti prevedono diverse fasi di attivazione e oggi OCCAR ha attivato la Fase 1 relativa alle attività propedeutiche alla costruzione del primo pattugliatore e dell'unità di supporto logistico per un controvalore pari a €372 milioni, di cui la quota Fincantieri pari a €220 milioni e quella di Finmeccanica pari a €152 milioni.
L'attivazione delle fasi successive, relative alle altre unità, è prevista nei prossimi mesi.
La consegna dell'unità di supporto logistico è prevista nel 2019, mentre per il primo pattugliatore è prevista nel 2021. Le consegne dei successivi pattugliatori sono previste nel 2022, 2023, 2024 con due unità e nel 2025.

Redazione Borsainside
 
Francia, inatteso calo della produzione industriale

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La produzione industriale della Francia è calata a marzo dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,1%.
Il dato di febbraio è stato rivisto significativamente al rialzo, da +0,0% a +0,5%.
Nel solo settore manifatturiero la produzione è cresciuta a marzo dello 0,3%. Gli esperti avevano atteso un calo dello 0,3%. Il dato di febbraio è stato rivisto da +0,0% a +0,5%.


Redazione Borsainside
 
La Grecia preoccupa ma non sottovalutate il rischio Brexit

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Dalla Newsletter di Borsainside dello scorso 20 aprile:
Dopo la "Grexit" un altro spettro è pronto ad aggirarsi sui mercati finanziari: la "Brexit", l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea a cui appartiene da più di quarant’anni. Mancano infatti meno di tre settimane alle elezioni parlamentari britanniche. Il voto del prossimo 7 maggio potrebbe avere conseguenze importanti per la tenuta del progetto europeo. Messo sotto pressione dall'ala destra del suo partito e dai successi dell'UKIP, la formazione politica nazionalista di Nigel Farage, il premier David Cameron ha promesso infatti che, in caso di vittoria del suo partito, si terrà un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea entro la fine del 2017. I conservatori faranno campagna per il "sì", sostiene Cameron, ma solo se Bruxelles farà importanti concessioni che salvaguardino "gli interessi britannici".
L'esito del voto è intanto molto incerto. I sondaggi rilevano Labour e Tory praticamente appaiati intorno al 33-34%, con proiezioni sui seggi che evidenziano l’impossibilità per i due principali partiti britannici di raggiungere una maggioranza autonoma. Neppure un’alleanza con i Liberal Democratici, in caduta libera nel gradimento degli elettori, basterà probabilmente per formare un nuovo governo. Molti osservatori scommettono su una coalizione a tre, una situazione difficile e piuttosto inusuale per il Regno Unito.
Si prospetta quindi un periodo inquieto, non solo per la sterlina e la Borsa di Londra, all’indomani delle elezioni, dovuto all'incertezza politica che seguirà e ai dubbi sul rapporto futuro con l’UE. Il FTSE 100 potrebbe di conseguenza continuare a sottoperformare l'EuroStoxx 50.
L'economia britannica ha registrato durante gli scorsi trimestri una solida crescita, soprattutto grazie ai bassi tassi d'interesse. Il recente apprezzamento della sterlina dovrebbe frenare però significativamente la congiuntura durante i prossimi mesi. La maggior parte degli economisti si attende inoltre che la Bank of England avvierà una stretta monetaria al più tardi all'inizio del 2016.
Ci sono tuttavia titoli britannici che nonostante tutti questi venti contrari potrebbero registrare una buona performance. Uno di questi è Marks & Spencer (GB0031274896). Il retailer britannico ha sorpreso positivamente all'inizio di aprile annunciando che le vendite dei prodotti generici (non alimentari) sono cresciute lo scorso trimestre a parità di perimetro dello 0,7%. Era da tre anni e mezzo che il reparto non registrava una crescita. Gli analisti avevano previsto un calo delle vendite dell'1,1%. Marks & Spencer ha beneficiato soprattutto del forte aumento del commercio elettronico. Le vendite della piattaforma online sono balzate del 13,8%. "Abbiamo fatto dei grandi progressi", ha commentato l'amministratore delegato, Marc Bolland. Gli ultimi risultati mostrano che le attuali collezioni di abbigliamento sono ben accolte dai consumatori. Bolland ha ribadito che il margine lordo dei prodotti generici è migliorato durante lo scorso esercizio dell'1,5-2,0%. Il reparto alimentari, con cui Marks & Spencer genera circa la metà dei suoi ricavi, ha confermato la sua solidità. Le vendite a parità di perimetro sono aumentate per il 22esimo trimestre di fila nonostante la pressione sui prezzi causata dalla crescente concorrenza da parte delle catene discount.
Interessante è anche BT Group (GB0030913577). L'ex monopolista delle telecomunicazioni ha annunciato a febbraio che acquisterà Everything Everywhere (EE), una joint venture di Deutsche Telekom (DE0005557508) e Orange (FR0000133308), per 12,5 miliardi di sterline. La transazione farà nascere il principale operatore integrato del Regno Unito. BT Group potrà aumentare la sua competitività offrendo attrattivi pacchetti che raggruppano servizi TV, Internet, telefonia fissa e mobile. Senza dimenticare le importanti sinergie. BT Group si attende dall'acquisizione di EE, entro quattro anni, risparmi di 360 milioni di sterline all'anno. Un altro punto a favore del titolo è l'elevato rendimento da dividendo.
Una compagnia sulla strada del successo è sicuramente easyJet (GB000164199). La linea aerea a basso costo guadagna costantemente quote di mercato. Le previsioni per il primo semestre sono state riviste al rialzo e le prenotazioni per il secondo semestre sono in linea con l’anno precedente. Il CEO Carolyn McCall ha avvertito che le fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere in futuro un impatto negativo, gli investitori scommettono tuttavia che easyJet beneficerà significativamente dei minori prezzi dei carburanti. Durante il corrente esercizio le capacità dovrebbero crescere del 5%.
Promettente è infine anche SABMiller (GB0004835483). Il secondo produttore al mondo di birra è tornato a crescere lo scorso trimestre in Cina. La crescita totale dei volumi ha superato nettamente le previsioni degli analisti. Il gruppo che possiede più di 200 marchi, tra cui Peroni, Fosters e Pilsner Urquell, dovrebbe continuare a beneficiare della sua forte presenza nei Paesi emergenti. Non è inoltre da escludere che possa riaccendersi il risiko della birra. La scorsa estate SABMiller ha tentato, senza successo, di acquistare Heineken (NL0000009165). Secondo delle indiscrezioni di stampa SABMiller avrebbe approcciato il rivale olandese per difendersi a sua volta da un possibile takeover di Anheuser-Busch InBev (BE0003793107), il numero uno del settore.


A cura di Gaetano Gulinelli
 
S&P500 Index – ADX / ADM – TS V. 2.8 – Livelli Intraday per il 07/05/2015


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato


 
Istat alza stime di crescita nel 2015 allo 0,7%

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L'Istat è diventato più ottimista sulla ripresa dell'economia italiana. Le stime sul PIL nel 2015 sono state riviste a +0,7%, dal +0,5% previsto a novembre. Per il 2016 e il 2017 l'Istat prevede un'accelerazione, rispettivamente a +1,2% e a +1,3%.
Nel suo report "Le prospettive per l'economia italiana nel 2015-2017" l'ufficio di stastistica indica che quest'anno la domanda interna al netto delle scorte dovrebbe contribuire positivamente alla crescita del PIL per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali. "Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017", si legge nel report.
Secondo l'Istat la spesa delle famiglie segnerà quest'anno una variazione positiva dello 0,5% in termini reali, a seguito del miglioramento del reddito disponibile. Nel successivo biennio, si prevede un rafforzamento dei consumi privati (+0,7% e +0,9%) sostenuto da un graduale aumento dell'occupazione.
Gli investimenti dovrebbero tornare a crescere nell'anno in corso (+1,2% la stima), "stimolati dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa della dinamica produttiva". Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere a ritmi sostenuti nel 2016 (+2,5%) e con maggior intensità nel 2017 (+2,8%).
L'Istat prevede che anche l'occupazione registrerà una ripresa (+0,6% in termini di unità di lavoro). Il tasso di disoccupazione scenderà tuttavia quest'anno solo moderatamente e si attesterà al 12,5%. Nel 2016 le unità di lavoro dovrebbero registrare un aumento significativo (+0,9%) e il tasso di disoccupazione diminuire al 12,0%. Tale evoluzione è vista proseguire con maggiore intensità nel 2017, con una discesa del tasso di disoccupazione all'11,4% e una crescita delle unità di lavoro dell'1,0%.


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