Pil: Fitch, alza a +3,1% da 3% crescita globale 2018, conferma 2,9% in 2017 - FOCUS
Riviste al ribasso stime Usa, al rialzo Cina e Giappone (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 mag - La ripresa globale sta tenendo il passo. Lo indica Fitch in un aggiornamento rispetto al 'Global Economic Outlook' di marzo, in cui conferma a +2,9% la crescita del Pil mondiale per il 2017 (da +2,5% nel 2016) e alza le stime per il 2018 a +3,1% dal +3% indicato due mesi fa. Il deludente dato del primo trimestre Usa (+0,2% trimestrale contro +0,6% stimato a marzo) e' stato controbilanciato dall'andamento migliore del previsto della Cina (+6,9% annuo contro +6,6%), spiega l'agenzia. Fitch ha cosi' rivisto al ribasso il pronostico del Pil Usa per il 2017 di 0,2 punti percentuali a +2,1%%, ma ha contemporaneamente alzato di 0,2 punti le stime di Cina (+6,5%) e Giappone (+1,2%). Per il 2018 le previsioni per gli Usa sono invariate (+2,6%), mentre quelle di Cina (+5,9%) e Giappone (+1,1%) sono state alzate di 0,2 punti. La crescita della zona euro del primo trimestre (+0,5%) e', invece, in linea con le previsioni di marzo e - nota Fitch - da otto trimestri prosegue al ritmo annuo dell'1,5%-2%. L'aumento del credito bancario al settore privato e il rafforzamento del mercato immobiliare suggeriscono che le politiche monetarie accomodanti stanno rafforzando il loro effetto, cosi' come hanno aiutato anche il modesto allentamento delle politiche fiscali avvenuto dal 2015 e la forte ripresa del mercato del lavoro, indica l'agenzia. Gli ultimi indicatori Pmi suggeriscono che lo slancio e' stato mantenuto nel secondo trimestre e considerato che e' diminuito il rischio politico, le previsioni di crescita restano vicine ai tassi visti di recente sia nel 2017 che nel 2018. Per quest'anno la stima e' di un aumento del Pil dell'Eurozona dell'1,7% seguito da +1,6% nel 2018. Per l'insieme dei Paesi sviluppati, Fitch prevede una crescita dell'1,8% quest'anno (da +1,6% nel 2016) seguita da +2% nel 2018. Per gli emergenti le previsioni sono +4,7% e +4,9% rispettivamente. 'La debole crescita Usa del primo trimestre e' stata spiegata dall'andamento dei consumi e pare influenzata da fattori temporanei. Il calo della disoccupazione, la maggiore ricchezza, l'aumento della fiducia dei consumatori e le prospettive di un taglio delle tasse ai redditi dovrebbero sostenere una ripresa dei consumi Usa nel secondo trimestre', rileva Brain Coulton, capo economista di Fitch, citato in una nota, aggiungendo che in Cina, invece, 'l'impatto della politica di stimolo e' stato maggiore del previsto e il rallentamento del mercato immobiliare ci sta mettendo piu' tempo a materializzarsi'. Dal punto della politica monetaria Fitch si aspetta altri due aumenti dei tassi da parte della Fed di 25 punti base l'uno piu', avanti quest'anno, in quanto la bassa disoccupazione e l'inflazione vicina al target spingono nella direzione di una normalizzazione della politica. La Bce e la Bank of Japan, invece, restano decisamente in "modalita' allentamento". Fitch si aspetta che la Bce mantenga l'attuale ritmo di acquisti di asset fino alla fine del 2017, nel momento in cui la crescita dei salari resta ben al di sotto i livelli di tranquillita' e il recente aumento dell'inflazione si dimostra temporaneo.
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(RADIOCOR) 09-05-17