Ignatius
sfumature di grigio
Pratico, efficiente, pulitola mort a la càrte
Non si può ignorare che i Dubbi e gli Errori (compresi quelli mortali) fanno parte della Vita. O, meglio, chi vuole ignorarlo e pretende certezze assolute s'astenga dal vivere.si potrebbe dire che siamo nel soggettivo
1) e chi dice che uno sia consapevole? per definizione, dato che gli Esseri Viventi desiderano la vita, desiderare di toglersela indica piena consapevolezza, ad esempio?
meglio definire 'consapevolezza': attendo definizione oggettiva
2) le commissioni di bioetica immagino siano controllate da una commissione di controllo, preferibilmente di etica protestante, che ne certifichi l'asenza di abusi ed errori ..soggettivamente
3) il manuale è astratto e va applicato: soggettivo
4) definire 'perdita del senno' 'non riconoscere il figlio' ( btw le due settimane partono dalla mezzanotte? e se passate le due settimane, proprio nel momento ultimo, uno riconoscesse la prole?)
tutto ciò lascia il campo ad abusi o errori
mi rendo perfettamete conto ( aka: sono consapevole) che sto analizzando un aspetto particolare della regola generale, ma non mi sembra un aspetto di piccolo peso
ot ma non troppo: ho letto un sacco di fantascienza, da ragazzo ... ricordo interessanti racconti che esploravano queste possibilità, nei modi più curiosi ed impressionanti
Ad esempio: sai che esistono persone malate cui un medico ha suggerito la chemioterapia e un altro la radioterapia? Dovremmo dunque vietare in generale la medicina, visto che è più una scienza stocastica che deterministica? I think not.
OTsolo una precisazione , perché quello che scrivi non è del tutto corretto :
l'eutanasia attiva diretta è consentita solo in Belgio , Olanda e Lusemburgo
negli altri stati che citi è permessa o "tollerata" (perché non disciplinata) l'eutanasia passiva o il suicidio assistito purché non vi sia scopo di lucro
non è una questione nominalistica perché comporta invece effetti ben diversi
Ma il lucro è così demoniaco? Tu compri il pane solo dai panettieri ONLUS? Se tuo figlio avesse bisogno di una donazione di sangue, e quello dei volontari fosse esaurito (siamo pochi), rifiuteresti di fargli infondere sangue brasiliano o statunitense perché lì i donatori vengono pagati?
Fine OT
Ma se un soggetto ritenesse l'essere sedato pesantemente molto, troppo analogo all'essere un rimbambìto (tecnicamente) che attende passivamente la morte, e preferisse porre fine alla sua vita, (a suo giudizio) inutile per lui e per gli altri, piuttosto che sonnecchiare placidamente?davvero riteniamo che l'eutanasia sia la risposta più opportuna ?
...
lo dice lo stesso prof. Veronesi , in un articolo favorevole all'eutanasia :
Ho posto da sempre un’attenzione estrema al controllo del dolore e, per mia fortuna, nessuno dei miei pazienti si è mai trovato in una condizione di sofferenza tale da chiedere di accelerare la sua fine.
Umberto Veronesi: non mi spaventa la fine, mi spaventa fare una brutta fine - Panorama
quindi se il medico non fosse costretto ad offrire una soluzione alternativa all'eutanasia (che esiste e che è quella di poter morire senza dolore ), non rischieremmo di accondiscendere ad una pressione psicologia determinata per esempio dall'inevitabile depressione associata alla certezza di una morte imminente ?
Anche solo per altruismo, magari: i costi dei sedativi potrebbero essere considerati (dal malato) uno spreco rispetto al bene che gli stessi quattrini potrebbero fare, che so, impiegati in vaccini nel terzo mondo.
Abituarsi alla Morte è l'unica cosa da fare per non impazzire.e questo mettendoci sul quel "piano inclinato" di cui parlavi , che non consiste solo nel rischio di eutanasie non richieste , nello snaturare l'idea stessa di pratica medica (non per niente molte associazioni mediche sono contrarie , come linkato in precedenza) ma , soprattutto, di misurare l'utilità di una persona e di arrivare ad abituarsi alla morte , a ritenere lecito la soppressione di chi non più adeguato alla nostra misura di utile
il che : lo trovo un rischio abominevole
Io trovo - personalmente - abominevole il rifiiutare la Morte. Fa parte della Vita.
Sulla sterilizzazione, aggiungerei qualcosa (un po' OT), magari dopo.hai colto l'essenza del mio suggerimento : i racconti di FS cui facevo cenno scivolavano tutti nelle pratiche eugenetiche
inevitabilmento imho, aperta una porta si inizia un cammino
casualmente leggo sulla eugenetica 'passiva' ( sterilizzazioni)
Ecco le stime riguardanti i casi di sterilizzazioni:
Germania: 1933-1941: oltre 400.000
Stati Uniti: 1899-1979: circa 65.000
Svezia: 1934-1976: 62.888
Finlandia: 1935-1970: 58.000
Norvegia: 1934-1977: 40.891
Danimarca: 1929-1967: 11.000
Canada: 1928-1972: circa 3.000
Svizzera: 1928-1985: meno di 1.000
non casualmente, credo, sono più o meno le stesse nazioni indicate prima
F.to Joe Vasectomizzato