WIND OF CHANGE
Banned
vai cavallo
vediamo quale decreto verrà partorito stasera, se processo breve, o lungo o chissà che
articolo di foa'
a mezzogiorno, con tre ore di anticipo sulla chiusura dei seggi, il ministro dell’interno roberto maroni ha annunciato che il quorum è stato superato. il risultato è scontato: Trionferà il sì con maggioranze schiaccianti. I partiti di centrodestra non si sono impegnati nella campagna elettorale lasciando di fatto libertà di voto. Formalmente non possono essere associati alla sconfitta, ma nella realtà dei fatti sì.
Questo è stato anche – e forse soprattutto – un voto che la sinistra ha strumentalizzato contro il governo, sull’onda dei risultati delle amministrative, mostrando evidente ipocrisia e notevole cinismo (perchè su almeno 3 dei 4 quesiti il pd fino a poche settimane era favorevole alle leggi che ora gli elettori hanno abrogato), ma con indiscutibile efficacia politica.
Ora si annunciano settimane difficili per la coalizione, che si trova in una situazione di oggettiva e soprendente debolezza. Berlusconi vive il momento meno felice della sua lunga carriera politica e per la prima volta sembra aver smarrito la capacità di essere in sintonia con i suoi elettori; ma bossi pare persino più in difficoltà. La lega non è più credibile come forza di fronda e di protesta, ma non risulta convincente nemmeno come forza di governo. Sembra aver smarrito la sua identità e questo spiega il nervosismo del suo vertice.
Nei prossimi giorni sono in calendario il 16 la sentenza sul lodo mondadori, il 19 l’adunata leghista a pontida, il 22 il voto alla camera. Passaggi insidiosi di cui la sinistra tenterà di approfittare, magari con la complicità dei responsabili. Il governo riuscirà a resistere? Forse sì perché in questo momento né la lega né il pdl hanno interesse ad affrontare una crisi da una posizione di debolezza e senza avere un’idea del dopo.
Di certo, però, non possono accontentarsi di misure tampone. Gli italiani, che restano in maggioranza moderati e conservatori, non si riconoscono in vendola, di pietro e nemmeno in bersani, ma al contempo non sono soddisfatti di come il centrodestra ha gestito il paese negli ultimi anni.
Gli italiani chiedono fatti. E il pdl e lega con i fatti devono rispondere, recuperando una capacità comunicativa che oggi appare compromessa ed elaborando un progetto ambizioso, identitario imperniato su poche, nette, condivisibili riforme. Insomma, abbinando immagine e sostanza.
Ne saranno capaci?
In effetti è moralmente condannabile voler assommare a se il non voto "fisiologico" e sottrarsi così ad un democratico confronto.
Si vada a votare (se ineressati alla questione) e poi ci si conta.
Con coraggio.
Oppure ci si astenga (liberamente), sulle questioni che riteniamo che non ci riguardino e si lasci decidere gli altri.
In questo senso, visto che in Italia i votanto si attestano all'80% (elezioni politiche 2008) il quorum dovrebbe essere fissato intorno al 40% (la metà di quelli che partecipano alla vita democratica).
Naturalmente questa è solamente la mia opinione.
articolo di foa'
Ora si annunciano settimane difficili per la coalizione, che si trova in una situazione di oggettiva e soprendente debolezza. Berlusconi vive il momento meno felice della sua lunga carriera politica e per la prima volta sembra aver smarrito la capacità di essere in sintonia con i suoi elettori; ma bossi pare persino più in difficoltà. La lega non è più credibile come forza di fronda e di protesta, ma non risulta convincente nemmeno come forza di governo. Sembra aver smarrito la sua identità e questo spiega il nervosismo del suo vertice.
Nei prossimi giorni sono in calendario il 16 la sentenza sul lodo mondadori, il 19 l’adunata leghista a pontida, il 22 il voto alla camera. Passaggi insidiosi di cui la sinistra tenterà di approfittare, magari con la complicità dei responsabili. Il governo riuscirà a resistere? Forse sì perché in questo momento né la lega né il pdl hanno interesse ad affrontare una crisi da una posizione di debolezza e senza avere un’idea del dopo.
Di certo, però, non possono accontentarsi di misure tampone. Gli italiani, che restano in maggioranza moderati e conservatori, non si riconoscono in vendola, di pietro e nemmeno in bersani, ma al contempo non sono soddisfatti di come il centrodestra ha gestito il paese negli ultimi anni.
Gli italiani chiedono fatti. E il pdl e lega con i fatti devono rispondere, recuperando una capacità comunicativa che oggi appare compromessa ed elaborando un progetto ambizioso, identitario imperniato su poche, nette, condivisibili riforme. Insomma, abbinando immagine e sostanza.
Ne saranno capaci?
il cavaliere ci sta già