BORGHEZIO: "GARIBALDI ERA UN MAFIOSO,AMICO DEI CAMORRISTI E DI ROMA LADRONA.ANDREI A FUCILARE IL SUO CADAVERE" : SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' circolo GIOVANI PER GIUGGIANELLO
martedì, 22 febbraio 2011
BORGHEZIO: "GARIBALDI ERA UN MAFIOSO,AMICO DEI CAMORRISTI E DI ROMA LADRONA.ANDREI A FUCILARE IL SUO CADAVERE"
Garibaldi? Un amico dei mafiosi. E i monumenti che lo ricordano dovrebbero essere distrutti. L'ultima provocazioe targata Lega Nord viene dal solito Mario Borghezio. «Con la retorica impositiva del Risorgimento non vorrei che statue e targhe dedicate a Garibaldi corressero pericoli». Lo ha detto l'europarlamentare della Lega ospite di KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi in onda su You Tube.
«Per la nostra gente l'Unit…à d'Italia ricorda soprattutto le tasse, gli sprechi, le pensioni facili, tutta quella porcheria ha detto Borghezio-. Considerato che stiamo uscendo con difficoltà… da una crisi finanziaria, festeggiare significa non avere senso di responsabilità e dell'interesse generale. Siamo noi i veri patrioti. Quelli che, a cominciare dalla alte cariche dello Stato, si intestardiscono su questa posizione non pensano al bene generale. E forse non si rendono conto della conseguenze negative e pericolose che forse non siamo nemmeno in grado di evitare».
Alla domanda: «A quali conseguenze si riferisce?», Borghezio ha risposto: «Non vorrei che con questa "risorgimentalite" qualcuno dei troppo numerosi monumenti e targhe dedicati in tutto il Paese a Garibaldi subisse qualche pericolo. Se succederà… sar•ò il primo a dire di chi è la colpa: di quelle alte cariche che non hanno pensato alle conseguenze negative di tanta retorica». E alla domanda: «Non teme di essere denunciato per procurato allarme?», Borghezio ha aggiunto: «No, anzi io ho solo segnalato un disagio diffuso».
«Garibaldi - ha ancora detto Borghezio - entrò a Napoli scortato dai mafiosi e dai camorristi. Per questo andrei a fucilarne il cadavere e non certo a celebrarlo, mi si perdoni la provocazione. Questi sono fatti storici, la gente deve sapere che Garibaldi pagò le pensioni alle mogli dei mafiosi. È l'icona di 'Roma ladrona', un alleato della mafia, uno che ha portato i mafiosi nel Palazzo e non ha favorito il popolo e la gente per bene, come numerosi storici hanno inequivocabilmente accertato».