riprendiamo con questa bella notizia ecomica..
NUOVO RECORD DEL DEBITO PUBBLICO
ROMA - Il debito pubblico italiano continua a crescere e a giugno mette a segno un nuovo record: si è infatti attestato a 1.542,4 miliardi di euro con una crescita di 25,2 miliardi rispetto a maggio quando era invece a quota 1.517,2 miliardi. Si tratta dunque di un incremento che fa proseguire un trend negativo di record consecutivi che va avanti dall'inizio dell'anno.
E così come cresce il debito dell'amministrazione centrale un contributo, in negativo, arriva anche dalle amministrazioni periferiche che si trovano in un mese a dover fronteggiare un debito più alto di 2.000 milioni. Notizie migliori per i conti pubblici arrivano invece sul fronte delle entrate tributarie: secondo i calcoli di via Nazionale le entrate hanno infatti retto nel corso dei primi 7 mesi dell'anno attestandosi a 183.642 milioni di euro. Si tratta di uno 0,15% in più e di un risultato dunque in linea con lo stesso periodo dell'anno scorso quando le entrate erano a quota 183.356 milioni di euro. Un dato meno buono è però quello relativo al mese di luglio quando il calo, rispetto al luglio precedente, è stato del 31,8% con un incasso di 31,4 miliardi. Si tratta di 15 miliardi in meno rispetto al risultato di luglio 2004 (46,1 miliardi). Risultato negativo sul quale potrebbero però aver pesato gli incassi delle una tantum contabilizzati lo scorso anno.
Resta però da vedere anche quale è stato, nel corso del mese di giugno, il gettito dell'autotassazione anche se il risultato dei primi mesi del 2005 è positivo. Tra gennaio e maggio si è infatti registrato un progresso del 2% con un incasso maggiore di 2 miliardi dall'Irpef. Disaggregando il dato del debito il nuovo record dipende per 80.010 milioni dalle amministrazioni locali. Si tratta di circa 2.000 milioni in più rispetto ai 78.842 registrati a maggio. Di questi 30.288 sono imputabili alle regioni (il dato è sostanzialmente in linea a quello del mese precedente) mentre cresce il debito di province e comuni (da 42.474 milioni a 43.378 in giugno).
Alla voce 'altri enti' il debito segnato in giugno è di 6.344 milioni (5.716 il risultato di maggio). Il dato più rilevante ai fini dei parametri europei resta comunque il rapporto tra il debito e il Pil. Il prodotto infatti dopo una fase di stagnazione ha ripreso a salire mettendo a punto un +0,7% nel corso del secondo trimestre dell'anno. Dovrebbe essere così più semplice consentire una discesa del rapporto così come indicato nel Dpef. Inoltre dovrebbero aiutare anche le privatizzazioni che il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, ha indicato in 45 miliardi nell'arco di tre anni. Proprio nei giorni scorsi intanto la Bce aveva indicato come "essenziale" per l'Italia (e il Portogallo) che si adotti "una strategia di riforma credibile e misure strutturali tali da progredire nell'azione di risanamento almeno al ritmo promesso".
Questo anche perché, più in generale, "é deplorevole che il ritmo di risanamento dei bilanci continui a essere troppo lento. In alcuni paesi gli obiettivi di correzione dei disavanzi eccessivi rischiano di non essere raggiunti".