patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
ROGER W. BABSON
Un maggior numero di persone dovrebbe dire ai propri dollari dove andare invece di chiedere loro dove sono andati
Wall Street resiste, grazie al calo del petrolio
Nonostante più di una incertezza, legata agli alti e bassi del petrolio e ad alcune trimestrali poco convincenti, come oggi quella di 3M (MMM), Wall Street riesce a chiudere la seduta col segno positivo. Il Dow Jones termina infatti a 9.956,32 punti (+0,23%), mentre il più ampio e significativo S&P500 termina a quota 1.114,04 (+0,53%). Decisamente più tonico il Nasdaq (grafico, che chiude a quota 1.936,52 (+1,31%) mentre il Russell 2000 termina a 572,03 punti (+0,46%). Dal canto loro i T-bond sono sostanzialmente stabili col tasso sul decennale al 4,05% e quello sul trentennale al 4,84%, mentre l’oro perde un paio di dollari e chiude a 417,60 dollari l’oncia
(nel giorno dell’ennesimo consolidamento tra aziende del settore minerario) e l’oro a 52,84 dollari al barile, dopo aver visto nel corso della seduta un massimo a 53,90 dollari al barile.
In una giornata del tutto priva di dati macroeconomici tengono come detto banco le evoluzioni del prezzo del petrolio prima e i numeri delle trimestrali poi; l’oro nero aveva iniziato la giornata in Europa e nel pre-Borsa americano in ulteriore forte ascesa, poi la nuova stima dell’Opec di un calo del ritmo di crescita della domanda di energia dal +3,31% atteso per il 2004 al +1,97% nel 2005 ha innescato alcune prese di beneficio, che hanno consentito parallelamente un recupero del listino newyorkese. Per quanto riguarda invece le trimestrali di oggi, si nota su tutte quella di 3M, che manca per un centesimo le attese di Wall Street.
Nel corso dell’ultimo trimestre la nota multinazionale ha infatti guadagnato 775 milioni di dollari, o 97 centesimi per azione, in crescita dai 663 milioni (83 centesimi) dello scorso anno, ma al di sotto dei 98 centesimi stimati dagli analisti. Per l’intero 2004 il gruppo 3M stima ora un utile per azione rettificato di 3,68-3,69 dollari ed una crescita delle vendite del 7% rispetto ai livelli dello scorso anno. 3M è così il componente del Dow maggiormente in calo stasera, mentre anche Boeing (BA) e United Technologies (UTX) perdono quota. Un upgrade
provvidenziale, dopo un paio di sedute molto difficili, consente invece ad Aig (AIG) di rimbalzare, mentre Ibm (IBM) guadagna terreno in attesa dei dati trimestrali, che stanno giungendo in questi minuti dopo la chiusura della sessione regolare e che vedono un rialzo di fatturato e utili, in linea con le attese, favorendo un ulteriore recupero del titolo nell’After Hours. In attesa di diffondere i propri dati restano anche Texas Instruments (TXN) e E*Trade (ET). Tra le altre delusioni della giornata, in termini di trimestrali, anche quella di Mattel (MAT), che ha chiuso il terzo trimestre con utili per 61 centesimi per azione, superando così le attese medie degli analisti americani (60 centesimi) ma ha deluso in quanto a vendite, scese del 2% a 1,67 miliardi di dollari contro un’attesa per 1,76 miliardi. In particolare le vendite del marchio Mattel sono calate del 9% a causa di un calo del 13% delle vendite di Barbie.
La sensazione che inizia ad emergere tra gli operatori di Wall Street è che se il mercato saprà concentrarsi maggiormente sui risultati trimestrali più che sui prezzi dell’energia questa settimana potrebbe essere l’ultima della fase di consolidamento del listino americano, tanto più che la crescita dei bond sembrerebbe riflettere l’aumentato rischio di attentati terroristici a sole due settimane dal voto per le presidenziali Usa, passate le quali probabilmente si potrà assistere ad un ritorno di interesse sul listino azionario.
Tra le notizie di oggi anche l’annuncio della sudafricana Harmony Gold (HMY) di voler lanciare un’Offerta da 8,1 miliardi di euro sulla rivale Gold Fields (GFI) nel tentativo di creare il secondo maggior polo aurifero al mondo. La decisione non sembra al momento convincere il mercato, tanto che i due titoli perdono rispettivamente circa 8,4 e 4,4 punti percentuali al termine della seduta. Intanto nel settore alimentare Kraft (KFT), del gruppo Altria (MO), che oggi ha annunciato utili trimestrali in calo, starebbe per cedere le mentine Altodis e le caramelle Life Savers, un’operazione che se andrà in porto potrebbe fruttare oltre un miliardo di dollari a Kraft.

ROGER W. BABSON
Un maggior numero di persone dovrebbe dire ai propri dollari dove andare invece di chiedere loro dove sono andati
Wall Street resiste, grazie al calo del petrolio
Nonostante più di una incertezza, legata agli alti e bassi del petrolio e ad alcune trimestrali poco convincenti, come oggi quella di 3M (MMM), Wall Street riesce a chiudere la seduta col segno positivo. Il Dow Jones termina infatti a 9.956,32 punti (+0,23%), mentre il più ampio e significativo S&P500 termina a quota 1.114,04 (+0,53%). Decisamente più tonico il Nasdaq (grafico, che chiude a quota 1.936,52 (+1,31%) mentre il Russell 2000 termina a 572,03 punti (+0,46%). Dal canto loro i T-bond sono sostanzialmente stabili col tasso sul decennale al 4,05% e quello sul trentennale al 4,84%, mentre l’oro perde un paio di dollari e chiude a 417,60 dollari l’oncia

(nel giorno dell’ennesimo consolidamento tra aziende del settore minerario) e l’oro a 52,84 dollari al barile, dopo aver visto nel corso della seduta un massimo a 53,90 dollari al barile.
In una giornata del tutto priva di dati macroeconomici tengono come detto banco le evoluzioni del prezzo del petrolio prima e i numeri delle trimestrali poi; l’oro nero aveva iniziato la giornata in Europa e nel pre-Borsa americano in ulteriore forte ascesa, poi la nuova stima dell’Opec di un calo del ritmo di crescita della domanda di energia dal +3,31% atteso per il 2004 al +1,97% nel 2005 ha innescato alcune prese di beneficio, che hanno consentito parallelamente un recupero del listino newyorkese. Per quanto riguarda invece le trimestrali di oggi, si nota su tutte quella di 3M, che manca per un centesimo le attese di Wall Street.

provvidenziale, dopo un paio di sedute molto difficili, consente invece ad Aig (AIG) di rimbalzare, mentre Ibm (IBM) guadagna terreno in attesa dei dati trimestrali, che stanno giungendo in questi minuti dopo la chiusura della sessione regolare e che vedono un rialzo di fatturato e utili, in linea con le attese, favorendo un ulteriore recupero del titolo nell’After Hours. In attesa di diffondere i propri dati restano anche Texas Instruments (TXN) e E*Trade (ET). Tra le altre delusioni della giornata, in termini di trimestrali, anche quella di Mattel (MAT), che ha chiuso il terzo trimestre con utili per 61 centesimi per azione, superando così le attese medie degli analisti americani (60 centesimi) ma ha deluso in quanto a vendite, scese del 2% a 1,67 miliardi di dollari contro un’attesa per 1,76 miliardi. In particolare le vendite del marchio Mattel sono calate del 9% a causa di un calo del 13% delle vendite di Barbie.
La sensazione che inizia ad emergere tra gli operatori di Wall Street è che se il mercato saprà concentrarsi maggiormente sui risultati trimestrali più che sui prezzi dell’energia questa settimana potrebbe essere l’ultima della fase di consolidamento del listino americano, tanto più che la crescita dei bond sembrerebbe riflettere l’aumentato rischio di attentati terroristici a sole due settimane dal voto per le presidenziali Usa, passate le quali probabilmente si potrà assistere ad un ritorno di interesse sul listino azionario.
Tra le notizie di oggi anche l’annuncio della sudafricana Harmony Gold (HMY) di voler lanciare un’Offerta da 8,1 miliardi di euro sulla rivale Gold Fields (GFI) nel tentativo di creare il secondo maggior polo aurifero al mondo. La decisione non sembra al momento convincere il mercato, tanto che i due titoli perdono rispettivamente circa 8,4 e 4,4 punti percentuali al termine della seduta. Intanto nel settore alimentare Kraft (KFT), del gruppo Altria (MO), che oggi ha annunciato utili trimestrali in calo, starebbe per cedere le mentine Altodis e le caramelle Life Savers, un’operazione che se andrà in porto potrebbe fruttare oltre un miliardo di dollari a Kraft.
