patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
ABIGAIL VAN BUREN
Se potessimo vendere le nostre esperienze per quello che ci sono costate, saremmo tutti dei milionari.
Wall Street: tra "orsi" e "tori" finisce in parità
Il prezzo del greggio a New York ridiscende a 54,54 dollari al barile dopo un massimo a quota 55,90 per il diminuire delle tensioni sindacali in Norvegia, ma Wall Street resta incerta a causa del dollaro, sceso sui minimi degli ultimi otto mesi contro l’euro (che chiude la sedata nuovamente sopra quota 1,28 ).
Così il Dow Jones termina a -0,08% a quota 9.749,99, restando sui minimi degli ultimi cinque mesi, mentre il più ampio S&P500 termina a quota 1.094,80 (-0,09%). Sostanzialmente invariato anche il Nasdaq (grafico, a 1.914,04 (-0,06%) grazie al rimbalzo dei semiconduttori (+0,69% l’indice settoriale) trainati da un report particolarmente positivo di Smith Barney, mentre il Russell 2000 chiude in recupero, a 571,67 punti (+0,69%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti scivolare appena sotto ai livelli di venerdì scorso, al 3,97% per il 10 anni (dal 3,98% di venerdì) e al 4,75% (dal 4,76%) per il trentennale, mentre l’oro chiude sui massimi da metà aprile a 429,90 dollari l’oncia.
Nella prima seduta di una settimana che si chiuderà con gli importanti dati sul Pil del III trimestre (previsto al +4,1%), dal mercato immobiliare vengono dati superiori alle attese: anziché calare a 6,4 milioni di unità il tasso annualizzato di compravendite di case esistenti sale infatti a 6,75 milioni di unità rispetto ai 6,55 milioni dello scorso agosto.
Mentre la corsa per la Casa Bianca entra negli ultimi cruciali giorni, aggiungendo incertezza sul listino americano, gli analisti paragonano il tiro alla fune tra gli “orsi” (che oggi parlano di ulteriori delusioni legate ai numeri delle principali trimestrali diffuse) e i “tori” (che seguono Smith Barney nella fiducia circa un possibile recupero dei settori trainanti del listino) alla gara elettorale che sta iniziando a scaldare gli animi in America. Con la possibilità che proprio a ridosso del risultato elettorale il mercato trovi lo spazio, che l’analisi tecnica inizia a individuare, per un nuovo rimbalzo di un certo spessore, specialmente se il petrolio dovesse mantenersi sotto i
recenti massimi anche nelle prossime sedute, dopo la lunga corsa di questi mesi. Dal canto suo Smith Barney dà la carica ai semiconduttori, con ben 15 upgrade (tra l’altro anche per l’italo-francese STM (grafico, il cui rating è stato elevato a “hold”), tra cui in particolare quelli di Texas Instruments (TXN), Altera (ALTR), Integrated Device Technology (IDTI), Analog Devices (ADI) e International Rectifier (IRF), tutti portati a “buy”.
Dalle trimestrali rese note oggi, invece, giungono segnali contrastanti sullo stato di salute di “corporate America”: BellSouth (BLS), Kimberly-Clark (KMB) e Quest Diagnostics (DGX) restano sotto le attese, mentre riescono a superare le stime medie degli uomini di Wall Street Engelhard (EC), Northeast Utilities (NU) e Automatic Data Processing (ADP), oltre a Kellog (K), che ha anche migliorato le previsioni sui risultati 2004, chiudendo in rialzo dell’1,74%.
Tra i settori sotto i riflettori stasera vi è anche quello dei titoli dell’acciaio, dopo l’annunciata fusione tra International Steel Group (ISG), Ispat International (IST) e LNM Holdings che crea il nuovo numero uno mondiale del settore. Intanto va avanti l’inchiesta di Spitzer sul settore assicurativo, mentre si registrano le dimissioni di Jeffrey Greenberg, ex numero uno di Marsh & McLennan (MMC), oggi in calo dell’1,38%. Il fatto non ha comunque impedito a Deutsche Bank di migliorare le proprie raccomandazioni su Aig (AIG), a sua volta al centro delle indagini, le cui quotazioni secondo gli analisti sono ormai scese sotto i multipli storici sia assoluti sia relativi, giustificandone l’acquisto in un ottica di investimento di 12 mesi, nonostante il rischio di possibili ulteriori perdite a breve termine.

ABIGAIL VAN BUREN
Se potessimo vendere le nostre esperienze per quello che ci sono costate, saremmo tutti dei milionari.
Wall Street: tra "orsi" e "tori" finisce in parità
Il prezzo del greggio a New York ridiscende a 54,54 dollari al barile dopo un massimo a quota 55,90 per il diminuire delle tensioni sindacali in Norvegia, ma Wall Street resta incerta a causa del dollaro, sceso sui minimi degli ultimi otto mesi contro l’euro (che chiude la sedata nuovamente sopra quota 1,28 ).

Così il Dow Jones termina a -0,08% a quota 9.749,99, restando sui minimi degli ultimi cinque mesi, mentre il più ampio S&P500 termina a quota 1.094,80 (-0,09%). Sostanzialmente invariato anche il Nasdaq (grafico, a 1.914,04 (-0,06%) grazie al rimbalzo dei semiconduttori (+0,69% l’indice settoriale) trainati da un report particolarmente positivo di Smith Barney, mentre il Russell 2000 chiude in recupero, a 571,67 punti (+0,69%). Dal canto loro i T-bond vedono i rendimenti scivolare appena sotto ai livelli di venerdì scorso, al 3,97% per il 10 anni (dal 3,98% di venerdì) e al 4,75% (dal 4,76%) per il trentennale, mentre l’oro chiude sui massimi da metà aprile a 429,90 dollari l’oncia.
Nella prima seduta di una settimana che si chiuderà con gli importanti dati sul Pil del III trimestre (previsto al +4,1%), dal mercato immobiliare vengono dati superiori alle attese: anziché calare a 6,4 milioni di unità il tasso annualizzato di compravendite di case esistenti sale infatti a 6,75 milioni di unità rispetto ai 6,55 milioni dello scorso agosto.

recenti massimi anche nelle prossime sedute, dopo la lunga corsa di questi mesi. Dal canto suo Smith Barney dà la carica ai semiconduttori, con ben 15 upgrade (tra l’altro anche per l’italo-francese STM (grafico, il cui rating è stato elevato a “hold”), tra cui in particolare quelli di Texas Instruments (TXN), Altera (ALTR), Integrated Device Technology (IDTI), Analog Devices (ADI) e International Rectifier (IRF), tutti portati a “buy”.
Dalle trimestrali rese note oggi, invece, giungono segnali contrastanti sullo stato di salute di “corporate America”: BellSouth (BLS), Kimberly-Clark (KMB) e Quest Diagnostics (DGX) restano sotto le attese, mentre riescono a superare le stime medie degli uomini di Wall Street Engelhard (EC), Northeast Utilities (NU) e Automatic Data Processing (ADP), oltre a Kellog (K), che ha anche migliorato le previsioni sui risultati 2004, chiudendo in rialzo dell’1,74%.
Tra i settori sotto i riflettori stasera vi è anche quello dei titoli dell’acciaio, dopo l’annunciata fusione tra International Steel Group (ISG), Ispat International (IST) e LNM Holdings che crea il nuovo numero uno mondiale del settore. Intanto va avanti l’inchiesta di Spitzer sul settore assicurativo, mentre si registrano le dimissioni di Jeffrey Greenberg, ex numero uno di Marsh & McLennan (MMC), oggi in calo dell’1,38%. Il fatto non ha comunque impedito a Deutsche Bank di migliorare le proprie raccomandazioni su Aig (AIG), a sua volta al centro delle indagini, le cui quotazioni secondo gli analisti sono ormai scese sotto i multipli storici sia assoluti sia relativi, giustificandone l’acquisto in un ottica di investimento di 12 mesi, nonostante il rischio di possibili ulteriori perdite a breve termine.

