Manovra, salta l'accordo sulle pensioni
Mercoledí 31.08.2011 11:38
Salta la norma sulle pensioni decisa al vertice di Arcore, che prevede la cancellazione ai fini del calcolo dell'anzianità del riscatto degli anni di laurea e del servizio militare, validi solo per determinare l'importo dell'assegno.
La Lega aveva deciso di dare battaglia su questo punto e il vertice Calderoli-Sacconi ha sancito il dietrofront del governo. A questo punto, per reperire i fondi necessari, si torna all'ipotesi dell'aumento dell'Iva che non piace affatto al ministro Tremonti.
La norma che prevede l'intervento sulle pensioni dunque sarebbe saltata. È quanto avrebbe deciso il governo al lavoro sul testo della manovra. In particolare, si apprende da fonti di maggioranza, si starebbe valutando la costituzionalità del provvedimento che riguarda il mancato computo ai fini del calcolo dell'anzianità degli anni università e del servizio militare. Sempre secondo quanto si apprende, la questione potrebbe essere affrontata «collegialmente», domani, probabilmente a margine della riunione del Consiglio dei Ministri.
La perdita del gettito di circa 1,5 miliardi (500 milioni nel 2013 e 1 miliardo nel 2014) derivante dalla non adozione della norma sulle pensioni, verra' compensata da un'aumento della lotta all'evasione fiscale, con provvedimenti gia' allo studio. E che dovrebbero prevedere un inasprimento delle norme ed un coinvolgimento dei Comuni. E' quanto si apprende da fonti di maggioranza.
BONANNI - "Le pensioni non si toccano. Il Governo ha accolto la nostra richiesta di stralciare la norma che avrebbe causato un danno al personale che aveva riscattato la laurea ed il servizio militare. Ci attendiamo ora ulteriori modifiche alla manovra nel segno dell'equita', della giustizia sociale e del taglio ai costi della politica". Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni aprendo i lavori del Comitato Esecutivo della Cisl in corso a Roma.
PD ALL'ATTACCO - "Quello che sta avvenendo sulla manovra sfiora la farsa ma rimane comunque scandaloso. C'e' da gioire per la cancellazione di una norma ingiusta e incostituzionale come quella sulle pensioni ma ora ci troviamo di fronte a una manovra che non esiste". Lo afferma Anna Finocchiaro, presidente del Gruppo del PD al Senato, capggiando la rivolta del Pd contro la manovra messa a punto dalla maggioranza.
"Ieri sembrava che il vertice di Arcore, atteso come l'oracolo di Delfi - spiega Finocchiaro - dovesse sciogliere tutti i nodi nella maggioranza. Oggi la Lega si rende conto della stupidaggine fatta. Ma ora di che cosa discutiamo in Senato? Come faranno ora , di buco in buco, a far quadrare i conti? Quale altra sorpresa attende gli italiani? Per le 18 di oggi era stabilito il termine per la presentazione dei testi di maggioranza e governo. Se per quell'ora non arriveranno gli emendamenti annunciati, il PD non discutera' piu' della manovra in commissione".Avverto - conclude la presidente del Gruppo del PD - che c'e' un limite alla decenza. Visto che resistono norme come quella sul tfr e la tredicesima, chiedo di sapere quando hanno intenzione di rompere il patto che hanno evidentemente stretto con evasori e privilegiati".
"Siamo di fronte a un esecutivo incapace", accusa dal canto suo Cesare Damiano, capogruppo del Pd in commissione lavoro. Dove sono finiti gli aedi degli accordi di Arcore? Ieri dal segretario del Pdl Alfano e dal premier sono venuti appelli alla responsabilita' dell'opposizione.
"Se si rivelasse fondata la notizia della cancellazione della norma ingiusta sulle pensioni - incalza Damiano si tratterebbe di una vittoria dei lavoratori e nostra contro scelte assurde, umilianti ed inique, che stanno provocando una rivolta generalizzata nel Paese. E' chiaro che il governo e' sprofondato nel caos, e' un insieme acefalo di interessi particolari che ha un solo obiettivo:tutelare gli evasori e colpire il paese che lavora. Ancora una volta l'esecutivo si sta dimostrando un pericolo per il futuro degli italiani".
Le "unanimi determinazioni" dell'infelice vertice di Arcore, le scelte che avevano portato un Berlusconi senza senso del ridicolo a definire "piu' equa" la manovra di Ferragosto, si sono sciolte come neve al sole in meno di ventiquattro ore. La retromarcia sulle pensioni e' l'ennesima conferma che siamo nelle mani di un Presidente del Consiglio e di una leadership leghista completamente allo sbando. L'esecutivo punta soltanto a sopravvivere e scarica sugli italiani il costo della sua incapacita' di fare. "La manovra gia' profondamente iniqua ed inadeguata peggiora di giorno in giorno sia sul piano dell'equita' che su quello della credibilita', dice Fassina, responsabile economico del Pd."Oramai, gli unici atti che PdL e Lega riescono a fare sono punitivi, come quelli verso i dipendenti pubblici e le cooperative, o di sabotaggio, come quello del Ministro Sacconi contro l'accordo del 28 Giugno. La proposta di tappare con l'aumento dell'Iva i buchi di bilancio rimasti aperti e' inaccettabile. La manovra diventerebbe ancora piu' iniqua e ancora piu' depressiva. Si deve intervenire sui grandi patrimoni immobiliari e cosi' recuperare anche le risorse per evitare insostenibili tagli dei servizi sociali e regressivi aumenti di tasse a regioni, province e comuni".
DELLA VEDOVA - "Come previsto la assurda norma sul riscatto previdenziale degli anni di universita' e servizio militare e' saltata, il che e' naturalmente un bene". Lo afferma in una nota il capogruppo di Futuro e Liberta' alla Camera, Benedetto Della Vedova, che aggiunge: "Resteranno i danni, in primo luogo la sensazione di chi scommette sulla propria formazione universitaria di non essere considerato una risorsa oltre che per se', per il paese. Ma il danno piu' grosso e' quello che conferma che in Italia con questo Governo al potere ci sia non la fantasia ma l'improvvisazione, con grave pericolo per la credibilita' nei confronti di chi ci presta il denaro per far fronte al debito pubblico". "Occorrerebbe fermare questo motore che gira a vuoto - conclude - e ripartire con un nuovo Governo che abbia un contributo parlamentare piu' ampio possibile".
BRUNETTA - "Che ci siano, nella storia politica repubblicana, i vertici di maggioranza fa parte della fisiologia delle dinamiche politico-governativo-parlamentari. Non mi turba, ne' mi turba che un provvedimento nato in emergenza venga modificato. Il Parlamento c'e' per questo. Non mi turbo ne' mi adonto. Chiedo solo alla maggioranza e alla opposizione di buttare a mare l'ipocrisia, e di fare bene le cose che si debbono fare". Lo ha detto Renato Brunetta, in una intervista a Radio Radicale. "Io sto lavorando con il senatore Nicola Rossi sulla vendita del patrimonio pubblico - ha aggiunto - Io lo faccio da ministro, lui da senatore indipendente. Se riuscissimo a farlo, sarebbe una rivoluzione, perche' prevede che tutti gli enti che hanno debiti con la Cassa Depositi e Prestiti cedano i loro immobili alla Cassa, e avrebbero la ristrutturazione del loro debito e la possibilita' di fare nuovi investimenti. Sarebbe una minor sovietizzazione della economia italiana e una maggiore liberta'. Parliamo di milioni di case, per essere chiari", ha concluso Brunetta.
CONSUMATORI, CLASS ACTION CONTRO CDM PER STRESS CONTINUO - I consumatori lanciano una class action contro il Consiglio dei Ministri "per danno esistenziale". Questo perche' "l'atteggiamento di questo Governo, al di la' delle questioni di merito di una manovra che ribadiamo iniqua e sbagliata, pone un serissimo problema per l'equilibrio psichico delle famiglie italiane", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. "Infatti le famiglie, un giorno si' e l'altro pure, sono ininterrottamente stressate da continue decisioni schizofreniche, che li interessano pesantemente. Dal contributo di solidarieta' all'aumento dell'IVA, all'incostituzionale decisione sulle pensioni, poi fortunatamente ritirata, solo per citarne alcuni. Si ha l'impressione di essere di fronte a un circo Barnum, senza alcuna offesa ai lavoratori circensi. A questo punto, anche in relazione alle nuove direttive europee, abbiamo deciso di avviare un'apposita Class Action, al fine di vedere risarciti i danni esistenziali ai cittadini causati dal procurato allarme che quotidianamente viene dal Governo".