Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets (6 lettori)

MATLEY

Forumer storico
Bot 6 mesi volano al 6,5%: allarme rosso

25 novembre 2011




di qquebec 0 Commenti

Si impennano dell'80% i rendimenti dei buoni ordinari a sei mesi emessi dal Tesoro all'indomani dell'ennesimo "no" da parte della Germania agli eurobond. In rialzo anche i CTZ a due anni collocati in asta per 2 miliardi

http://www.investireoggi.it/obbligazioni/bot-6-mesi-volano-al-65-allarme-rosso/bot-2/ASTA BOT 6 MESI: RENDIMENTO A LIVELLI RECORD – Era dai primi anni ’90 che non si vedevano rendimenti del genere. Se non fosse per il clima disfattista e dall’atteggiamento della Germania alimentato dalla speculazione contro l’euro, ci sarebbe da brindare per il ritorno dei bot people. L’asta indetta oggi dal Tesoro ha infatti registrato una domanda, soprattutto proveniente dal retail, pari a una volta e mezzo l’ammontare di 8 miliardi di euro di buoni ordinari a 183 giorni. 800 milioni in meno rispetto allo stock in scadenza per fine mese. Il rendimento offerto è stato del 6,504%, in netto rialzo rispetto all’ultimo collocamento del mese scorso che aveva visto i rendimenti superare il 3,5%. (Asta Bot 6 mesi: rendimenti volano al 3,5%). Ovviamente non è tutto oro quello che luccica – commenta un operatore della BPM – poiché a fronte di simili rendimenti lo Stato dovrà corrispondere maggiori interessi (si calcola 5-6 miliardi in più solo per il 2012) a chi gli presta il denaro costringendo quindi il governo ad adottare pesanti contromisure per contenere la spesa pubblica e per ridurre lo stock di debito in circolazione. Un ammontare che, nel caso dei Bot, al 15 Novembre scorso era stato quantificato in 146.587 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto a un anno prima.
RENDIMENTO CTZ 2 ANNI AL al 7,8%
In rialzo anche il rendimento dei CTZ. Contestualmente all’asta dei Bot, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato anche due miliardi di Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon che a scadenza rendono il 7,814% (Isin: IT0004765183), facendo un balzo in avanti del 70% in termini di rendimenti rispetto alla precedente asta del mese di ottobre (4,63%). Anche qui la domanda è stata sostenuta, sopra i 3 miliardi di euro, soprattutto da parte degli istituzionali e dagli affezionati a questo tipo di investimento che, ricordiamolo, non offre una cedola periodica come per i BTP o i CCT, essendo gli interessi percepiti dall’investitore tutti insieme alla scadenza, dati dalla differenza tra prezzo di rimborso (alla pari) e prezzo di sottoscrizione (sotto la pari). Benché il segmento dei CTZ non è mai stato oggetto di grandi acquisti da parte degli istituzionali e della BCE che in questi mesi sta acquistando titoli di stato italiani sul mercato – commentano dalla sala mercati della BNL - c’è da notare un maggiore interesse da parte dei piccoli risparmiatori (lotto minimo 1.000 euro) che stanno considerando questi strumenti finanziari alternativi ai depositi offerti dalle banche.
IL NO DELLA GERMANIA AGLI EUROBOND METTE IN FUGA GLI INVESTITORI

http://www.investireoggi.it/obbliga...-al-65-allarme-rosso/6365522423_eeedb23845_z/Con il protrarsi dei problemi, gli investitori cominciano a innervosirsi e mollare l’Europa, Germania compresa. Le tensioni sui debiti sovrani, difatti, non accennano a diminuire dopo la conferma del “nein” della Merkel al termine del summit di Strasburgo con Francia e Italia verso il lancio degli eurobond chiesti ormai da tutti i partner europei. (L’ostinazione di Frau Angela). Una negazione – riferiscono fonti di agenzia – che non riguarda solo gli eurobond, ma tutte le richieste che gli stati europei stanno cercando. Il differenziale fra Btp e Bund tedesco si è attestato poco sotto i 500 punti base e non accenna a diminuire alimentando così e sempre di più la speculazione internazionale contro l’euro. Segnali di difficoltà sul mercato dei capitali si sono avvertiti già alcuni giorni fa quando l’asta da 6 miliardi di euro di titoli di stato tedeschi a dieci anni è stata disertata dagli operatori istituzionali per oltre un terzo dell’ammontare costringendo la Bundesbank a intervenire per raccattare la parte invenduta. Del resto, con rendimenti al 2% che non coprono nemmeno l’inflazione reale, quasi nessuno se la sente di investire preferendo alternative al di fuori dei confini dell’Unione Europea. Come la Gran Bretagna, la Svezia o la Norvegia, paesi per i quali gli investitori stanno riscoprendo un rinnovato interesse, se non altro perché si tratta di stati estranei alle turbolenze che si sono venute a creare nell’area euro.
LA CINA IN SOCCORSO DELL’ITALIA, MA COSA VUOLE IN CAMBIO

http://www.investireoggi.it/obbligazioni/bot-6-mesi-volano-al-65-allarme-rosso/cina-italia/China Investment Corporation (CIC). Questo è il nome del fondo sovrano cinese di cui sentiremo molto parlare prossimamente. Si fanno sempre più insistenti le voci di un aiuto della repubblica del dragone ai paesi europei in difficoltà. Del resto la Cina dispone di immense riserve valutarie (si stima oltre 3.000 miliardi di dollari) che potrebbero essere utilizzate per calmierare i mercati, al punto che un attento osservatore del giornale francese Le Monde la scorsa settimana aveva azzardato che dietro questi attacchi speculativi ci fosse proprio la Cina le cui mire espansionistiche commerciali in Europa sono note da tempo. Quindi, se da una parte i leader europei si stanno dimostrando più che lieti ad accogliere capitali cinesi nel vecchio continente, dall’altra qualche preoccupazione comincia a farsi sentire. Già, perché Pechino vorrà ottenere dall’Europa quanto meno un accordo per abbattere i dazi commerciali dell’export. Ma questo non sarebbe che l’inizio – commentano dall’ufficio studi di banca IMI – poiché la Cina vorrebbe soprattutto avere voce in capitolo sul mercato energetico in Europa, acquistando, tramite il CIC, quote rilevanti di importanti aziende energetiche che offrano nel tempo buoni ritorni economici.
 

MATLEY

Forumer storico
capo:
dicesti che la cina sarebbe arrivata in acquisto solo con rendimenti al 7%... invece è arrivata al 6,5...

Come si permettono di smentirti? :eek::eek:
 

FreeWind69

...armonia
...credo per noi siano i massimi per oggi o cmq poco lontani ...euro ancora debole ...copper dovrebbe partire correzione per 2.275 ...a meno che non estenda ...da li riparte o lupo sporco per 2.24
 

MATLEY

Forumer storico
La Massoneria appoggia Monti. Esclusivo: parla il Gran Maestro



"Il curriculum di Mario Monti è di alto profilo. Spero vivamente che possa traghettarci fuori da questa crisi". Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, la principale loggia massonica, con una intervista ad Affaritaliani.it appoggia il nuovo governo. E sull'esecutivo Berlusconi ha un giudizio poco lusinghiero: "Quando sento dire da Tremonti che con la cultura non si campa... c'è qualche cosa di sbagliato". Un buon punto di partenza è il ritorno alla meritocrazia: "Se vado a vedere le teste pensanti che erano presenti in tutti i partiti del primo Parlamento e poi vado a vedere quelle di oggi... l'Aula non può essere il rifugio di quelli che non possono fare altro".

Come valuta la lettera aperta a firma del Venerabile Maestro Gioele Magaldi, leader del Grande oriente democratico (corrente eterodossa del Grande oriente d'Italia) che fa le congratulazioni al "fratello Mario Monti"?
"Sono convinto che certi personaggi si sveglino la mattina in cerca di notorietà. Non bisogna dare corda a questo individuo, che tra l'altro è stato espulso dal Grande Oriente. Cui prodest? Solo a Magaldi che è in cerca di visibilità. Come diceva Troisi: non ci resta che piangere".

Che cosa ne pensa di Mario Monti?
"Il curriculum è di alto profilo. Spero vivamente che possa traghettarci fuori da questa crisi. Certo poi un governo va valutato sulla base delle opere che riesce a realizzare".

E' la persona di cui oggi l'Italia ha bisogno?
"Questo lo sapremo solo dopo che avremo visto i fatti. La massoneria non si occupa di politica del quotidiano. Si occupa dei grandi valori, dei grandi temi".

Ci spieghi meglio...
"Ancora ai tempi della Grecia antica un tale Aristotele disse che l'uomo è un 'animale politico', ma non certo perché è iscritto a qualche partito o perché ha una tessera. Semplicemente perché vive nella polis, nella società e quindi si fa carico dei problemi che riguardano la dignità e la libertà della persona. I grandi problemi della società erano i suoi problemi e sono quelli della massoneria".

In quest'ottica come valuta il governo Berlusconi?
"Beh, quando sento dire, da Tremonti, un ex ministro dello scorso governo, che con la cultura non si campa. Questo è una offesa, una violenza. Se non hai un ancoraggio ideologico, se non hai un sogno come puoi vivere. Da vecchio mazziniano dico che il problema è sempre l'educazione. Quando a Mazzini gli chiesero che cosa fosse la Repubblica lui disse che 'è una idea, non è una forza di governo o di partito che vince o che perde, è un progetto di educazione morale'".

Affaritaliani.it ha lanciato il "Forum della meritocrazia", un evento che ha lo scopo di riportare il merito come valore nella società. L'Italia ha bisogno di meritocrazia?
"Assolutamente sì. E' un concetto che condivido. Anche se la meritocrazia significa anche la capacità di sapersi elevare, non solo di fare carriera in una azienda o in una professione. E' qualcosa di più ampio".

Secondo lei in politica ci sono troppo persone che non hanno i requisiti per sedere in Parlamento?
"Se considero la composizione del primo Parlamento e vado a vedere le teste pensanti che erano presenti in tutti i partiti e poi vedo quelle di oggi... Il Parlamento non può essere il rifugio di quelli che non possono fare altro. Lei sa chi era Alfredo Baccarini?".

No, devo ammetterlo, non lo conosco.
"Alfredo Baccarini è stato il più grande ministro dei Lavori pubblici che l'Italia abbia mai avuto. Era un uomo che quando il governo non manteneva il programma si dimetteva. E quando morì un giornale francese scrisse: 'E' morto povero, il più grande encomio che si possa fare ad un uomo politico'".






CHE COS'E' "IL GRANDE ORIENTE D'ITALIA"


"La Massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l'elevazione morale e spirituale dell'uomo e dell'umana famiglia.


La natura della Massoneria e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica e morale. Essa lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta e la responsabilità delle proprie opinioni religiose, ma nessuno può essere ammesso in Massoneria se prima non abbia dichiarato esplicitamente di credere nell'Essere Supremo.


La Massoneria non è una religione né intende sostituirne alcuna: non pratica riti religiosi, non valuta le credenze religiose, non si occupa di nessun tema teologico, non consente ai propri membri di discutere in Loggia in materia di religione. La Massoneria lavora con propri metodi, mediante l'uso di Rituali e di simboli coi quali esprime ed interpreta i princìpi, gli ideali, le aspirazioni, le idee, i propositi della propria essenza iniziatica.


Essa stimola la tolleranza, pratica la giustizia, aiuta i bisognosi, promuove l'amore per il prossimo e cerca tutto ciò che unisce fra loro gli uomini ed i popoli per meglio contribuire alla realizzazione della fratellanza universale. La Massoneria afferma l'alto valore della singola persona umana e riconosce ad ogni uomo il diritto di contribuire autonomamente alla ricerca della Verità.


Essa inizia soltanto uomini di buoni costumi, senza distinzione di razza o di ceto sociale. I Lavori di Loggia sono di natura strettamente riservata, ma non segreta. Il Massone è tenuto ad osservare scrupolosamente la Carta Costituzionale dello Stato nel quale risiede o che lo ospita e le leggi che ad essa si ispirino. La Massoneria non permette ad alcuno dei suoi membri di partecipare o anche semplicemente di sostenere od incoraggiare qualsiasi azione che possa turbare la pace e l'ordine liberamente e democraticamente costituito della società.


I Massoni hanno stima, rispetto e considerazione per le donne. Tuttavia, essendo la Massoneria l'erede della Tradizione Muratoria operativa, non le ammette nell'Ordine. Ogni membro, al fine di rendere sacri i propri impegni, deve aver prestato Solenne Promessa sul Libro della Legge da esso ritenuta Sacra.
 

MATLEY

Forumer storico
nun je la fanno...

Crisi/ NYT, "banche preparano piani emergenza per crollo euro"


Sabato, 26 novembre 2011 - 10:20:00


CRISI: NYT, BANCHE PREPARANO PIANI EMERGENZA PER CROLLO EURO - Le "banche preparano un piano di emergenza per il crollo dell'euro". È lo scenario descritto in un editoriale di The New York Times. Al crescente coro di osservatori che teme che il crollo dell'eurozona sia a portata di mano, Angela Merkel ha però risposto in modo deciso: è uno scenario che non potrà mai verificarsi. Ma alcune banche "non ne sono più così sicure" si legge nell'editoriale."In particolare perchè la crisi del debito sovrano ha minacciato di investire la stessa Germania questa settimana, quando gli investitori hanno iniziato a mettere in dubbio il rango di principale pilastro della stabilità europea del Paese".
"Venerdì, Standard & Poor's ha ridimensionato il rating del Belgio da AA+ ad AA, evidenziandone l'impossibilità di ridurre in tempi rapidi il fardello del debito. Le agenzie di rating hanno inoltre avvertito che la Francia potrebbe perdere il suo rating AAA se le proporzioni della crisi aumentassero. Giovedì erano inoltre stati abbassati i rating di Portogallo e Ungheria, accostati a spazzatura. Mentre i leader europei sostengono che non ci sia ancora bisogno di approntare un piano B, alcune delle principali banche mondiali, ed i loro supervisori, stanno predisponendo proprio questo". sottolinea duramente il NYT. "Non possiamo essere, e non lo siamo, compiacenti su questo fronte", ha affermato Andrew Bailey, funzionario dell'Autorità dei Servizi Finanziari della Gran Bretagna. "Non dobbiamo ignorare la prospettiva di un allontanamento disordinato di alcuni Paesi dall'eurozona" ha concluso.
In sostanza stando alle rivelazioni del NYT, le maggiori banche al mondo si preparano a quello che, fino a poco fa, sembrava impensabile: la disintegrazione dell'area euro. Si sottolinea che molti istituti di credito, quali Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura hanno pubblicato decine di rapporti in settimana nei quali esaminano la possibilità di una disintegrazione dell'area euro. Nel Regno Unito, Royal Bank of Scotland mette a punto piani di emergenza nel caso in cui l'impensabile diventi realtà. Negli Stati Uniti le autorità di regolamentazione spingono le banche, fra le quali Citigroup, a ridurre la loro esposizione verso l'area euro.

L'Italia rischia il fallimento dopo che i rendimenti dei titoli di Stato hanno toccato il massimo dall'introduzione dell'euro? "Non credo che rischi il fallimento, ma il pericolo è che vadano buche le prossime aste dei Bot. E questo comporterebbe che non ci sono più soldi per pagare le pensioni e gli stipendi pubblici", risponde ad Affaritaliani.it il senatore Massimo Garavaglia, responsabile economico della Lega Nord. "Spero che non accada ma il rischio c'è. La situazione è molto complicata e non è che alzando l'Iva di altri due punti si risolve il problema. Mi auguro che Monti abbia nel cassetto un piano B perché da quello che si vede l'euro è messo molto male...".

Di chi è la colpa di tutto quello che sta accadendo?
"Sono i mercati, che non fanno capo a qualche fantomatica congrega. Semplicemente scommettono su un'operazione conveniente: la Germania non vuole cambiare la politica della Bce e non vuole gli eurobond; tutto ciò convince i mercati che l'euro rischia di saltare e i mercati stanno scommettendo su questo". La moneta è davvero in pericolo? "Decisamente sì. Lo scenario è di quelli innovativi perché è la prima volta che si crea una moneta senza Stato. A dire la verità noi abbiamo sempre detto che non funzionava. Oggi rischiamo di pagarne il conto. Il Nord da solo non avrebbe difficoltà a stare con il nucleo dei paesi più forti, ma essendo uno stato unico bisogna fare la media".
"Vorrei che la risposta la dessero quelli che pensavano che i tassi alti derivavano da Berlusconi e al cui volere il Parlamento si è piegato. Ho sempre detto che non c'entrava nulla la figura del Cavaliere. I mercati giudicano i fatti. Mi dispiace di essere stato ancora una volta Cassandra", risponde ad Affaritaliani.it Guido Crosetto, deputato del Pdl ed esperto di economia e finanza alla domanda se l'Italia rischia il default.
"Questo governo non è attaccabile perché è nuovo, il problema è la credibilità dell'Italia e la sua capacità di fare cose serie. La situazione è indipendente da Monti. Probabilmente serve una riflessione più seria e non basta neanche Padre Pio come presidente del Consiglio. L'Italia non vale l'8% di interessi se la Germania vale il 2 e la Francia il 3. La speculazione fa il suo lavoro e c'è bisogno di strumenti per contrastarla, sia interni che esterni". E infine la domanda: che cosa dovrebbe fare il governo Monti? "Iniziare a pensare a quelle casseforti che erano pubbliche e che dovrebbero essere pubbliche ma che sono considerate private da troppo tempo. Ce ne sono due grandi in Italia che hanno oltre 400 miliardi di euro. Soldi che sono del popolo e dei cittadini e non delle poche decine di persone che le gestiscono in questo momento. E non parlo di società partecipate dallo Stato".
 

MATLEY

Forumer storico
finalmente arriva uno con le @@... che taglia gli sprechi... che da il buon esempio...
vai mariolinooooooooooooooooooooooooo

:titanic:

E’ indubbia la necessità di tagli. Ma di sicuro con Monti e il governo tecnico non si va verso questa strada.
Il governo tecnico costerà infatti 4,8 milioni di stipendi mentre il governo uscente ne costava 2,9 milioni
Grazie a una legge del 1997 firmata da Prodi (sempre in mezzo per questi disastri), i nuovi titolari dei dicasteri, in cambio della mancata indennità parlamentare, otterranno 132mila euro lordi annui.
E non dimentichiamo i 12.005,95 euro lordi di indennità, più 12.680 euro netti di rimborsi per il neo senatore a vita Monti che in un anno fanno 144mila euro lordi di stipendio e 152mila di rimborsi: circa 300mila euro l’anno di costo.
 

MATLEY

Forumer storico
sono solo metà...:help:
 

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