Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets (3 lettori)

MATLEY

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allego grafo del gas... frame orario
 

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MATLEY

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l'ultima stravaganza USA:
sotto l'albero di natale un barile di greggio :eek:

USA: scorte di petrolio in drastico calo l’ultima settimana

Nella settimana scorsa le scorte di petrolio sono crollate di 10,57 milioni di barili a 323,581 milioni, mentre gli analisti attendevano un ribasso di 2,4 milioni di barili dopo il calo di 1,93 milioni di unità precedente

Oggi, ore 16:55 -

Nella settimana scorsa le scorte di petrolio sono crollate di 10,57 milioni di barili a 323,581 milioni, mentre gli analisti attendevano un ribasso di 2,4 milioni di barili dopo il calo di 1,93 milioni di unità precedente. Secondo i dati diffusi dal dipartimento all’Energia, gli stock di benzina hanno segnato un calo di 412.000 barili, a 218,406 milioni, dopo l’aumento di 3,82 milioni di barili dei sette giorni precedenti e la crescita di 1,2 milioni di unità prevista.
Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, sono scesi di 2,353 milioni di barili a 139,149 milioni, mentre le stime erano per un ribasso di 300.000 unità, dopo l’aumento di 480.000 unità precedente. L’utilizzo della capacità degli impianti si è attestato all’84,9%, in ribasso rispetto all’85,1% del dato precedente e meno dell’85,4% previsto.
 

MATLEY

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La scure di Fitch sui bancaridi
Gli analisti di Fitch hanno messo per l’ennesima volta sotto esame i giudizi sulle banche di casa nostra. Quello di Unicredit è stato abbassato ad "A-"



Mentre la Banca Centrale Europea ha teso la mano agli istituti di casa nostra, con un maxi rifinanziamento e tre anni finalizzato ad arginare la stretta creditizia e dare sostegno all'economia europea, gli analisti di Fitch hanno messo per l’ennesima volta sotto esame i giudizi sulle banche di casa nostra.


Le decisioni dell’agenzia di rating riflettono le recenti valutazioni che hanno interessato i debiti sovrani europei, in particolare quelle sul rating dell’Italia, che è stato messo sotto osservazione per un eventuale peggioramento. Così Fitch ha rivisto i rating sulla struttura patrimoniale di Unicredit, tagliando quello a lungo termine da “A” ad “A-“, quello a breve termine da “F1” a “F2” e il rating individuale da “a” ad “a-“. I rating di Unicredit sono stati posti sotto osservazione con implicazioni negative.

La stessa agenzia ha messo sotto osservazione, sempre con implicazioni negative, anche i rating sulla struttura patrimoniale di IntesaSanpaolo per un eventuale taglio. La banca guidata da Enrico Cucchiani ha un rating di lungo termine “A”, uno di breve termine a “F1” e un rating individuale di”a”.

Gli esperti hanno dichiarato di aver messo sotto osservazione pure i giudizi di Monte dei Paschi di Siena (che ha un rating a lungo termine “BBB+” e uno di breve termine a “F2”), del Banco Popolare (che ha a un giudizio a lungo termine “BBB+” e quello a breve termine di "F2") e di UBI Banca (che ha un rating “A-“). Sotto la lente due altre società quotate Banca Popolare di Sondrio e Banco di Desio e della Brianza, e una non quotata, Iccrea Holding

Fitch, che ha evidenziato che le ultime misure di austerity mettono sotto pressione i clienti degli istituti portando a un deterioramento della qualità degli asset e degli utili, ha dichiarato che il rating watch con implicazioni negative verrà risolto solo dopo la decisione sull'osservazione relativa al giudizio della Repubblica italiana.
 

MATLEY

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buon week end a tutti :cool:


La BCE ha fatto entrare dalla porta di servizio un Bailout che porrà fine alla crisi?

Le decisioni della BCE sui rifinanziamenti alle banche - benché poco appariscenti - potrebbero rivelarsi risolutive. Mercoledì della settimana prossima si saprà già se hanno funzionato, o se la situazione precipita.

Business Insider – I rendimenti sui titoli sovrani periferici a breve termine sono in caduta, nonostante il fatto che i leaders dell’UE sembrano aver fatto ben pochi progressi nell loro attesissimo vertice della scorsa settimana.

Gli esperti continuano a spiegare i difetti della zona euro, ma i mercati stanno raccontando una storia diversa.

Questo perché la Banca Centrale Europea potrebbe avere già introdotto misure indirette che risolveranno alcuni dei grandi problemi dell’Europa, facendo sì che gli investimenti in debito sovrano periferico diventino una grande opportunità di profitto per le banche.

Teoricamente, le istituzioni finanziarie saranno in grado di battere moneta prendendo prestiti ultra-economici dalla BCE e acquistando debito sovrano a rendimento più elevato.

In sostanza, sembra che la BCE potrebbe consentire alle banche Europee di portare in garanzia di tutto, tranne il lavello della cucina, in cambio di fondi. In primo luogo, la nuova politica Europea consente alle banche di detenere, come collaterale in cambio di finanziamenti da parte della BCE, delle attività di ammontare molto minore, liberando liquidità per un ammontare di € 103 miliardi. Ancora più importante, allentare le restrizioni sulle garanzie potrebbe anche consentire alle banche Europee di utilizzare assets sovrani anche un po’ rischiosi come garanzia per acquisti di obbligazioni.
Infine, l’estensione delle scadenze dei finanziamenti per ben tre anni significa che le banche sarebbero in grado di prendere in prestito denaro a lungo termine, presumibilmente abbastanza a lungo perché i leaders dell’UE facciano ulteriori progressi per risolvere i problemi dell’unione monetaria.

Mentre gli analisti nel complesso si aspettavano che la BCE annunciasse delle modifiche ai rifinanziamenti a lungo termine delle banche (LTROs) nelle loro decisioni di politica monetaria della scorsa settimana , ci sono voci che le misure adottate possono essere state molto più importanti di quanto il pubblico non si sia reso conto – questo è sostenuto da Lorcan Roche Kelly, Chief Europe Strategist al Macrolytics Trend:
I dettagli di come la BCE intenda allentare le regole sui collaterali non sono stati ancora resi noti. La Banca attualmente accetta collaterali con rating minimo A-, anche se i debitori devono pagare una penale in base al rischio patrimoniale. Che sia stato permesso di utilizzare attivi anche più rischiosi come garanzia, o che siano state diminuite o eliminate le penalità, si tratterebbe comunque di significativi incentivi all’acquisto di debito sovrano da parte delle banche, soprattutto in considerazione degli attuali alti rendimenti sulle obbligazioni. Se funzionasse, sarebbe il carry trade finale – rifinanziarsi dalla BCE ora è a un buon 1%, così le banche potrebbero ottenere ritorni enormi sui debiti sovrani a elevati rendimenti.

Questo provocherebbe un innalzamento nella domanda di debito sovrano dei paesi che hanno attualmente degli elevati oneri finanziari, portando giù i rendimenti sui titoli sovrani, e rendendo così più facile per i PIIGS finanziare il loro debito.

Questo spiega il plateale calo dei rendimenti sul debito sovrano, in particolare di quello che maturerà in meno di tre anni. Vedi il recente movimento dei rendimenti sul debito Spagnolo a 2 anni.
http://www.investireoggi.it/estero/...lout-che-porra-fine-alla-crisi/spanish-yelds/
Cambiare la politica delle garanzie non è senza rischi significativi per le banche, e di conseguenza per il bilancio della BCE. Da Steve Englander di Citi:
Un problema per le banche è che se dovessero fare il lavoro della BCE e fermare la svendita nei mercati Europei del debito sovrano, sarebbero esposti ad una ristrutturazione tipo PSI (private sector involvement, cioè con il coinvolgimento del settore privato nelle perdite, ndt), nonostante l’insistenza dei governi della zona euro che il PSI non si estenderà oltre Grecia. Abbiamo il sospetto che sarà molto difficile per i paesi del centro dell’euro zona impegnarsi in via preventiva per assorbire i rischi di credito relativi all’Italia e / o alla Spagna. Mentre dei salvataggi potrebbe aiutare il sentiment del mercato, il fatto che i creditori ufficiali (del calibro del FMI e della BCE) siano ancora percepiti come creditori senior rispetto ai privati, potrebbe ridurre l’impatto positivo delle misure, anche se il PSI al momento non fa parte del quadro.
In sostanza, questa nuova politica è davvero una prova di fiducia. Se le banche credono che paesi come l’Italia e la Spagna possano continuare a passare misure di austerità e che i leaders UE continueranno a muoversi verso un risanamento dei conti pubblici che renderà l’area dell’euro più stabile in futuro, allora compreranno il debito sovrano PIIGS in quantità, dato che non c’è limite alla politica di finanziamento della BCE. Se no, allora non compreranno abbastanza e la crisi continuerà a intensificarsi.

Queste nuove linee guida sui collaterali probabilmente entreranno in vigore già la settimana prossima, in occasione della prima operazione di rifinanziamento a 3 anni. I risultati saranno pubblicati mercoledì. Quindi, la settimana prossima a quest’ora, o la crisi dell’euro sarà già finita, o potrebbe essere di gran lunga peggio di quanto immaginato dalla BCE.

Boom di richieste all’asta Bce, collocati 489 mld di euro a 523 banche. Borse non decollano

Grande successo per l’asta a 3 anni promossa dalla Banca Centrale Europea con liquidità illimitata (quindi senza limite di ammontare) e ad un tasso pari all’1%. L’Eurotower ha collocato 489,19 miliardi di euro alle 523 banche continentali che si sono presentate allo sportello Bce. Superate nettamente le attese degli analisti che alla vigilia avevano pronosticato una richiesta tra i 250 e i 300 miliardi di euro. Attraverso questa mossa, l’Eurotower vuole evitare lo spettro del credit crunch, ovvero la stretta creditizia a famiglie e imprese.
Le banche europee che hanno partecipato all’operazione potevano presentarsi allo sportello della Bce dando come garanzie (collaterali) titoli di Stato e altre tipologie di attivi per ottenere denaro ad un tasso pari all’1%. Un tasso molto basso che, nelle intenzioni della Bce, potrebbe sbloccare in parte i prestiti sull’interbancario e i finanziamenti a famiglie e piccole e medie imprese. "Si spera che le banche concedano prestiti all’economia reale a tasso bassi, altrimenti è un provvedimento solamente a sostegno delle banche”, ha commentato un analista contattato da questa testata che ha preferito mantenere l’anonimato.

Mario Draghi, nel corso dell’ultima audizione tenuta al Parlamento europeo, ha spiegato che grazie alla liquidità illimitata concessa dalla Bce le banche potrebbero anche acquistare titoli di Stato durante le prossime aste pubbliche, sostenendo quindi gli sforzi dei Paesi per ripagare il proprio debito. Una visione che non convince gli analisti di Equita visti i contraccolpi degli stress test condotti dall’EBA. "Ci aspettiamo che la liquidità sia utilizzata innanzitutto per finanziare gli impieghi e potrebbe inoltre essere indirizzata all’acquisto di bond bancari sia propri (buyback) che di altre banche”, ha scritto ieri la sim milanese.
Gli esperti della sim milanese prevedono che durante la prossima asta, in programma a fine febbraio, "ci sarà una partecipazione ancora maggiore perché avendo più tempo a disposizione sarà disponibile un maggiore ammontare di collateral da portare in Bce”. Le Borse, già ben intonate prima dell’esito dell’asta, hanno mantenuto i guadagni senza però mostrare rialzi da capogiro. A Parigi il Cac 40 guadagna lo 0,85%, a Francoforte il Dax avanza dello 0,80%, a Londra il Ftse 100 mostra un progresso dello 0,65%, a Madrid l’Ibex 35 segna un più 0,60%. Sulla stessa lunghezza d’onda Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,70% a 15.070 punti, mentre il Ftse All Share avanza dello 0,65% a quota 15.770.



a garanzia hanno dato anche gli urinatoi :help:
 

BYE BYE

Forumer attivo
Buonasera a tutti. Ho un problema: non riesco più a postare dal pc ma solo da iPhone. Qualcuno sa dirmi perché ? Mi dice che i messaggi sono troppo brevi. Un amministratore del forum può aiutarmi ? Che fatica con iPhone !!!!

BYE BYE
 

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