Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets (1 Viewer)

MATLEY

Forumer storico
L’eurodollaro sta offrendo davvero delle ottime opportunità di trading, dal momento che continua a muoversi con violenza a rialzo e a ribasso all’interno di poche figure, senza riuscire a prendere una direzionalità precisa. Ieri è stato il momento della fase rialzista di breve periodo, che ha fatto guadagnare alla moneta unica ben due figure nell’arco della giornata. Il motivo alla base di questo movimento è sicuramente da ricondurre al problema greco, che pare, secondo il sentiment di mercato, potersi realmente avviare ad una conclusione concreta. La discussione del piano di austerity, che dev’essere necessariamente approvato affinchè non si vada a finire in uno stallo economico ancora più disastroso di quello attuale e affinchè i problemi, a catena, non si riversino su molte delle economie mondiali, è già cominciata e tra domani e l’ultimo giorno di giugno verrà rilasciato il verdetto, che come detto, sembra ormai scontato da parte degli analisti: approvato, perché non si può fare altrimenti. Ed in tutto questo la Germania e la Francia hanno già cominciato a parlare ai propri istituti di credito circa la necessità che venga accettato un piano di rollover volontario delle scadenze di rientro, andando in questo modo a ritardare l’incasso degli interessi sui titoli greci acquistati. La risposta, che secondo l’opinione delle agenzie di rating avrebbe potuto essere molto negativa, sembra invece rispecchiare il sentiment contrario. Stando ai rumors, circa il 70% degli istituti bancari a cui è stata proposta questa soluzione si dicono favorevoli, meno male aggiungiamo noi. I rischi di un possibile default spaventano anche le lobby più influenti a livello mondiale, ed una soluzione dovrà per forza di cose essere trovata. Arriva anche un’altra idea da parte di Weber della Bundesbank, il quale propone che la BCE o l’FSFF si rendano garanti per i bond greci, sempre nell’ottica di evitare un default.

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EurUsd – grafico 1 ora

Di fronte a questo quadro la moneta unica ha reagito bene e siamo convinti che tutta questa altalena sia dovuta al fatto che nessuno, nemmeno gli istituzionali, sono in grado di prendere una decisione che faccia partire un movimento direzionale di medio periodo, rompendo i supporti o le resistenze chiave. Oltre a questo occorre considerare un fatto a nostro avviso significativo. Ieri, Mr. Stark della BCE, ha comunicato che l’istituto centrle di Francoforte è pronto ad alzare i tassi di interesse in quanto l’1.25% “is no longer appropriate” (non è più appropriato), il che probabilmente potrà farci vedere un attacco ai punti di resistenza che vedremo tra poco, prima di poter capire se l’euro avrà la forza necessaria per riportarsi oltre l’1.4400. In tutto questo, è interessante notare come il dollaro non si stia muovendo all’unisono contro la maggior parte delle valute, facendoci capire che per ora il mercato è concentrato sulla questione greca e su nient’altro, per il momento. Sul finire di settimana vedremo se la faranno da padrone nuovi “concerns” oppure eventuali ribilanciamenti di posizioni e prese di profitto da parte di chi ha impostato delle operazioni long sull’euro in questi primi giorni della settimana.
 

Rindomenceslao

Forumer storico
MPS: la tentazione di entrare è forte.... molto forte.... pero' sto fermo..

è un coltello che cade....

guardate il grafico weekly...che roba... se non fallisce tra 1 anno sarà sopra 1 euro...

:cool:
 

daniele64

Forumer storico
fnc grafico weekly con volumi in calo sulla discesa è buono io ci incremento shorto put da questi livelli su settembre
 

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MATLEY

Forumer storico
Sono ore decisive non solo per la Grecia, ma anche per la zona euro. Il presidente del Consiglio Europeo, Herman Von Rompuy, con una semplice frase ha descritto bene la grande attesa per l’esito di un passaggio parlamentare che si preannuncia drammatico. “Quanto avverrà in Grecia avrà un impatto anche sull’economia mondiale”, ha inoltre sottolineato Van Rompuy. I mercati e gli investitori guardano quindi verso una sola direzione: Atene. Domani è infatti previsto il voto del Parlamento ellenico per l’approvazione del piano di austerity da 28,5 miliardi di euro. Un passo cruciale per poter ottenere la quinta tranche da 12 miliardi di euro dell’aiuto da 110 miliardi, concesso poco più di un anno fa da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale, ed evitare così il fallimento.
L’approvazione delle misure di risanamento sarebbe anche la condizione necessaria per poter ricevere un secondo aiuto, che permetterebbe alla Grecia di sopravvivere fino al 2014. La decisione del Parlamento avverrà in un clima tesissimo con Atene paralizzata da uno sciopero generale di 48 ore proclamato dalle maggiori sigle sindacali del Paese. Già questa mattina la capitale greca è stata teatro di scontri tra i manifestanti, schierati contro le misure lacrime e sangue, e la polizia. Ma per evitare il default la strada è una sola. “Il solo modo per evitare un immediato default è l’approvazione del nuovo piano di austerity”, ha dichiarato Olli Rehn, il Commissario Ue per gli Affari economici.
Ieri mattina a Roma si sono incontrati una trentina di rappresentati delle banche creditrici della Grecia e delle istituzioni europee, fra cui funzionari della Banca Centrale Europea e dell’Unione Europea. L’incontro non ha prodotto nessuna decisione formale o informale ma solo un giro di consultazioni, con al centro il piano avanzato dalla Francia. Le banche transalpine, le più esposte al debito greco insieme a quelle tedesche, avrebbero infatti proposto di reinvestire il 70% dei bond in scadenza, di cui il 50% in titoli trentennali e il restante 20% in titoli a cedola zero di alta qualità. I rendimenti dei titoli trentennali avrebbero una componente variabile indicizzata alla crescita del prodotto interno lordo ellenico.
“La decisione sul piano proposto dalla Francia per rinegoziare i termini del debito greco spetta alla discussione dei Governi”, ha dichiarato oggi il presidente dell’Eutower, Jean Claude Trichet. Le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente fiutano però l’esito positivo del passaggio parlamentare, nonostante il governo Papandreou abbia una maggioranza piuttosto risicata (155 voti su 300): Francoforte ha guadagnato lo 0,88%, Parigi l’1,46%, Madrid lo 0,65%, Londra lo 0,86%. A piazza Affari l’indice Ftse Mib ha mostrato un progresso dello 0,82% a 19,454 punti.
 

MATLEY

Forumer storico
Nessun rischio di double-dip, ossia di ricaduta in recessione. Appaiono all’insegna delle certezze i pareri degli analisti quando all'avvio del secondo semestre mancano ormai meno di tre giorni e nonostante i mercati finanziari si trovino alla vigilia di un fondamentale (per evitare un default) voto greco sul piano di austerità da 28 miliardi di euro.

"I timori collegati al rallentamento dell’attività economica negli Stati Uniti, nell’Area Euro e nei mercati emergenti non dovrebbero trasformarsi in una ricaduta nella recessione; ci sentiamo di escludere tale evento", spiegano ad esempio gli analisti di Allianz Global Investors Investments Europe nel loro più recente outlook. Parere analogo anche da Société Générale, che nel multi-asset portfolio pubblicato ieri indicano di aver aumentato l'esposizione al rischio nell'asset allocation complessiva e di non attendersi un double dip dato che il mercato è ancora guidato da un’abbondante liquidità.
In questa visione l'azionario offrirebbe ancora buoni spunti di interesse. "Le valutazioni sono basse se confrontate con il ciclo di crescita in corso”, spiegano da Allianz G.I., aggiungendo che “ciò vale in particolare per i titoli ciclici rispetto a quelli difensivi, e per il settore farmaceutico rispetto ai beni di consumo”. Tra i settori preferiti: chimici, beni voluttuari e materiali di base. Evitati invece il settore della telefonia e in misura minore i servizi di pubblica utilità.
Stefano Melera di Bsi, nella nota settimanale della banca spiega di continuare a credere che la borsa rimarrà confinata in un ampio trading range che si protrarrà nel corso dell’estate, con la zona 1350/1370 punti dell’S&P 500 in qualità di fascia superiore (e di alleggerimento) e quella attorno alla zona dei 1250 punti come limite inferiore (e di accumulo). "Con l’avanzare del tempo ed il consolidamento della borsa - chiarisce l'analista - l’assetto è diventato gradualmente più favorevole per il mercato azionario. Da un lato l’ottimismo registrato dagli investitori e la situazione di ipercomperato che si erano venute a creare a fine aprile si sono ridimensionate. D’altra parte, la situazione di rottura sulla catena dell’offerta, derivante dal terremoto giapponese comincia a normalizzarsi e, a livello di dati macro, le sorprese negative cominciano a ridimensionarsi, grazie anche ad un ricalibramento verso il basso delle aspettative degli economisti, situazione che dovrebbe portare minore apprensione agli investitori in merito alla dinamica congiunturale (rischi di coda esclusi). Infine, le valutazioni di borsa si sono sgonfiate parecchio e risultano ora allettanti. Per terminare, la discesa osservata nel prezzo del greggio e suoi derivati, dovrebbe ridare potere d’acquisto alle spese discrezionali dei consumatori".
Non mancano tuttavia gli aspetti da monitorare, come l’evoluzione della situazione della Grecia e il potenziale rischio di contagio ad altri paesi europei, o la fine del QE2 e la posizione fiscale del governo americano. A questi fattori, secondo Melera, occorre aggiungere la stagione delle trimestrali, che inizierà a luglio, e che "potrebbe creare aggiuntiva volatilità alla borsa a stelle e strisce (soprattutto se gli analisti non dovessero rivedere ulteriormente le loro stime al ribasso) e, dall’altra parte il soft patch della congiuntura dovesse effettivamente ripercuotersi in pieno sugli andamenti degli affari delle aziende presenti nell’indice di riferimento S&P 500".

:rolleyes:
 

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