Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets

Bravo Mat, bel contributo, nellasua brevità.

Ma è mai possibile che certi commenti dobbiamo cercarli con il lanternino?

Per molti anni, per il mio lavoro, sia l'Economist sia il FT sono stati fra le mie fonti di informazioni priviliegiate.

Stai sicuro che fra tante analisi conformiste o interessate (anche in queste due fonti!....) se volevo trovare qualcosa di valido, di innovativo nella semplicità del commento, lo trovavo certamente o sul FT o sull'Economist, un articolo su 100 ma tanto bastava per accendere la luce.

Il tuo excerpt è stato un lampo per me, mi ha ricordato che si può mantenere il rigore dell'analisi anche nei momenti di maggior turbolenza. Le righe da te riportate sono poche ma l'approccio lo si intuisce subito.

Ha ragione la fonte da te citata? Non necessariamente, ma vivaddio poter leggere qualche analisi di scenario di quel taglio!!!!!

E la mia nota di ieri sera rispecchiava un pò questo mio cruccio......possibile che tutto vada a ramengo, se le letture degli scenari futuri possibili (anche per l'Italia) differiscono anche sostanzialmente?

Non riusciamo più a usare la moderazione del buon senso....e bisogna ricorrere ogni tanto alla stampa inglese:wall::wall::wall:

Per questo non volvevo lasciar correre il tuo post...e mi sono un po dilungato.

ciao
francesco
buon giorno a tutti,
buon giorno kero,
confermo l'intervento della bce... anche ieri.

lo stato del minnesota è fallito...., nn sarà sarà l'unico...., la california .......,altri seguiranno....,
gli yankee snobbano la situazione reale.
Sul frame 4h ipotetico h&s rialzista ob 1450..., solo in caso di rottura dei 1350 ......, potrebbe esser la + grossa bull trap della storia.
L'altro ieri c'erano gli imbuto sui book... le mani forti hanno comprato sulle sospensioni al ribasso... ma hanno rivenduto ieri in ottimo gain...
Non hanno mantenuto la posizione!! ahi ahi...

Sul nostrano il consiglio è ancora operare intraday con poco capitale e stop stretti

com'era il proverbio.... un trimestre al rialzo non fa primavera??? :rolleyes:
 
Ultima modifica:
buona sera capo,
sugar è arrivato al tuo tg :cool:


riflettevo su una tua illustre analisi:
qe1
qe2
qe3
q li rotti

orbene: cosa viene dopo il quarto livello?
perchè il dj è sui max?
perchè i q li rotti sono i nostri ma il quantitative easing è della fed?

grazie :uhm:


:uhm::uhm::uhm: :eek::eek: :DD:

Un altro quantitative easing?

Il QE3 non è dunque da catalogare sui libri di storia come la manovra che avrebbe potuto essere stata messa in atto, ma potrebbe diventare la terza tranche di stimoli quantitativi messi in campo dalla Fed

Si complica la situazione internazionale, a soli 15 giorni da quando il mercato era pronto a convincersi che le manovre di stimolo performate negli Stati Uniti, etichettate come QE2, erano terminate e progressivamente si sarebbero dismesse del tutto. Non si è scelto di interrompere subito i reinvestimenti dei flussi di pagamenti ricevuti sui titoli in possesso della Fed proprio per far sì che gli stimoli continuassero, anche se in misura molto minore rispetto a quando il QE2 era in atto, in modo tale da dare sostegno all’economia, soprattutto con l’obiettivo di aiutare la situazione occupazionale americana, che a catena potrebbe aiutare a sistemare le cose. L’altro ieri sono state pubblicate le minute dell’ultimo meeting del FOMC, dalle quali si è evinto un contrasto all’interno del comitato proprio sul tema stimoli monetari, e tutto questo dopo aver registrato soltanto un mese cattivo dal punto di vista dell’occupazione (maggio con poco più di 50k posti di lavoro creati). Come sappiamo, venerdì sono stati rilasciati dati pessimi sul mercato del lavoro a stelle e strisce, il che ha fornito a Bernanke uno strumento in più di valutazione a supporto delle prossime mosse dell’istituto centrale. Ieri, nel report semestrale sulla politica monetaria recitato dal numero uno della Fed, non si è lasciato spazio ad interpretazioni. Se necessario (dati sull’occupazione che non migliorano, vendite al dettaglio ferme e dati sulla fiducia non convincenti, tutte cose oltre che possibili, probabili), non si tentennerà e si metteranno in campo dei nuovi stimoli monetari a sostegno dell’economia. Il QE3 non è dunque da catalogare sui libri di storia come la manovra che avrebbe potuto essere stata messa in atto, ma potrebbe diventare la terza tranche di stimoli quantitativi messi in campo dalla Fed in quel lontano 2011, dove il mondo economico (e non solo) non se la viveva tanto bene.

fxcm1_317.jpeg


UsdJpy – grafico 5 minuti

Secondo Bernanke esistono tre strade percorribili per aumentare gli stimoli: 1) mantenere i tassi bassi per un periodo molto esteso di tempo (soluzione che non ci piace in quanto il mantenere bassi i tassi ancora per molto, senza agire su qualche altro fattore, abbiamo visto come non aiuti in maniera particolare la ripresa. 2) acquistare un maggior numero di asset (quindi mettere in campo nuova liquidità non sterilizzata che nel lungo periodo andrà inevitabilmente a pesare sul buck) 3) tagliare i tassi di interesse pagati alle banche sui depositi overnight presso la Fed in modo tale da incoraggiare gli istituti bancari a concedere maggiore credito alle imprese (questa è un’ottima idea, che se supportata dalla fiducia degli imprenditori potrebbe avere risvolti positivi, il problema è che, ora come ora, in pochi se la sentono ad investire). Oltre a tutto ciò, che va a togliere voglia di comprare dollari, occorre tener presente la situazione debitoria degli Stati Uniti e le discussioni che stanno avvenendo proprio in questi giorni in Senato, dove i Repubblicani stanno sostenendo che occorre soltanto tagliare in maniera massiccia le spese senza dover giocoforza aumentare le tasse, il tutto per raggiungere i 4000 miliardi in 10 anni di tempo, prospettati da Obama. Tensioni anche su questo fronte, accompagnate dai problemi sovrani sul debito europeo e da molti squilibri valutari (e non solo, basta guardare un grafico dell’oro per capirlo) che stanno interessando soprattutto le valute rifugio. A tal proposito, è molto probabile che la Banca Centrale del Giappone abbia alzato i telefoni stamattina per chiedere qualche prezzo su UsdJpy, e per quanto riguarda eventuali interventi sul mercato, essi sono possibili da un momento all’altro, l’unica discriminante potrebbe essere la paura da parte dell’istituto centrale di avere poca efficacia (come spesso, se non sempre ultimamente, accade) se non coordinata con le altre banche G7.



capo: non ricordo cosa viene dopo il qe3.....:rolleyes:
 
Usa: Moody's mette rating tripla A sotto osservazione per possibile downgrade

(14 Luglio 2011 - 08:39)

lg.php


Il rischio di uno sforamento del tetto sul debito da parte degli Usa si fa concreto e l'agenzia di rating Moody's avverte che un mancato accordo per sventare questo pericolo comporterà un declassamento del merito di credito del Paese americano. Moody's ha messo sotto osservazione il rating tripla A degli Stati Uniti per un possibile downgrade. La decisione è frutto della crescente possibilità che il limite di indebitamento non venga alzato entro i termini previsti. In concomitanza, l'agenzia di rating ha messo sotto revisione anche i rating Aaa delle istituzioni finanziarie direttamente collegate al governo degli Stati Uniti.

Moody's è la prima delle tre grandi agenzie di rating a mettere sotto osservazione il merito di credito degli Usa che detiene lo status di tripla A dal lontano 1917. Risale invece al 1995 l'ultima volta che il rating statunitense era stato messo sotto revisione. La mossa di Moody's mette così ulteriore pressione per un accordo sul debito. "Il monito di Moody's ricorda la necessità che il Congresso si muova rapidamente per evitare il default e si arrivi a un'intesa per un pacchetto di misure consistenti di riduzione del deficit", è stato il primo commento da Washington per bocca del sottosegretario al Tesoro, Jeffrey Goldstein.

Il 2 agosto è il termine ultimo entro il quale si dovrà trovare un accordo sull'innalzamento del tetto del debito che attualmente risulta di 14,3 trilioni di dollari. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si era mostrato nei giorni scorsi ottimista per il raggiungimento di un'intesa ma si registra ancora un forte contrasto con l'opposizione repubblicana che è contraria a un aumento delle tasse ed è presente anche un dissenso della base democratica nei confronti di tagli a sanità e pensioni. Tra le opzioni sul tavolo che al momento trovano consenso c'è quella di alzare il tetto del debito di 2.500 miliardi in tre tranche ciascuna da votare al Congresso.

Sul nodo debito si è espressa anche la Fed che ritiene che anche un default temporaneo potrebbe avere un impatto negativo sui mercati. Ieri Ben Bernanke, presidente della Fed, nel suo discorso al comitato per i servizi finanziari della Camera, ha rimarcato come sarebbe una "catastrofe" la mancata intesa sul nuovo tetto.

Stati Uniti che sono alle prese anche con il rallentamento della congiuntura economica. Bernanke ha rimarcato che la banca centrale Usa è pronta a un ulteriore allentamento della politica monetaria in caso di persistente indebolimento dell'economia rimarcando come le ultime stime della Fed non tengono conto degli ultimi dati, in particolare i deboli riscontri arrivati dal mercato del lavoro.
 
Manovra: in punti le novità del testo. Fino a 50.000 euro esenzione dal superbollo sui titoli

(14 Luglio 2011 - 09:04)

lg.php


Il conto della manovra finanziaria sale a 80 miliardi. E' il bilancio delle ultime novità introdotte dopo il passaggio della norma ieri in Senato. Di seguito in sintesi i punti del decreto, dal ritorno dei ticket, a una ulteriore stretta alle pensioni, dai tagli alle rendite alle modifiche della bozza sul prelievo legato al deposito titoli.
Deposito titoli, verso l'esenzione
Nella nuova stesura l'imposta di bollo sui titoli prende una forma più progressiva.
Coloro che sul conto titoli hanno una giacenza non superiore ai 50.000 euro continueranno a pagare l'attuale imposta pari a 34,20 euro (17,1 se l'invio dell'estratto conto è effettuato semestralmente, 8,55 euro ogni tre mesi, 2,85 euro se mensile).
Dai 50.000 euro ai 150.000, il bollo sale da subito a 70 euro, per crescere fino a 230 euro entro il 2013.
Dai 150.000 euro ai 500.000 l'onere salirà dapprima a 240 euro e fino a 780 in due anni.
Per importi superiori ai 500.000 euro l'imposizione sarà pari a 680 euro, che saliranno a 1.100 entro il 2013.
Ritorna il ticket sanitario
Da lunedì scatta il ticket di 10 euro per le ricette dell'assistenza ambulatoriale specialistica e di 25 euro per le prestazioni di Pronto soccorso caratterizzate dal codice bianco, quelle meno gravi.
Stretta sulle pensioni
I lavoratori con 40 anni di contributi dal 2012 dovranno aspettare un mese in più per raggiungere la pensione. I mesi saliranno a 2 nel 2013 e a 3 per chi raggiungerà la soglia nel 2014. Nessun cambiamento invece per chi raggiungerà i 40 anni entro il 31 dicembre 2011.
Adeguamenti delle rendite
Per il biennio 2012-2013 l'adeguamento all'inflazione delle pensioni medie sale dal 45% al 70 per cento. Vengono invece bloccati gli adeguamenti per le pensioni al di sopra dei 2.300 euro mensili.
Prelievo sulle pensioni d'oro
Da agosto 2011 e fino al 2014 sulle pensioni che superano i 90.000 euro lordi e fino a 150.000 euro si applicherà un prelievo del 5%, che raggiungerà il 10% per la parte superiore ai 150.000 euro.

Il voto definitivo sulla manovra è atteso per la serata di domani.
 
Manovra: in punti le novità del testo. Fino a 50.000 euro esenzione dal superbollo sui titoli

(14 Luglio 2011 - 09:04)

lg.php


Il conto della manovra finanziaria sale a 80 miliardi. E' il bilancio delle ultime novità introdotte dopo il passaggio della norma ieri in Senato. Di seguito in sintesi i punti del decreto, dal ritorno dei ticket, a una ulteriore stretta alle pensioni, dai tagli alle rendite alle modifiche della bozza sul prelievo legato al deposito titoli.
Deposito titoli, verso l'esenzione
Nella nuova stesura l'imposta di bollo sui titoli prende una forma più progressiva.
Coloro che sul conto titoli hanno una giacenza non superiore ai 50.000 euro continueranno a pagare l'attuale imposta pari a 34,20 euro (17,1 se l'invio dell'estratto conto è effettuato semestralmente, 8,55 euro ogni tre mesi, 2,85 euro se mensile).
Dai 50.000 euro ai 150.000, il bollo sale da subito a 70 euro, per crescere fino a 230 euro entro il 2013.
Dai 150.000 euro ai 500.000 l'onere salirà dapprima a 240 euro e fino a 780 in due anni.
Per importi superiori ai 500.000 euro l'imposizione sarà pari a 680 euro, che saliranno a 1.100 entro il 2013.
Ritorna il ticket sanitario
Da lunedì scatta il ticket di 10 euro per le ricette dell'assistenza ambulatoriale specialistica e di 25 euro per le prestazioni di Pronto soccorso caratterizzate dal codice bianco, quelle meno gravi.
Stretta sulle pensioni
I lavoratori con 40 anni di contributi dal 2012 dovranno aspettare un mese in più per raggiungere la pensione. I mesi saliranno a 2 nel 2013 e a 3 per chi raggiungerà la soglia nel 2014. Nessun cambiamento invece per chi raggiungerà i 40 anni entro il 31 dicembre 2011.
Adeguamenti delle rendite
Per il biennio 2012-2013 l'adeguamento all'inflazione delle pensioni medie sale dal 45% al 70 per cento. Vengono invece bloccati gli adeguamenti per le pensioni al di sopra dei 2.300 euro mensili.
Prelievo sulle pensioni d'oro
Da agosto 2011 e fino al 2014 sulle pensioni che superano i 90.000 euro lordi e fino a 150.000 euro si applicherà un prelievo del 5%, che raggiungerà il 10% per la parte superiore ai 150.000 euro.

Il voto definitivo sulla manovra è atteso per la serata di domani.
.....beh alla fine non mi sembra cosi ingiusta!almeno fino al 2013.:up:
 
ciao a tutti situazione euro se oggi chiude daily sopra la verde va long a 1 settimana mini sp short ancora con tf daily
 

Allegati

  • euro_oggi.PNG
    euro_oggi.PNG
    18,8 KB · Visite: 194
  • minisp_oggi.PNG
    minisp_oggi.PNG
    18 KB · Visite: 252

Users who are viewing this thread

Back
Alto