Adusbef vuole il divieto permanente dello short selling
Forte e pesante presa di posizione da parte delle associazioni di consumatori nei confronti della Consob, che ha bloccato lo short selling.
Pierpaolo Molinengo 12 agosto 15:09
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pierpaolomolinengo.com Forte e pesante presa di posizione da parte delle associazioni di consumatori nei confronti della Consob, che ha bloccato lo short selling. Secondo Federconsumatori e Adusbef le limitazioni devono essere permanenti.
Secondo Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) "la Consob preposta alla tutela di interessi generali e del risparmio,non sta tutelando nulla e nessuno, alimentando con i suoi provvedimenti ‘spot’ da veri e propri “pannicelli caldi”, una speculazione che oramai passa alla cassa ogni giorno a danno dei piccoli investitori e delle casse pubbliche visto l’aumento costante ed allarmante dello spread rendimento BTP – Bund tedesco, che ci costringe ad andare sui mercati a rifinanziarci a costi sempre maggiori, proprio a causa della speculazione, con conseguenze sui conti pubblici e sulle tasse dei cittadini!"
Sempre secondo Lannutti e Trefiletti, "la Consob non può continuare ad essere la succursale privilegiata dell’Abi e degli interessi dei banchieri e dei fondi speculativi, ma deve cominciare a tutelare il mercato ed i risparmiatori,se vuole evitare qualche azione giudiziaria per omessa vigilanza".
Le due associazioni chiedono:
1) Blocco dello short selling intraday e overnight (proveniente sia dall’Italia che dall’estero) su tutti i mercati regolamentati, comprendendo nel blocco sia i titoli azionari che obbligazionari e i relativi sottostanti e derivati, come anche il future sull’indice e relativi derivati.
2) Blocco delle vendite allo scoperto cosiddette naked, ovvero in marginazione, siano esse provenienti dall’Italia che (soprattutto) dall’estero su tutti gli strumenti sopra citati, interfacciando controlli incrociati coi tabulati forniti da borsa italiana, al fine di verificare se
qualche broker estero non rispetti il divieto.
3) Obbligo della immediata ricopertura su tali strumenti per tutti i brokers (italiani ed esteri) che, per conto proprio o per conto terzi, abbiano effettuato un naked short selling su qualunque strumento finanziario quotato a piazza affari, ivi compresi derivati e sottostanti.
4) Costante monitoraggio, attraverso i dati forniti da Borsa Italiana, sugli ordini di vendita passanti sui finanziari quotati e relativi sottostanti e derivati , quantomeno quelli quotati nell’indice principale.
5) Costante monitoraggio e incrocio di controlli con Borsa Italiana relativa ai titoli di stato quotati, per verificare che sia rispettato il divieto di short selling.
6) Ammenda fino a 5 milioni di euro per chiunque non rispetti tale divieto.