la situazione per quanto mi riguarda al momento conferma i segnali in essere, inversione di sperandeo, broadening top, indicatori in sell, rottura del minimo di venerdi con sequenza di minimi e massimi decrescenti dal massimo di ottobre, volatilità in aumento e senza picchi da inversione nonostante il quasi -2% di oggi del future. invece del ritraccio usa nessun segnale, quindi continuo ad interpretarlo come un riposizionamento dei portafogli tra area euro e usa, o per hedging o per posizionamento strategico in ottica di variazioni politiche.
ho letto che il calo del cambio eur-usd è stato considerato come causa del ribasso delle borse europee. storicamente è vero il contrario, come si vede dal grafico dove ho messo il dow a rapporto con l'usdindex (rosso) e eurusd (viola). il rialzo del dollaro negli ultimi 15 anni ha sempre corrisposto ad una correzione del mercato azionario usa e viceversa. evidentemente in questa fase gli istituzionali stanno facendo altre valutazioni: potrebbe essere una reazione al programma politico di trump oppure (speriamo di no) una conseguenza di possibili ulteriori tensioni geopolitiche con conflitti di più vaste dimensioni rispetto a quelli già in essere. nelle fasi di cirsi geopolitiche il dollaro ed il tbond assumono il ruolo di beni rifugio.