Mamma mia...spero di non confondermi....I cct gli avevo scartati a priori per lo scarso rendimento rispetto ai btp..... I btpi (indicizzati giusto?) dovrebbero aumentare il rendimento con il salire (se sale..) dell'inflazione.: in quest'ottica potrebbero rappresentare una discreta difesa del capitale. Differenziare mi pare sia, in buona sostanza, il metodo migliore per salvaguardare/investire i nostri risparmi. Per quanto riguarda il conto corrente, pago 19,50 ogni trimestre e oltre al pagamento delle bollette mi consente il collegamento al mio conto tramite il sito Banca Intesa SanPaolo (MultiBenefit versione 1)..non saprei dire se mi consente di effettuare operazioni finanziarie tipo acquisto titoli/obbligazioni...e che.... non sono molto pratico per cose del genere...non vorrei che qualche Hacker mi prosciugasse il conto link c/c:
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Vedo di fare tesoro dei vostri consigli..
Vediamo un po'...
Posto che la prima regola è e sarà sempre:
STUDIARE, STUDIARE, STUDIARE.
E la seconda viene direttamente da lì:
cmq l'importante è non avere fretta. occasioni di acquisto/vendita ce ne saranno sempre; la cosa principale da fare è la pianificazione (meglio su carta) di che cosa vuoi mettere nel tuo portafoglio (CCT, BTP? e quanto?) poi solo dopo andrai a fare le operazioni.
La scelta tra tasso fisso e tasso variabile è molto soggettiva. C'è chi preferisce avere cedole certe (e, come Maino, fa notare che in passato la scelta del tasso fisso ha portato a rendimenti maggiori) e chi preferisce avere titoli in portafoglio il cui prezzo rimanga il più possibile stabile (e fa notare che andando avanti i tassi difficilmente scenderanno ancora).
La cosa importante è evitare di allocare tutto il tuo portafoglio su di un unico titolo TF a lunga scadenza, perché rischi di rimanere incastrato quando i tassi ricominceranno a salire. Ma per il resto, non esiste una soluzione "a prescindere" migliore di un'altra come non esiste una soluzione buona per tutte le stagioni.
I BTPi personalmente mi piacciono un sacco. Per chi vuole investire e "dimenticarsi" di avere il titolo fino a scadenza (in ottica di pensione, o di futuro dei figli come nel tuo caso) permettono di cautelarsi da una fiammata inflattiva nel medio/lungo termine, oltre che di avere una piccola rendita rivalutata nel tempo.
Vale però la pena di investire un po' di tempo per capire il loro funzionamento (non esageratamente complicato, ma meglio evitare sorprese) e la loro fiscalità, che in determinate condizioni può risultare penalizzante per il risparmiatore. Nel thread dedicato troverai una disamina completa di queste tematiche e di come evitare problemi fiscali legati a questo titolo.
Per quel che riguarda il "problema hacker" (rectius, cracker), ricorda questa vecchia massima: nel 99,99% dei casi, il problema si trova tra la tastiera ed il monitor
![Big Grin :D :D](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
Scegli una password non banale, evita di darla in giro e cestina immediatamente tutte le mail terroristiche e/o che ti dicono di accedere al sito della banca cliccando su un link ed avrai evitato il 99,99% dei problemi.
Per il restante 0,01% trovo che l'approccio adottato da Fineco (banca online) sia una spanna avanti rispetto alle altre, nel senso che (opzionalmente ed in modo gratuito) puoi chiedere che ti venga inviato un SMS tutte le volte che disponi un bonifico. Questo SMS contiene un codice che devi inserire sul sito perché il bonifico venga effettivamente eseguito.
Un approccio del genere è anche più sicuro del token che Intesa mette a disposizione, che già di suo offre un livello di sicurezza molto elevato.
Sui costi, se accrediti lo stipendio Fineco non fa pagare canone (e le altre banche online non lo fanno pagare proprio), oltre ad avere commissioni quasi certamente più basse (non so se il tuo conto preveda costi di tenuta titoli, le banche online non ne hanno).