Italia brucia 380.000 occupati in 2009, disoccupazione al 7,8%
24/03/2010
Continua, per il quarto trimestre consecutivo, il calo dell'occupazione, mentre si allarga la disoccupazione. Nel quarto trimestre 2009 l'occupazione, in termini congiunturali e destagionalizzati, è infatti scesa dello 0,2% (-36mila posti), mentre in termini tendenziali (dati non destagionalizzati) dell'1,8% (-428mila posti).
Questo a fronte di un tasso di disoccupazione, sempre nel quarto trimestre, salito all'8,2% in termini congiunturali e all'8,6% in termini tendenziali non destagionalizzati (+1,5%). Si deve arrivare al quarto trimestre del 2001 per registrare un analogo risultato.
In media, invece, l'occupazione nel 2009 è scesa dello 0,5% (127mila unità in meno). Il tasso di disoccupazione medio annuo si è attestato al 7,8% (+1% rispetto al 2008). Quanto ai posti di lavoro persi in media lo scorso anno rispetto al 2008 sono stati 380mila: è il primo calo dal 1995.
Alla flessione particolarmente robusta dell'occupazione maschile (-2% pari a 274 mila unità in meno rispetto alla media 2008) si associa quella meno accentuata dell'occupazione femminile (-1,1% pari a 105 mila unità). Il calo dell'occupazione si concentra al sud (-3% pari a 194 mila unità in meno) ma è alto anche nel nord (-1,3% pari a 161 mila unità in meno) mentre resta contenuto al centro (-0,5% pari a 25 mila unità in meno).
Il risultato negativo dell'occupazione totale tiene conto della riduzione molto accentuata della componente italiana (-527 mila unità) controbilanciata dalla crescita, pur se con ritmi inferiori al passato, di quella straniera (+147 mila unità di cui 61 mila uomini e 86 mila donne).
"L'incremento della disoccupazione", ha sottolineato l'Istat, "continua a concentrarsi nel Centro Nord e tra gli individui che hanno perso una precedente occupazione. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un incremento degli inattivi pari all'1,7%, +253mila unità, in particolare di quelli che non cercano attivamente un lavoro perchè pensano di non trovarlo e di tutti coloro che rimangono in attesa dei risultati di passate azioni di ricerca del lavoro".