ROMA (Reuters) - Il governatore di Bankitalia Mario Draghi ha avvertito oggi che è "indispensabile" un'accelerazione nel rientro degli squilibri nei conti pubblici, aggiungendo che una manovra in tempi stretti era inevitabile data la lentezza del taglio al debito.
"Nonostante i costi in termini di crescita dell'economia che la manovra implica nel breve periodo, era inevitabile agire al più presto: lo scenario tendenziale non era sostenibile", ha detto Draghi all'assemblea dell'Abi, riferendosi alla manovra di correzione dei conti da 25 mld.
"Scontiamo la lentezza con cui l'incidenza del debito pubblico sul Pil è stata ridotta nel decennio successivo all'avvio dell'Unione monetaria. Se la correzione possa effettivamente consentire di raggiungere gli obiettivi di indebitamento netto potrà essere valutato solo nei prossimi mesi, anche tenendo conto del quadro macroeconomico e delle sue retroazioni sul bilancio"
Parlando poi della situazione del credito, gli stress test sulle banche che saranno resi noti il 23 luglio mostreranno per l'Italia risultati differenziati ma il governatore si è detto fiducioso che gli istituti italiani abbiano patrimoni adeguati.
"I test per le banche italiane non potranno ovviamente che presentare risultati differenziati, ma sono fiducioso che mostreranno come le risorse patrimoniali delle singole aziende siano adeguate", ha detto Draghi.
Draghi ha ricordato che "lo stress ipotizza: una crescita del Pil inferiore di tre punti percentuali a quella attualmente stimata dalla Commissione europea per il biennio 2010-11; un aumento dei tassi di interesse a medio e a lungo termine maggiore di quello osservato nei primi giorni di maggio di quest'anno, durante la crisi greca".
Draghi avverte che il problema della qualità del credito resta in primo piano.
"Nel primo trimestre di quest'anno il rapporto tra le nuove sofferenze e il totale dei finanziamenti bancari è rimasto stabile al 2 per cento, un valore elevato rispetto all'ultimo decennio. Ci attendiamo che anche nei prossimi mesi il flusso di nuove sofferenze rimanga ingente", ha detto Draghi.