Btp in calo su effetto Irlanda, pesano aste, meno crisi politica
giovedì 11 novembre 2010 17:43
MILANO, 11 novembre (Reuters) - Giornata negativa per il
secondario italiano che risente dell'effetto trascinamento della
crisi irlandese che sta colpendo tutti i periferici. In secondo
luogo un certo peso lo esercitano le aste in agenda per domani,
per un ammontare superiore alle attese. La marcata incertezza
politica italiana, pur presente nelle menti degli investitori,
tra i vari fattori, a dire degli esperti, è quello che conta
meno.
Lo spread fra i decennali di riferimento italiano e tedesco
si è spinto in seduta oltre quota 180 punti base, a livelli che
non si registravano dalla prima metà di giugno [ID:nLDE6AA21K].
"Il mercato spinge al rialzo i rendimenti e spinge l'Irlanda
in direzione di un'assistenza internazionale" dice Marc Ostwald,
strategist di Monument Securities.
Schizza quindi anche il tasso del decennale italiano, con un
picco a quota 4,186% sulla scadenza settembre 2020 IT10YT=RR e
a 4,241% sul titolo marzo 2021 IT10YT=TWEB.
SPREAD IN RIALZO SU EFFETTO IRLANDA
I differenziali con la Germania di Portogallo e Irlanda
hanno toccato oggi nuovi massimi, trascinando gli altri
periferici, suullo scetticismo riguardo all'ipotesi che Dublino
possa sfuggire a un salvataggio stile Grecia.
"Il problema principale per la performance del debito
italiano resta l'effetto trascinamento dell'Irlanda. Si è
consolidata l'idea che sarà necessaria una forma d'intervento
straordinario nel 2011" osserva Luca Cazzulani, strategist di
Unicredit Mib.
"È vero che a questi livelli, con il decennale irlandese che
rende oltre l'8%, non è pensabile 'fare funding'. Ma è anche
vero che l'Irlanda non avrà necessità di fare aste fino
all'aprile del 2011. Potrebbe quindi aspettare di vedere se i
tassi scenderanno, altrimenti il debito non sarà sostenibile nel
lungo periodo" dice ancora Cazzulani.
L'Italia, osserva però lo strategist, anche in un contesto
di stabilità europea avrebbe allargato per via delle aste di
domani.
PESO ASTE DOMANI SUPERIORI A STIME
L'annuncio del Tesoro, di collocare fino a 8,25 miliardi di
Btp alle aste di domani ha stupito gli operatori.
"È un ammontare superiore a quanto il mercato si aspettasse,
anche se l'ammontare più alto per il titolo nuovo ci sta tutto"
dice un trader, sebbene le stime per domani siano comunque di
una buona domanda.
In una nota di Unicredit dice infatti di aspettarsi che i
collocamenti di domani confermino la buona disposizione del
mercato verso la carta italiana, e che l'alto livello dei
rendimenti dia un'ulteriore spinta verso i titoli.
Le attese sono comunque che il Tesoro cancelli l'asta di
metà dicembre.
"Quello che ha stupito il mercato è stata anche la scelta di
collocare due titoli sul tratto molto lungo, cioè il 15 anni e
l'off-the run" dice Cazzulani.
Il Tesoro offrirà domani da 3,5 a 4,5 miliardi del nuovo Btp
a cinque anni, da 1,5 a 2,25 miliardi del Btp marzo 2026, da 750
milioni a 1,5 miliardi del titolo off-the-run agosto 2034.
Il titolo in asta domani, il novembre 2015, sul grey market
cede 38 punti base a 99,07. In calo l'attuale benchmark a 5
anni, il giugno 2015, che cede 63 punti base a 99,29.
Il rendimento del trentennale buca quota 5% e sale sino al
5,10 a causa di una quotazione in calo di due punti pieni.
POLITICA PESERÀ SOLO SE VACILLERÀ PERFORMANCE FISCALE
Sembra pesare poco la crisi nel governo italiana, con Fli
che continua a chiedere le dimissioni del premier Berlusconi
come precondizione per restare al governo.
"Finché non verrà messa in discussione la performance
fiscale italiana, le vicende politiche non peseranno molto" dice
ancora Cazzulani.