Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (12 lettori)

Stato
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ilfolignate

Forumer storico
Treasuries deboli a Londra, pesa piano Boj su acquisto azioni

LONDRA, 3 febbraio (Reuters) - I titoli di stato Usa cedono terreno negli scambi europei penalizzati dall'annuncio che la Banca del Giappone intende acquistare titoli delle banche nipponiche, mossa che sottolinea i crescenti sforzi per rilanciare l'economia in tutto il mondo.
"Ci sono alcuni fattori globali, tra cui ulteriori segnali di stimolo come le notizie dal Giappone in particolare per quanto riguarda l'acquisto di azioni", commenta Andre de Silva di Hsbc a Londra. "Tutto questo aggiunge ulteriori pressioni per nuovi incentivi negli Usa, che produrrebbero un aumento dell'offerta".
Il mercato attende inoltre di vedere se il Senato Usa passerà il pacchetto di stimolo fiscale il cui valore si è gonfiato fino a quasi 900 miliardi di dollari. La maggior parte del finanziamento del piano è vista provenire da un aumento delle emissioni del Tesoro, il che spingerà al ribasso i prezzi.
In focus anche la possibilità che il Tesoro Usa possa iniziare a breve ad acquistare carta governativa per fornire ulteriore liquidità al mercato. Questo aiuterebbe ad assorbire l'atteso incremento delle emissioni di debito ed è visto come un supporto per il mercato.
Intorno alle 12,05 il decennale <US10YT=RR> cede 10/32 e rende il 2,761%, mentre il due anni <US2YT=RR> è praticamente piatto con un rendimento dello 0,907%.
 

ilfolignate

Forumer storico
Toh che notizie!!!

«I Btp meritano più fiducia»

De Felice: penalizzati eccessivamente dai mercati. Ora il trading sui decennali è una chance


I tassi scenderanno ancora, al fatidico uno per cento. L’accanimento speculativo sulle emissioni dei Paesi più deboli, Italia in testa, passerà. E l’idea del bond europeo non è irrealizzabile, se si superano gli ostacoli politici. Gregorio De Felice, alla guida del Servizio ricerche e studi del gruppo Intesa Sanpaolo, e presiedente dell’Aiaf (analisti finanziari) dice quel che si può intuire oggi guardando la curva dei tassi e le strategie dei governi che, mai come ora, devono manovrare con attenzione le leve che muovono il denaro.
E c’è anche un consiglio per i risparmiatori: comprate Btp a dieci anni, pronti a rivenderli, non appena i prezzi risaliranno in vista di tempi migliori.
Dove andranno i tassi europei? E con che tempistica?
«Arriveremo all’1%, a giugno. In febbraio la Banca centrale europea ha fatto capire che starà ferma. In marzo potremmo scendere all’1,50% e arrivare all’uno prima dell’estate».
E negli Stati Uniti?
«Plausibile che rimangano a zero per un po’».
Quando potrebbe arrivare la ripresa o comunque un miglioramento della congiuntura?
«Non in tempi brevi. La stagione sarà brutta fino a giugno. Poi potrebbero accendersi i primi segnali di miglioramento, nella seconda metà dell’anno».
Quale destino per le obbligazioni?
«Negli Stati Uniti il decennale rende il 2,50% lordo, difficile ipotizzare soglie più basse. La Federal Reserve ha annunciato l’acquisto di titoli per sostenere il debito pubblico. Il rapporto tra deficit, l’indebitamento annuo, è il reddito nazionale lordo negli Stati Uniti raggiungerà proporzioni ragguardevoli, superiori al 12%».
In Europa la situazione non è molto diversa: rendimenti al minimi e deficit nazionali in espansione. O no?
«Sì. Il Bund decennale tedesco rende ora il 2,25% e potrebbe arrivare al 2% se il costo del denaro scende all’1%. Aumentare la quantità di emissioni è una delle strade per finanziare gli aiuti all’economia e al sistema finanziario: in area euro nel 2009 si toccherebbero gli 800 miliardi di nuovi bond, contro i 640 contabilizzati nel 2008».
Chi batterà più cassa?
«Secondo le nostre stime la Francia e la Spagna sono quelle che faranno le operazioni più consistenti. La Spagna è quella che sfonderà con più decisione il parametro di Maastricht del rapporto deficit/prodotto interno lordo raggiungendo il 5%».
E l’Italia?
«L’Italia diminuirà leggermente le nuove emissioni, senza calcolare però i Bot, da 198 a 190 miliardi perché il volume del nostro stock di debito è tale da non consentire manovre di aumento del deficit».
Si giustifica l’enorme differenziale di rendimento tra le emissioni tedesche e il nostro Btp?
«Forse c’è un eccesso di pessimismo nei confronti dei Paesi più deboli. Oggi il decennale italiano rende 150-160 punti base più del titolo tedesco. Una distanza enorme e visto che non ha nessun senso ipotizzare uscite dall’euro, non resta che approfittarne».
In che modo?
«Comprando Btp decennali senza infilarli acriticamente nel cassetto. Tra quattro o cinque mesi i prezzi potrebbero essere risaliti. E a quel punto sarà ora di venderli e di portare a casa il capital gain , il guadagno sulla quotazione».
La proposta di un bond europeo emesso dalla Commissione o da altre autorità super partes è praticabile?
«E’ un'idea interessante. Gli ostacoli non sono tecnici ma politici: bisognerebbe mettersi bene d’accordo sulla destinazione dei fondi raccolti».
GIUDITTA MARVELLI
 

AndMoney

Forumer attivo
Scusate... spero di non eccedere con l'OT ma si potrebbe trarre qualche indicazione... almeno credo:
Questo resoconto è di ieri pomeriggio:
MTS: commento mercato titoli di Stato
ROMA (MF-DJ)--I titoli di Stato dell'area Euro annullano nel pomeriggio i guadagni della mattina. Dopo un'apertura mista lo spunto al rialzo giunge dagli indici Pmi manifatturieri che confermano la debolezza del settore, specialmente in Germania e in Francia. Lo spread di rendimento tra Btp e Bund si stringe fino a 133 punti base, mentre l'inclinazione della curva Euro rimane stabile a 177 punti nel gap 2-10 anni. Nel pomeriggio in America l'indice Ism Manifatturiero sorprende positivamente le attese generando prese di profitto sugli EuroBond, che comunque restano in denaro su tutte le maturity. L'indice EuroMts Global chiude a 156,27 in rialzo di 34 punti base. Sul mercato Mts oggi scambiati oltre 2 miliardi di euro sul comparto cash e 70 sul pct. Mts (END) Dow Jones Newswires
February 02, 2009 11:54 ET (16:54 GMT)


Come spesso osserva Iuessei, L' S&P/mib degli ultimi 5 giorni:
w.png

E infine una domanda:
Il 37, non rende un pò troppo poco rispetto alle scadenze più brevi?

Ci sarà un eccesso di trader organizzati in tanti forum :)D)che lo hanno pompato più del dovuto?
O sono gli altri ad essere sotto quotati?

w.png


btp.JPG
 

Giontra

Forumer storico
Io non li konosco i Kaiser ..etc.

E pensare che una volta ero sempre aggiornatissimo (musicalmente parlando).

link ? modelli musicali ispiratori ?

Grazie

Pierluigi

Brit pop fresco fresco.
L'album di esordio "Employment" è notevole, secondo me.
Quest'ultimo album non è convincente come i precedenti ma la hit coinvolge e trascina:
http://it.youtube.com/watch?v=n6UH4IDnjpk
Altri gruppi paragonabili:
Franz Ferdinand
Arctic Monkeys
Block Party
 

Jessica.

out of time...
Scusate... spero di non eccedere con l'OT ma si potrebbe trarre qualche indicazione... almeno credo:
Questo resoconto è di ieri pomeriggio:
MTS: commento mercato titoli di Stato
ROMA (MF-DJ)--I titoli di Stato dell'area Euro annullano nel pomeriggio i guadagni della mattina. Dopo un'apertura mista lo spunto al rialzo giunge dagli indici Pmi manifatturieri che confermano la debolezza del settore, specialmente in Germania e in Francia. Lo spread di rendimento tra Btp e Bund si stringe fino a 133 punti base, mentre l'inclinazione della curva Euro rimane stabile a 177 punti nel gap 2-10 anni. Nel pomeriggio in America l'indice Ism Manifatturiero sorprende positivamente le attese generando prese di profitto sugli EuroBond, che comunque restano in denaro su tutte le maturity. L'indice EuroMts Global chiude a 156,27 in rialzo di 34 punti base. Sul mercato Mts oggi scambiati oltre 2 miliardi di euro sul comparto cash e 70 sul pct. Mts (END) Dow Jones Newswires
February 02, 2009 11:54 ET (16:54 GMT)


Come spesso osserva Iuessei, L' S&P/mib degli ultimi 5 giorni:
Vedi l'allegato 4960
E infine una domanda:
Il 37, non rende un pò troppo poco rispetto alle scadenze più brevi?

Ci sarà un eccesso di trader organizzati in tanti forum :)D)che lo hanno pompato più del dovuto?
O sono gli altri ad essere sotto quotati?



....ed infatti la curva dei rendimenti e' quasi piatta..:Dsi consideri che il 37 rende solo 2.5% in piu' dell'11( che scade tra poco piu' di 2 anni)....
Per me' òe forze che si scontrano in campo sono molteplici.......e per ora vincono quelle che "non credendo oramai piu' a nulla".....e che rimangono sui tds.....e da qui i rendimenti .....
 

ilfolignate

Forumer storico
I Btp meritano più fiducia

«I Btp meritano più fiducia»

De Felice: penalizzati eccessivamente dai mercati. Ora il trading sui decennali è una chance


I tassi scenderanno ancora, al fatidico uno per cento. L’accanimento speculativo sulle emissioni dei Paesi più deboli, Italia in testa, passerà. E l’idea del bond europeo non è irrealizzabile, se si superano gli ostacoli politici. Gregorio De Felice, alla guida del Servizio ricerche e studi del gruppo Intesa Sanpaolo, e presiedente dell’Aiaf (analisti finanziari) dice quel che si può intuire oggi guardando la curva dei tassi e le strategie dei governi che, mai come ora, devono manovrare con attenzione le leve che muovono il denaro.
E c’è anche un consiglio per i risparmiatori: comprate Btp a dieci anni, pronti a rivenderli, non appena i prezzi risaliranno in vista di tempi migliori.
Dove andranno i tassi europei? E con che tempistica?
«Arriveremo all’1%, a giugno. In febbraio la Banca centrale europea ha fatto capire che starà ferma. In marzo potremmo scendere all’1,50% e arrivare all’uno prima dell’estate».
E negli Stati Uniti?
«Plausibile che rimangano a zero per un po’».
Quando potrebbe arrivare la ripresa o comunque un miglioramento della congiuntura?
«Non in tempi brevi. La stagione sarà brutta fino a giugno. Poi potrebbero accendersi i primi segnali di miglioramento, nella seconda metà dell’anno».
Quale destino per le obbligazioni?
«Negli Stati Uniti il decennale rende il 2,50% lordo, difficile ipotizzare soglie più basse. La Federal Reserve ha annunciato l’acquisto di titoli per sostenere il debito pubblico. Il rapporto tra deficit, l’indebitamento annuo, è il reddito nazionale lordo negli Stati Uniti raggiungerà proporzioni ragguardevoli, superiori al 12%».
In Europa la situazione non è molto diversa: rendimenti al minimi e deficit nazionali in espansione. O no?
«Sì. Il Bund decennale tedesco rende ora il 2,25% e potrebbe arrivare al 2% se il costo del denaro scende all’1%. Aumentare la quantità di emissioni è una delle strade per finanziare gli aiuti all’economia e al sistema finanziario: in area euro nel 2009 si toccherebbero gli 800 miliardi di nuovi bond, contro i 640 contabilizzati nel 2008».
Chi batterà più cassa?
«Secondo le nostre stime la Francia e la Spagna sono quelle che faranno le operazioni più consistenti. La Spagna è quella che sfonderà con più decisione il parametro di Maastricht del rapporto deficit/prodotto interno lordo raggiungendo il 5%».
E l’Italia?
«L’Italia diminuirà leggermente le nuove emissioni, senza calcolare però i Bot, da 198 a 190 miliardi perché il volume del nostro stock di debito è tale da non consentire manovre di aumento del deficit».
Si giustifica l’enorme differenziale di rendimento tra le emissioni tedesche e il nostro Btp?
«Forse c’è un eccesso di pessimismo nei confronti dei Paesi più deboli. Oggi il decennale italiano rende 150-160 punti base più del titolo tedesco. Una distanza enorme e visto che non ha nessun senso ipotizzare uscite dall’euro, non resta che approfittarne».
In che modo?
«Comprando Btp decennali senza infilarli acriticamente nel cassetto. Tra quattro o cinque mesi i prezzi potrebbero essere risaliti. E a quel punto sarà ora di venderli e di portare a casa il capital gain , il guadagno sulla quotazione».
La proposta di un bond europeo emesso dalla Commissione o da altre autorità super partes è praticabile?
«E’ un'idea interessante. Gli ostacoli non sono tecnici ma politici: bisognerebbe mettersi bene d’accordo sulla destinazione dei fondi raccolti».
GIUDITTA MARVELLI
 
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