ciao Ste
grazie mille per i tuoi grafici
gli ultimi tre minimi del btp 2029 non sono forse crescenti?
coincidono con tre periodi criticissimi (lehman, crisi greca, crisi irlandese)
fino a venerdi il trend non si è ancora interrotto.
forse la rottura di quella trend line diventerebbe il vero segnale di inversione.
potremmo forse ribattezzarla la linea del piave
cosa dici?
cosa dite?
grazie per i vostri commenti
poi c'è uno scenario imprevedibile e cioè i tassi al 2/3% come parlavo in post precedenti e quì siamo nella metà/ fine del 2006 con una grande aspettativa di ripresa economica con prezzi dei BTP ai massimi dal 1992. ti do l'articolo che battevano le agenzie il 19 ottobre 2006 e il link dei tassi reali di allora.
I tassi nominali e i tassi reali d'interesse - Economicamente Fitch e S&P declassano l'Italia
Tagliato il rating del nostro Paese
Una nuova pesante tegola si è abbattuta sul nostro governo. Le agenzie internazionali di rating Fitch e S&P hanno declassato l'Italia, tagliando il rating sul debito pubblico. Fitch ha portato il suo giudizio da "AA" a "AA-", mentre Standard and Poor's l'ha portato da "AA-" ad "A+". Davvero un duro colpo per il Belpaese che perde, così, nuovamente credibilità sui mercati mondiali.
Per il premier Romano Prodi si tratta di un allarme ampiamente previsto. Con la Finanziaria, però, la situazione migliorerà, tanto che, assicura, i prossimi giudizi, saranno positivi.
Per il ministro dell'economia Padoa-Schioppa, invece, il declassamento è risultato di una amara eredità. Ma anche l'inquilino di via XX Settembre è convinto che la nuova Finanziaria permetterà di rispettare pienamente gli impegni assunti con l'Unione europea.
S&P, RISPOSTE INADEGUADE DAL GOVERNO
Standard & Poor's, nel documento sull'Italia dal titolo ''Finanziaria italiana 2007: si chiude la porta su un'altra possibilità di risanamento'', spiega che il declassamento è stato dettato ''dalle deboli prospettive di un sostenuto risanamento di bilancio'' e "riflette la risposta inadeguata del nuovo governo alle sfide strutturali dell'economia e del bilancio dell'Italia". Per l'agenzia "la Finanziaria fa poco per avanzare significativamente sulla strada di riforme sul lato dell'offerta e nei fatti porterà ad un aumento netto della spesa in percentuale del Pil, invece di ridurre l'alta spesa, che è la causa di fondo degli squilibri di bilancio italiani".
L'outlook comunque è stato portato da negativo a stabile.
FITCH: PEGGIORANO LE FINANZIE PUBBLICHE
Per l'agenzia londinese Fitch, invece, il declassamento "riflette il peggioramento delle finanze pubbliche del Paese con un debito pubblico in aumento dal 2004 e un forte calo dell'avanza primario, dovuto soprattutto a pressioni a livello di spesa".
Le preoccupazioni causate dall'alto livello del debito pubblico italiano erano state mitigate, fino a poco tempo fa, dal trend discendente mostrato nel tempo. Tuttavia, a causa dell'aumento del 2% rispetto al Pil della spesa prima registrato tra il 2002 e il 2005, e del basso tasso di crescita, l'andamento della riduzione del debito si è progressivamente indebolito a partire dal 2002 e il dato è aumentato nel 2005 del 2,4% rispetto al Pil al 106,4%, il primo peggioramento nel giro di un decennio.
Nel 2005 Fitch ha sottolineato che un aumento temporaneo del rapporto debito/Pil, a fronte di una rapida inversione di tendenza, sarebbe stato tollerabile entro i margini del rating 'AA' allora assegnato all'Italia, ma ora l'agenzia londinese ritiene che la riduzione del debito sarà soltanto di entità modesta nel medio termine. Questa valutazione comprende anche un giudizio sul potenziale di crescita del Paese.
L'economia italiana, ricorda Fitch nella nota ha subito un forte calo di competitività negli ultimi anni e la rigidità dei mercati dei prodotti sembra limitare molto la capacità dell'economia di trasferire risorse ai settori commerciali e non.
Fra le priorità dell'attuale Governo, ricorda Fitch, c'è anche quella del mercato dei prodotti, ma anche dando per scontati un continuo calo della disoccupazione, una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e un ritorno a un tasso di crescita positivo, anche modesto, della produttivita', e' difficile immaginare che il potenziale di crescita possa superare l'1% nel medio termine.
REPLICA DI PRODI: ALLARME PREVISTO, PROSSIMI GIUDIZI POSITIVI
Le analisi di Fitch "sulla situazione dell'azienda Italia sono esattamente quelle da noi denunciate dal primo giorno di Governo. Purtroppo si tratta di un allarme ampiamente previsto e che ci ha spinto ad approntare un Dpef di ampia portata e una Finanziaria rigorosa e impegnativa". Così Romano Prodi ha commentato il taglio del rating da parte dell'Agenzia Fitch. "Siamo certi - ha aggiunto il premier - che i prossimi giudizi, quelli cioè che terranno conto delle politiche economiche di questo Governo, e non di come il Paese è stato lasciato dal precedente, vedranno registrare un segno positivo".
PADOA-SCHIOPPA: DOWNGRADE? PESANTE EREDITA'
Per il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa la Finanziaria "compie una correzione strutturale di una pesante situazione ereditata", "dà sostegno a importanti programmi di sviluppo", così da rispettare i programmi di sviluppo nel pieno rispetto degli impegni assunti con l'Ue. Il ministrio prendendo atto della valutazione data dalle due agenzie di rating Fitch e Standard & Poor's, nota gli "apprezzamenti che accompagnano la valutazione sulla manovra espressa da Fitch". Non entra, invece "nel merito del giudizio politico che sostanzia il comunicato di Standard & Poor's", di cui attende il documento tecnico annunciato.