Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Buona sera e buon fine domenica, oramai :D

Ragazzi, che dite: domani si "respirerà" un po'?:

L'Irlanda si arrende: sì agli aiuti. In serata conference call dell'Eurogruppo



Cade l'ultima foglia per voce del ministro delle Finanze Brian Lenihan e Dublino si lascia andare all'abbraccio di Fondo monetario e Unione europea. «Un pacchetto da decine di miliardi di euro» sarà ufficialmente richiesto dal governo di Brian Cowen a conferma, tardiva, dell'anticipazione del governatore Parick Honohan nei giorni scorsi. Lo ha detto il responsabile delle Finanze in un'intervista a Rte poco prima di entrare in conclave con gli altri ministri per mettere a punto la manovra correttiva per il prossimo quadriennio. I ministri delle Finanze dell'Eurozona si riuniranno nel tardo pomeriggio in conferenza telefonica per discutere dell'aiuto finanziario che l'Irlanda si è risolta a chiedere. La riunione dell'Eurogruppo sarà poi allargata a tutti i ministri delle Finanze dell'Unione europea.
Piano di austerity
L'esecutivo irlandese discute in queste ore di una manovra da 15 miliardi di sterline, che presenterà domani, lunedì 22 novembre, ai tecnici di Fondo e Unione. Una mossa attesa, che sarà la base del budget del 7 dicembre, e che agirà sia sul fronte dei tagli alla spesa pubblica che su quello delle imposte. Le anticipazioni annunciano che ci sarà una nuova tassa, salvo ripensamenti dell'ultima ora, sulle proprietà; saranno ridotti drasticamente gli assegni famigliari per i figli minori; sarà abbattuta l'indennità di disoccupazione e diminuito il salario minimo che in Irlanda è di 8,65 euro all'ora. Si parla anche di 20mila uscite incentivate di lavoratori pubblici.
Non basta la realtà di deflazione galoppante per rendere accettabili misure che si sommano a un pacchetto di analoghe dimensioni varato negli ultimi due anni. Per questo le organizzazioni sindacali hanno messo in guardia dal rischio di proteste di piazza, peggio «di sollevazioni popolari», come ha apertamente dichiarato uno dei leader nazionali, Eamon Devoy.
Non sarà toccata né ora né mai, continua a ribadire il governo, la corporate tax ferma al 12,5%, aliquota senza uguali in Europa e motivo della fortissima attrazione che l'Irlanda ha esercitato ed esercita sulle imprese straniere. In realtà la sorte della corporate tax non la decide in questa partita il debole esecutivo di Dublino, ma rientra nella più ampia mano che Unione europea e cancellerie dell'Ue giocano in parallelo. Da Angela Merkel, che si è tardivamente corretta, a Nicolas Sarkozy che neppure ha avuto un ripensamento, si sono levate voci decise contro una tassa che favorisce fortemente l'Irlanda nel momento in cui l'Irlanda s'appella all'aiuto comune. Dublino insiste nel dire che solo una tassazione competitiva consentirà alla propria economia di continuare ad attrarre investimenti esteri diretti e quindi di potersi riprendere. Il braccio di ferro proseguirà, ma il governo cerca ora una sosta per riprendere il fiato e soprattutto per vincere le elezioni suppletive di giovedì. Se dovesse perdere un altro seggio, Brian Cowen si ritroverebbe alla guida di un esecutivo con un paio di poltrone di maggioranza e solo grazie all'appoggio di deputati indipendenti. Le pressioni per sciogliere il parlamento diverrebbero insostenibili.

Piano di salvataggio di Fmi e Ue
Manovra, minacce di proteste e tenuta politica a parte, la crisi irlandese deve ancora chiarire un passaggio oscuro: la portata del prestito europeo e internazionale. Brian Lenihan ha fatto sapere che sarà a due cifre, quindi sotto i 100 miliardi di euro. Le ipotesi sono due: o un pacchetto destinato solo al salvataggio delle banche, la vera ragione della crisi di Dublino; o un globale, diretto, cioè anche al recupero della finanza pubblica. Nel primo caso si parla di 40-45 miliardi di euro, nel secondo del doppio. L'auspicio irlandese è di avere soldi subito per regolare il pozzo nero di Anglo Irish, Allied Irish e Bank of Ireland, lasciando alla gestione ordinaria il recupero di un disavanzo che sfiora il 33% del pil considerando gli aiuti agli istituti di credito, ma si ferma sotto il 12 (più o meno come Londra) senza il pacchetto bancario. Il tema va oltre le sorti di Dublino, coinvolge i destini stessi dell'euro, e il rischio-contagio che misure insufficienti potrebbero scatenare sulle economie iberiche. Per questo, l'Irlanda, dovrà alla fine accettare le condizioni che Fondo e Ue vorranno imporre.


http://www.ilsole24ore.com/art/econ...austerity-miliardi-163511.shtml?uuid=AYlN8clC
 
Buona sera e buon fine domenica, oramai :D

Ragazzi, che dite: domani si "respirerà" un po'?:

L'Irlanda si arrende: sì agli aiuti. In serata conference call dell'Eurogruppo



Cade l'ultima foglia per voce del ministro delle Finanze Brian Lenihan e Dublino si lascia andare all'abbraccio di Fondo monetario e Unione europea. «Un pacchetto da decine di miliardi di euro» sarà ufficialmente richiesto dal governo di Brian Cowen a conferma, tardiva, dell'anticipazione del governatore Parick Honohan nei giorni scorsi. Lo ha detto il responsabile delle Finanze in un'intervista a Rte poco prima di entrare in conclave con gli altri ministri per mettere a punto la manovra correttiva per il prossimo quadriennio. I ministri delle Finanze dell'Eurozona si riuniranno nel tardo pomeriggio in conferenza telefonica per discutere dell'aiuto finanziario che l'Irlanda si è risolta a chiedere. La riunione dell'Eurogruppo sarà poi allargata a tutti i ministri delle Finanze dell'Unione europea.
Piano di austerity
L'esecutivo irlandese discute in queste ore di una manovra da 15 miliardi di sterline, che presenterà domani, lunedì 22 novembre, ai tecnici di Fondo e Unione. Una mossa attesa, che sarà la base del budget del 7 dicembre, e che agirà sia sul fronte dei tagli alla spesa pubblica che su quello delle imposte. Le anticipazioni annunciano che ci sarà una nuova tassa, salvo ripensamenti dell'ultima ora, sulle proprietà; saranno ridotti drasticamente gli assegni famigliari per i figli minori; sarà abbattuta l'indennità di disoccupazione e diminuito il salario minimo che in Irlanda è di 8,65 euro all'ora. Si parla anche di 20mila uscite incentivate di lavoratori pubblici.
Non basta la realtà di deflazione galoppante per rendere accettabili misure che si sommano a un pacchetto di analoghe dimensioni varato negli ultimi due anni. Per questo le organizzazioni sindacali hanno messo in guardia dal rischio di proteste di piazza, peggio «di sollevazioni popolari», come ha apertamente dichiarato uno dei leader nazionali, Eamon Devoy.
Non sarà toccata né ora né mai, continua a ribadire il governo, la corporate tax ferma al 12,5%, aliquota senza uguali in Europa e motivo della fortissima attrazione che l'Irlanda ha esercitato ed esercita sulle imprese straniere. In realtà la sorte della corporate tax non la decide in questa partita il debole esecutivo di Dublino, ma rientra nella più ampia mano che Unione europea e cancellerie dell'Ue giocano in parallelo. Da Angela Merkel, che si è tardivamente corretta, a Nicolas Sarkozy che neppure ha avuto un ripensamento, si sono levate voci decise contro una tassa che favorisce fortemente l'Irlanda nel momento in cui l'Irlanda s'appella all'aiuto comune. Dublino insiste nel dire che solo una tassazione competitiva consentirà alla propria economia di continuare ad attrarre investimenti esteri diretti e quindi di potersi riprendere. Il braccio di ferro proseguirà, ma il governo cerca ora una sosta per riprendere il fiato e soprattutto per vincere le elezioni suppletive di giovedì. Se dovesse perdere un altro seggio, Brian Cowen si ritroverebbe alla guida di un esecutivo con un paio di poltrone di maggioranza e solo grazie all'appoggio di deputati indipendenti. Le pressioni per sciogliere il parlamento diverrebbero insostenibili.

Piano di salvataggio di Fmi e Ue
Manovra, minacce di proteste e tenuta politica a parte, la crisi irlandese deve ancora chiarire un passaggio oscuro: la portata del prestito europeo e internazionale. Brian Lenihan ha fatto sapere che sarà a due cifre, quindi sotto i 100 miliardi di euro. Le ipotesi sono due: o un pacchetto destinato solo al salvataggio delle banche, la vera ragione della crisi di Dublino; o un globale, diretto, cioè anche al recupero della finanza pubblica. Nel primo caso si parla di 40-45 miliardi di euro, nel secondo del doppio. L'auspicio irlandese è di avere soldi subito per regolare il pozzo nero di Anglo Irish, Allied Irish e Bank of Ireland, lasciando alla gestione ordinaria il recupero di un disavanzo che sfiora il 33% del pil considerando gli aiuti agli istituti di credito, ma si ferma sotto il 12 (più o meno come Londra) senza il pacchetto bancario. Il tema va oltre le sorti di Dublino, coinvolge i destini stessi dell'euro, e il rischio-contagio che misure insufficienti potrebbero scatenare sulle economie iberiche. Per questo, l'Irlanda, dovrà alla fine accettare le condizioni che Fondo e Ue vorranno imporre.


http://www.ilsole24ore.com/art/econ...austerity-miliardi-163511.shtml?uuid=AYlN8clC
buona sera Cristiano.per quanto mi riguarda la pagina della Irlanda ,ministri che approvano o meno un piano di aiuti o anche la BCE che mette il veto ,si poteva fare in un modo più soft e non a far perdere ai titoli di stato in un solo giorno come il btp2041 oltre il 3 e due settimane di cali generalizzati.gli inglesi hanno una marea di obbligazioni e i mm non riescono nemmeno a gestire i prezzi .le mandano su per poi farle precipitare di due figure in un giorno.non so quanto ci sia di Basilea 3 ma il problema permane sulle banche .questa è la mia idea e non aggiungo altro per correttezza e tutto quello che scaturisce da riunioni o banchetti verrà fatto pagare alle gente comune
 
buona sera Cristiano.per quanto mi riguarda la pagina della Irlanda ,ministri che approvano o meno un piano di aiuti o anche la BCE che mette il veto ,si poteva fare in un modo più soft e non a far perdere ai titoli di stato in un solo giorno come il btp2041 oltre il 3 e due settimane di cali generalizzati.gli inglesi hanno una marea di obbligazioni e i mm non riescono nemmeno a gestire i prezzi .le mandano su per poi farle precipitare di due figure in un giorno.non so quanto ci sia di Basilea 3 ma il problema permane sulle banche .questa è la mia idea e non aggiungo altro per correttezza e tutto quello che scaturisce da riunioni o banchetti verrà fatto pagare alle gente comune

Ciao Stefano e buona sera anche a te :up:

Di certo c'è solo un cosa, oltre al "passaggio a miglior vita": come detto da te il prezzo, caro aggiungerei, lo paga alla fine sempre la gente comune :wall:
 
Ciao Sethi, il mio post si riferiva al trading, non certo a chi ritiene di cassettizzare. In questa fase di turbolenze, la mia operatività mi consiglia di uscire, anche parzialmente, già con una figura più o meno di gain, da mettere al sicuro. Se poi sono due, come dici tu, meglio ancora, :) ma mi sembra più difficile riuscire a beccare rimbalzi di due figure sui ns. titoli :rolleyes:. Tutto qui!
Ciao, ciao, Giuseppe



Tranquillo Giuseppe .....hai ragione tu,per quanto riguarda il puro trading, la mia risposta era solo un consiglio disinteressato x chi si fosse trovato impantanato nel 2041 ......volevo far notare che è pur sempre un titolo valido e da prendere in considerazione anche come un titolo da cassetto.;)
 
buona sera Cristiano.per quanto mi riguarda la pagina della Irlanda ,ministri che approvano o meno un piano di aiuti o anche la BCE che mette il veto ,si poteva fare in un modo più soft e non a far perdere ai titoli di stato in un solo giorno come il btp2041 oltre il 3 e due settimane di cali generalizzati.gli inglesi hanno una marea di obbligazioni e i mm non riescono nemmeno a gestire i prezzi .le mandano su per poi farle precipitare di due figure in un giorno.non so quanto ci sia di Basilea 3 ma il problema permane sulle banche .questa è la mia idea e non aggiungo altro per correttezza e tutto quello che scaturisce da riunioni o banchetti verrà fatto pagare alle gente comune

Cumunque l'articolo del Sole che hai postato e che ho letto sabato si avvicina alla mia idea di venerdì, cioè istituzionali fuori dai paesi a rischio e dentro nei perifierici meno traballanti ma con rendimenti ancora accettabili.
Aggiungo all'articolo che il fatto che sia passati tanti soldi ai TDS italia non ha fatto volare le quotazioni, ma "guarda caso" sono riusciti a comprare a prezzi stracciati :eek::eek: facendo pagare agli impanicati le minus Irlandesi degli istituzionali.
Ma dell'articolo non comprendo la aprte che dice che potrebbero essere passati dalla padella alla brace: con un aumento dei tassi dice l'articolo produrrebbero minus anche i nostri tittoli..................perchè pensano che rimarranno a queste quotazioni per io prossimi 12 mesi????????????????????????????? ma fatemi il piacere.
Non è che anche il Sole tira verso gli istituzionali?????
Perchè scrivendo che comprando tds adeso si va incontro a probabili perdite, si incentiva la vendita .................... o sono troppo malizioso??
 
Italia, debito non a rischio, fine euro è fantascienza - Cannata

lunedì 22 novembre 2010 08:22






MILANO, 22 novembre (Reuters) - Il debito italiano non è a rischio e il mercato continua a confermarlo, mentre l'estinzione della moneta unica è pura fantascienza. È quanto dice Maria Cannata, responsabile della gestione del debito italiano, in un'intervista a Repubblica.
"È il mercato a darci continuamente delle rassicurazioni", dice Cannata a proposito della sua "serenità" sul debito pubblico italiano.
"All'Italia non rimane che andare avanti col programma in atto da anni per l'allungamento della durata del debito e l'affinamento dei metodi che ci consentono di risparmiare sui costi" dice.
Sulla specificità italiana, la responsabile della gestione del debito italiano ricorda che il sistema bancario italiano ha dimostrato di essere più solido di quello di altri paesi anche per via di una normativa più severa della Banca d'Italia.
L'ipotesi di un crollo dell'euro è poi definita da Maria Cannata "fantascientifica" dato che "un piano B non esiste, e non esiste nemmeno per la Germania".
Cannata ammette infine che il perdurare di una simile situazione d'incertezza avrà ripercussioni sulla spesa per interessi.
 
Cumunque l'articolo del Sole che hai postato e che ho letto sabato si avvicina alla mia idea di venerdì, cioè istituzionali fuori dai paesi a rischio e dentro nei perifierici meno traballanti ma con rendimenti ancora accettabili.
Aggiungo all'articolo che il fatto che sia passati tanti soldi ai TDS italia non ha fatto volare le quotazioni, ma "guarda caso" sono riusciti a comprare a prezzi stracciati :eek::eek: facendo pagare agli impanicati le minus Irlandesi degli istituzionali.
Ma dell'articolo non comprendo la aprte che dice che potrebbero essere passati dalla padella alla brace: con un aumento dei tassi dice l'articolo produrrebbero minus anche i nostri tittoli..................perchè pensano che rimarranno a queste quotazioni per io prossimi 12 mesi????????????????????????????? ma fatemi il piacere.
Non è che anche il Sole tira verso gli istituzionali?????
Perchè scrivendo che comprando tds adeso si va incontro a probabili perdite, si incentiva la vendita .................... o sono troppo malizioso??
è il sistema dice di dire e scrivere così, anche sui telegiornali che danno la notizia d'impatto e la gente è indecisa:rolleyes:.le minus, credo che sia sottinteso che averle in modo virtuale intanto che non vendi in perdita ;diversamente si concretizzano:D buon giorno anche agli altri del forum
 
tassi a breve .curva IRS

Rilevazione del 19-11-2010
alle ore 19:30
(Irs, interest rate swap)
Scadenza Tasso Medio %
--------- ------------
1Y/3 1,2840
1Y 1,4400
18M 1,5695
2Y 1,6995
3Y 1,9315
4Y 2,1500
5Y 2,3545
6Y 2,5365
7Y 2,6945
8Y 2,8240
9Y 2,9360
10Y 3,0340
11Y 3,1230
12Y 3,2010
13Y 3,2660
14Y 3,3180
15Y 3,3575
20Y 3,4165
25Y 3,3535
30Y 3,2390
40Y 3,0850
50Y 3,0360
 
tassi .le attese di mercato

Rilevazione del 19-11-2010
alle ore 19:30
Periodo Tassi %
---------- --Euro-- --USA-- --UK--
19-11-2010 1,120 0,530 1,030
-----------------------------------
15/12/2010 1,080 0,313 0,760
16/03/2011 1,245 0,395 0,850
15/06/2011 1,380 0,490 0,980
21/09/2011 1,500 0,590 1,140
21/12/2011 1,645 0,720 1,320
21/03/2012 1,760 0,875 1,490
20/06/2012 1,875 1,040 1,700
19/09/2012 1,980 1,215 1,900
19/12/2012 2,115 1,415 2,120
20/03/2013 2,215 1,595 2,310
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 nov - Forniamo di
seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il calendario
dei principali eventi in Europa e in Asia della giornata
(dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali).
EUR - Fiducia consumatori (flash), novembre h. 16,00
Precedente: -11 / consenso: -11
EUR - Van Rompuy (Presidente Eu) e Barroso (Comm. Eu)
incontrano i leader ucraini
EUR - Discorso di Praet (Bce) al Forum Finanziario Belga h.9
EUR - Discorso di Rehn (Comm. Eu) h. 9,30
EUR - Partecipazione di Trichet (Bce) al dibattito del
Parlamento Europeo sul rapporto annuale della Bce h.17
 
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