Btp chiudono in calo su prese di profitto, bene aste Bot e Ctz
mercoledì 26 gennaio 2011 17:20
MILANO, 26 gennaio (Reuters) - I Btp chiudono in ribasso la
seduta che ha visto tuttavia il buon risultato delle aste
italiane a breve termine: prevale ancora qualche presa di
beneficio sul segmento periferico, in netta ripresa nelle ultime
settimane.
Ma la contestuale giornata negativa dei Bund, appesantiti da
un'asta di trenetennali tedeschi dall'esito poco brillante,
limita in maniera sostanziale l'allargamento degli spread.
"La periferia era partita piuttosto male, con un
allargamento pesante, poi con l'asta tedesca la direzione è un
po' girata" spiega il trader di una banca italiana. "Il trend di
fondo resta positivo per la periferia, come testimonia anche il
buon andamento delle borse, non dimentichiamo che lo spread
italiano ha stretto di quasi 60 punti base in un soffio".
Nonstante uno strappo sul finale il differenziale di
rendimento tra Btp e Bund decennali si mantiene, in chiusura di
scambi, sotto i massimi della mattinata: in area 161 punti base
su piattaforma Tradeweb IT10DE10=TWEB DE10YT=TWEB, tre in
più rispetto a ieri.
"Il tratto più pesante, anche sul Btp, resta quello oltre i
dieci anni. In realtà anche il breve non brilla, direi che oggi
il dieci anni fa da perno" prosegue il trader.
ASTE, BENE ITALIA, GERMANIA DELUDE
Il Tesoro ha collocato stamane Bot semestrali e Ctz
(rispettivamente per 8 e 2,5 milairdi), con rendimenti in
discesa in entambi i casi dai massimi biennali toccati nelle
aste di dicembre.
Il rendimento medio ponderato del Bot è passato all'1,421%
dal precedente 1,698% mentre il rapporto domanda/offerta si è
attestato a 1,817 da 1,553. Sul Ctz 31/12/2012 rendimento al
2,626% dal 2,937% e bid-to-cover a 1,971 da 1,183.
"Le aste sono andate bene e confermano una volta di più il
forte appetito per la carta italiana" si legge in una nota di
commento degli strategist di Unicredit, dove - in particolare -
si fa notare che lo spread tra rendimento del Bot in asta ed
Eonia è risultato di circa 50 punti base inferiore rispetto
all'asta di dicembre.
"È il risultato dei movimenti di mercato dell'ultimo mese:
mentre la curva Eonia si è spinta vero l'alto, i rendimenti Bot
sono scesi, specie nel tratto 3-6 mesi, grazie all'allentamento
delle tensioni sulla periferia" si legge nella nota.
La Germania ha invece collocato 1,62 miliardi di euro del
Bund luglio 2042, a fronte di richieste che hanno raggiunto
appena 1,972 miliardi; l'offerta iniziale era di 2 miliardi.
Escludendo i titoli trattenuti dalla Bundesbank il bid-to-cover
dell'asta scende sotto quota uno.
"Difficile essere rialzisti in questo momento [sul Bund]. A
meno che i dati macro non comincino a venir fuori in
peggioramento, è improbabile vedere un Bund in ripresa" spiega
Kenneth Broux di Lloyds Bank.
Il focus va ora sulle aste italiane a medio lungo termine,
con un programma che prosegue fitto in questa settimana.
In arrivo domani tra i 2 e i 3 miliardi del nuovo
indicizzato quinquennale (Btpei 15-9-2016); poi, il clou,
venerdì con oltre 8 miliardi d'offerta tra Btp a 3 e 10 anni e
Ccteu. I range - comunicati ieri pomeriggio dal Tesoro - sono di
2,75-3,5 miliardi per il 3 anni, 2,5-3,25 miliardi per il
decennale e 1-1,5 miliardi per il Ccteu.