Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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Mi disiace per la tua disavventura finanziaria. :rolleyes:
Un altro degli errori più grandi che si fa è che quando si ha una perdita non ci si da il tempo per rimediare ma entriamo subito a testa bassa in un altro prodotto senza pensarci abbastanza.
Un piano è FONDAMENTALE, io sono fiscalissimo con me stesso e ho sgarrato nell'azionario a inizio anno e dopo un ottimo guadagno a gennaio ho avuto ottime perdite a febbraio, così ho implementato le regole per il mio trading e adesso faccio i miei gain ma senza la foga e l'assillo consapevole che buttando tutto in un unica azione potrei guadagnare tantissimo in poco tempo, ma bisogna sapersi controllare.............................un pò come un serial Killer :clava:

Adesso l'obiettivo è di accumulo graduale di alcuni "stabilizzatori" del portafoglio (tipo il BTPi 2041)


La parte "a rischio" è e dovrà restare quella degli ETF emergenti che cmq sono più gestibili di una singola zione anche se magari portano una maggiore volatilità.
Unito ai QF che conosco bene e non hanno sgarrato mai.
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 17 giu - Nel corso
della mattinata l'euro aveva iniziato a salire, dopo
l'annuncio dell'avvenuto rimpasto del governo greco, con la
sostituzione nel ruolo chiave di ministro delle Finanze di
Evangelos Venizelos, politico di lungo corso, al posto di
Georges Papaconstantinou, architetto delle riforme e del
piano di austerita' che la Grecia aveva preparato per
sottostare alle richieste stringenti di Fmi e Ue, causando
pero' diffuso malcontento popolare. Nonostante la scelta di
Venizelos sia un ripiego il mercato ha gradito la svolta e
ha dato fiducia all'euro. L'annuncio dell'accordo tra
Francia e Germania per accelerare il piano di aiuti alla
Grecia con la partecipazione volontaria di banche e
assicurazioni ha messo per un breve momento le ali all'euro
che si e' avvicinato a quota 1,43, salvo poi fare un rapido
dietrofront. La sterlina e' indicata a 0,8828 sull'euro
(0,8780) e a 1,6167 sul dollaro (1,6121) e il franco
svizzero a 1,2105 sull'euro (1,2033) e a 0,8476 sul dollaro
(0,8489).:cool:
 
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 17 giu - Nel corso
della mattinata l'euro aveva iniziato a salire, dopo
l'annuncio dell'avvenuto rimpasto del governo greco, con la
sostituzione nel ruolo chiave di ministro delle Finanze di
Evangelos Venizelos, politico di lungo corso, al posto di
Georges Papaconstantinou, architetto delle riforme e del
piano di austerita' che la Grecia aveva preparato per
sottostare alle richieste stringenti di Fmi e Ue, causando
pero' diffuso malcontento popolare. Nonostante la scelta di
Venizelos sia un ripiego il mercato ha gradito la svolta e
ha dato fiducia all'euro. L'annuncio dell'accordo tra
Francia e Germania per accelerare il piano di aiuti alla
Grecia con la partecipazione volontaria di banche e
assicurazioni ha messo per un breve momento le ali all'euro
che si e' avvicinato a quota 1,43, salvo poi fare un rapido
dietrofront. La sterlina e' indicata a 0,8828 sull'euro
(0,8780) e a 1,6167 sul dollaro (1,6121) e il franco
svizzero a 1,2105 sull'euro (1,2033) e a 0,8476 sul dollaro
(0,8489).:cool:

Ero ottimista ieri, oggi lo sono ancora di più.
Bene preparo le vacanze più tranquillo :up:
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 17 giu - Le attivita'
di consolidamento fiscale "stanno procedendo a un passo
generalmente appropriato in molte economie avanzate,
sostenute da una ripresa delle attivita' e degli introiti".
E' quanto si legge negli aggiornamenti del Fiscal Monitor
del Fondo Monetario Internazionale, in cui si precisa che
"un aumento del rischio in Grecia, Irlanda e Portogallo
sottolinea la necessita' di applicare i programmi di
aggiustamento e sviluppare un approccio organico e adeguato
alla crisi nell'Eurozona". In molte economie avanzate,
spiega il documento, "gli aggiustamenti fiscali sono in
corso e stanno contribuendo a limitare in modo graduale la
crescita del rapporto debito-Pil". Alcuni Paesi europei
devono pero' proseguire con gli sforzi e collaborare per
mettere a punto un approccio organico alla crisi, in
particolare in Grecia "in presenza di limitazioni dei
finanziamenti, servono ulteriori misure di aggiustamento
fiscale". A livello globale, il rapporto deficit-Pil
dovrebbe attestarsi al 4,6% nel 2011 (lo 0,1% in piu'
rispetto alle stime di aprile) e al 3,7% nel 2012 (lo 0,2%
in meno), mentre il debito pubblico dovrebbe essere al 69,3%
del Pil quest'anno (lo 0,1% in meno) e al 70,3% nel 2012 (lo
0,1% in piu'). Nelle economie avanzate il rapporto
deficit-Pil dovrebbe attestarsi al 6,8% nel 2011 (lo 0,3% in
piu') e al 5,3% nel 2012 (lo 0,1% in meno), mentre il debito
pubblico dovrebbe essere al 101,9% del Pil quest'anno (lo
0,4% in piu') e al 104,1% nel 2012 (lo 0,4% in piu'). Per gli
Stati Uniti il rapporto deficit-Pil dovrebbe attestarsi al
9,9% nel 2011 (lo 0,9% in piu') e al 7,8% nel 2012 (lo 0,3%
in meno), mentre il debito pubblico dovrebbe essere al 98,3%
del Pil quest'anno (l'1,2% in meno) e al 102,3% nel 2012 (lo
0,6% in meno).
 
molto cauto

Solo cippetti, però ;)
Ciao, ciao, Giuseppe


Ciao Ginestra, si molto cauto (per situazione grave in Grecia), però anche ieri e l'altro ieri sui cippetti concordavo :up:. Adesso la situazione sembra schiarirsi nell'altro thd, per cui..............
Ciao, ciao, Giuseppe
 
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