Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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Sento puzza di marcio.
I bancari scendono forte, UCG dopo il -7 di ieri si appresta a un -4 di oggi!!!
Il nostro future che non andava male adesso è crollato a -0.51 %.
Per me arriva qualche brutta notizia in notturna.....................e qualcuno già lo sa.
Speriamo di sbagliare ma anche il FMIB è sotto mentre il DAX +0.67.
Non tornano i conti.

Già ...che diavolo c'è? :wall:
lo 0,25 in più era, per il mercato, scontato e previsto da un tot ...e Triichet non ha prospettato imminenti nuovi aumenti ...anzi ...e i dati americani erano migliori. Per me poteva starci una reazione migliore. Invece sembrava aver più voglia di scendere ...
Vediamo di capirci qualcosa (se è possibile capirci qualcosa...) domani, ho l'ultima liquidità e vorrei spenderla finalmente sul "fondo" e non sempre in discesa :wall:
 
Quel filmatino nel quale Tremonti da a Brunetta del cretino vale da solo 100 bps di spread col bund. Un lanciafiamme ci vuole per sterminare questi topi di fogna:titanic:

Continuo a essere deluso della politica ogni giorno di più, come è possibile fare delle gaffe così :eek:.
mah! Giuseppe

Giuseppe, il famoso triplo panico viene a pensare a questi signori che gestiscono e decidono dei nostri soldi ...tasse e risparmi.
:sad::sad::sad::sad::sad::sad::sad:
 
Un saluto a Belindo e a tutti gli amici dei titoli italiani: visto l'acquario (bellissimo) e entrato nel sommergibile Nazario Sauro (emozionante e angosciante).
Trovo al ritorno situazione pesante sui BTP, con il 37 quasi ai minimi di sempre.
La situazione si sta ingarbugliando nuovamente, soprattutto per le forti intromissioni nella politica finanziaria europea della Agenzie di Rating americane! Ma è possibile che un intero continente debba aver paura di tre società private americane???
Europa sempre divisa, indecisa e imbelle.
Sto pensando, con le cedole sostanziose di luglio greche, di incrementare gli indicizzati, se si mantengono fra una decina di giorni intorno a questi prezzi veramente bassi.
Anche il 37 sarebbe da cassettizzare, ma la liquidità in questo periodo è veramente un problema per me.
Pazienza, pazienza, pazienza.
Giuseppe

ciao giuseppe
ben tornato ,andro anche io all'acquario ..
urge tua presenza piu' assidua in questi momenti :)
come avrai letto oramai ho sposato la teoria del triplo panico..
...
confidando che tra poco non dovrai esporre quella de quadrupo panico:nnoo::eek::eek:
 
quadruplo panico?? no, basta il triplo!

ciao giuseppe
ben tornato ,andro anche io all'acquario ..
urge tua presenza piu' assidua in questi momenti :)
come avrai letto oramai ho sposato la teoria del triplo panico..
...
confidando che tra poco non dovrai esporre quella de quadruplo panico:nnoo::eek::eek:

Ciao Ginestra, a 77,5 sparai l'ultimo cippo sul 37 il 26 gennaio 2009, riuscendo con quella cartuccia a centrare il fondo, il 29 gennaio lo rivendetti a più di 83. Adesso la situazione mi sembra un po' diversa, come di un lento smottamento, di sabbie mobili in cui si sta sprofondando senza conoscerne esattamente il motivo. Dopo il voto del Parlamento greco sui sacrifici draconiani per quel Paese, tutti ci aspettavamo una risalita dei titoli europei, compresi e soprattutto quelli italiani.
Oggi vedo che così non è stato, per cui in questa incertezza penso che dirotterò intanto la prossima liquidità greca su titoli indicizzati.
Sono tutto investito, ma chi non lo fosse non credo per lui sia saggio attendere indefinitivamente ulteriori crolli dei prezzi per sparare il missile definitivo della propria vita. E' difficile cogliere il minimo così. Rimango sempre dell'avviso che qualche fiore va intanto colto, come comunque stanno già facendo diversi amici. E con due o tre figure di gain, fuori! Come ho visto ben fare qualche giorno prima di partire per Genova :). Alla fin fine, qui facciamo trading :up:.
Ciao, ciao, Giuseppe
 
triplo panico dalla politica

Giuseppe, il famoso triplo panico viene a pensare a questi signori che gestiscono e decidono dei nostri soldi ...tasse e risparmi.
:sad::sad::sad::sad::sad::sad::sad:

Piccolo OT. Purtroppo le nostre misurate osservazioni non sono qualunquistiche, ma credo che sia il minimo che possiamo dire in questa fase, veramente preoccupante.
Hanno aumentato le tasse in modo spropositato sul conto titoli superiore a 50 mila euro, ma perchè non lo hanno aumentato di dieci volte tanto ai conti superiori a un milione di euro, e di 100 volte tanto a quelli superiori a dieci milioni di euro e così via. Colpire così i piccoli, la gente che ha investito la liquidazione e i risparmi di una vita in btp e cct, così tanto per rastrellare soldi a casaccio, senza una logica.
Speriamo che in Parlamento le assurdità vengano fuori e siano presto corrette!
Ciao, ciao, Giuseppe
 
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Già ...che diavolo c'è? :wall:
lo 0,25 in più era, per il mercato, scontato e previsto da un tot ...e Triichet non ha prospettato imminenti nuovi aumenti ...anzi ...e i dati americani erano migliori. Per me poteva starci una reazione migliore. Invece sembrava aver più voglia di scendere ...
Vediamo di capirci qualcosa (se è possibile capirci qualcosa...) domani, ho l'ultima liquidità e vorrei spenderla finalmente sul "fondo" e non sempre in discesa :wall:

da quello che leggo qui non mi sembra


Bce rispetta attese su tassi, Trichet critica agenzie

giovedì 7 luglio 2011 17:36

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MILANO (Reuters) - La Bce vara all'unanimità la seconda stretta di quest'anno sui tassi e, pur precisando che Francoforte non ha optato 'a priori' per una serie di rialzi, prefigura non si tratti dell'ultima, ricalcando alla perfezione nei toni e nei contenuti le aspettative di analisti e mercati finanziari.
L'Eurotower, garantisce il presidente Jean-Claude Trichet, continuerà a "monitorare con molta attenzione la dinamica dei rischi per la stabilità dei prezzi". La formula, insegnano anni di osservazione ed esegesi del codice Bce, prefigura un nuovo aumento del costo del denaro per la zona euro, che salirebbe a 1,75% entro fine anno esattamente come previsto.
Meno scontata, per non dire imprevista, la presa di posizione di Trichet sul delicato e sempre più politico tema dell'atteggiamento delle agenzie di rating in risposta alla crisi debitoria che da tempo ormai affligge la zona euro.
Prendendo forse spunto dalle critiche mosse ieri dalla Commissione europea, intervenuta duramente contro il declassamento del Portogallo da parte di Moody's, l'istituto centrale di Francoforte si schiera apertamente contro le agenzie criticandone il ruolo oligarchico.
Se la decisione di sospendere i requisiti minimi di rating per i titoli del Tesoro portoghesi sembra un'esplicita reazione alla bocciatura di Moody's, per cui Lisbona è ormai caduta a livello di 'junk', le critiche più generali alle procedure delle agenzie possono indirettamente rispondere anche alla presa di posizione delle agenzie sull'ancor più delicata questione del debito greco.
"Abbiamo stabilito di sospendere l'applicazione della soglia minima di rating [...] nel caso degli strumenti di debito emessi o garantiti dal governo portoghese" annuncia il banchiere centrale alla stampa, precisando che la sospensione verrà mantenuta "fino a nuova comunicazione".
Per bocca del presidente Barroso e del commissario al Mercato interno Barnier l'esecutivo Ue ha espresso ieri forte contrarietà alla bocciatura del rating portoghese da parte di Moody's.
Meno diretto, Trichet lamenta l'oligarchia delle agenzie.
"E' chiaro che nel funzionamento delle agenzie di rating c'è un elemento pro-ciclico non ottimale. E' altresì chiaro che una piccola struttura oligopolistica non sia... auspicabile a livello di finanza globale" osserva.
Ugualmente impliciti i riferimenti del numero uno Bce, che ha incontrato stamane a Francoforte il responsabile alle Finanze greco Evangelos Venizelos, al dossier Grecia, mentre si è tenuta stamane a Roma una nuova riunione presieduta dalla lobby bancaria Iif sul coinvolgimento dei creditori privati a un nuovo pacchetto di salvataggio.
"L'ipotesi su cui ragione la comunità internazionale è che se c'è un problema in un paese particolare [...] se ne finanzi l'aggiustamento nell'ottica di tornare più in fretta possibile a un normale merito di credito e alla tradizionale raccolta sul mercato" risponde a chi gli chiede di spiegare le resistenze Bce ai tentativi di coinvolgere i creditori privati nel salvataggio di Atene.
"Quello che è assolutamente al di fuori della dottrina ortodossa è che non appena ottenuto, oltre al prestito Fmi, un finanziamento dei paesi vicini... si chieda una ristrutturazione del debito" aggiunge.
Senza entrare nel merito delle singole proposte - la francese per un 'rollover e la tedesca per uno 'swap' - la Bce continua dunque a rifiutare l'ipotesi di ristrutturazione del debito ellenico, che equivarrebbe a 'credit event' o 'selective default'.
 
Ciao Ginestra, a 77,5 sparai l'ultimo cippo sul 37 il 26 gennaio 2009, riuscendo con quella cartuccia a centrare il fondo, il 29 gennaio lo rivendetti a più di 83. Adesso la situazione mi sembra un po' diversa, come di un lento smottamento, di sabbie mobili in cui si sta sprofondando senza conoscerne esattamente il motivo. Dopo il voto del Parlamento greco sui sacrifici draconiani per quel Paese, tutti ci aspettavamo una risalita dei titoli europei, compresi e soprattutto quelli italiani.
Oggi vedo che così non è stato, per cui in questa incertezza penso che dirotterò intanto la prossima liquidità greca su titoli indicizzati.
Sono tutto investito, ma chi non lo fosse non credo per lui sia saggio attendere indefinitivamente ulteriori crolli dei prezzi per sparare il missile definitivo della propria vita. E' difficile cogliere il minimo così. Rimango sempre dell'avviso che qualche fiore va intanto colto, come comunque stanno già facendo diversi amici. E con due o tre figure di gain, fuori! Come ho visto ben fare qualche giorno prima di partire per Genova :). Alla fin fine, qui facciamo trading :up:.
Ciao, ciao, Giuseppe

Ciao Giuseppe e bentornato, sono stato sul book del 37 e non mi e' piaciuta la discesa ma soprattutto la risalita mi sarei aspettato un bel rimbalzo a quot 77,50 ma invece ha chiuso sui minimi e anche i volumi e i movimenti sono stati scarsi
.A me sembra non la fine ma l'inizio di nuovi minimi.Spero di sbagliarmi ma stiamo scontando un possibile downgrade, ulteriori rialzi dei tassi (ottobre?) la tragedia greca a cui si sta affiancando quella portoghese...
La risosta di trichet pero mi e' piaciuta sul non considerare il rating sui titoli del portogallo sul collaterale,
Ciao
La liquidita' scarseggia per tutti ormai,godiamoci le cedole io ho ancora delle cartucce da sparare e mi serviranno per correggere il PMC
 
da quello che leggo qui non mi sembra

Bce rispetta attese su tassi, Trichet critica agenzie

giovedì 7 luglio 2011 17:36

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MILANO (Reuters) - La Bce vara all'unanimità la seconda stretta di quest'anno sui tassi e, pur precisando che Francoforte non ha optato 'a priori' per una serie di rialzi, prefigura non si tratti dell'ultima, ricalcando alla perfezione nei toni e nei contenuti le aspettative di analisti e mercati finanziari.
L'Eurotower, garantisce il presidente Jean-Claude Trichet, continuerà a "monitorare con molta attenzione la dinamica dei rischi per la stabilità dei prezzi". La formula, insegnano anni di osservazione ed esegesi del codice Bce, prefigura un nuovo aumento del costo del denaro per la zona euro, che salirebbe a 1,75% entro fine anno esattamente come previsto.
Meno scontata, per non dire imprevista, la presa di posizione di Trichet sul delicato e sempre più politico tema dell'atteggiamento delle agenzie di rating in risposta alla crisi debitoria che da tempo ormai affligge la zona euro.
Prendendo forse spunto dalle critiche mosse ieri dalla Commissione europea, intervenuta duramente contro il declassamento del Portogallo da parte di Moody's, l'istituto centrale di Francoforte si schiera apertamente contro le agenzie criticandone il ruolo oligarchico.
Se la decisione di sospendere i requisiti minimi di rating per i titoli del Tesoro portoghesi sembra un'esplicita reazione alla bocciatura di Moody's, per cui Lisbona è ormai caduta a livello di 'junk', le critiche più generali alle procedure delle agenzie possono indirettamente rispondere anche alla presa di posizione delle agenzie sull'ancor più delicata questione del debito greco.
"Abbiamo stabilito di sospendere l'applicazione della soglia minima di rating [...] nel caso degli strumenti di debito emessi o garantiti dal governo portoghese" annuncia il banchiere centrale alla stampa, precisando che la sospensione verrà mantenuta "fino a nuova comunicazione".
Per bocca del presidente Barroso e del commissario al Mercato interno Barnier l'esecutivo Ue ha espresso ieri forte contrarietà alla bocciatura del rating portoghese da parte di Moody's.
Meno diretto, Trichet lamenta l'oligarchia delle agenzie.
"E' chiaro che nel funzionamento delle agenzie di rating c'è un elemento pro-ciclico non ottimale. E' altresì chiaro che una piccola struttura oligopolistica non sia... auspicabile a livello di finanza globale" osserva.
Ugualmente impliciti i riferimenti del numero uno Bce, che ha incontrato stamane a Francoforte il responsabile alle Finanze greco Evangelos Venizelos, al dossier Grecia, mentre si è tenuta stamane a Roma una nuova riunione presieduta dalla lobby bancaria Iif sul coinvolgimento dei creditori privati a un nuovo pacchetto di salvataggio.
"L'ipotesi su cui ragione la comunità internazionale è che se c'è un problema in un paese particolare [...] se ne finanzi l'aggiustamento nell'ottica di tornare più in fretta possibile a un normale merito di credito e alla tradizionale raccolta sul mercato" risponde a chi gli chiede di spiegare le resistenze Bce ai tentativi di coinvolgere i creditori privati nel salvataggio di Atene.
"Quello che è assolutamente al di fuori della dottrina ortodossa è che non appena ottenuto, oltre al prestito Fmi, un finanziamento dei paesi vicini... si chieda una ristrutturazione del debito" aggiunge.
Senza entrare nel merito delle singole proposte - la francese per un 'rollover e la tedesca per uno 'swap' - la Bce continua dunque a rifiutare l'ipotesi di ristrutturazione del debito ellenico, che equivarrebbe a 'credit event' o 'selective default'.
bisogna pensare quanto tempo vogliono ancora speculare sui risparmiatori comuni e quando arriveranno ad un loro livello di soldi " incassati" accettabile possono mollare la presa altrimenti credo che sia lungo il travaglio.le banche e o grosse lobby si mettono sempre d'accordo tra di loro per quanto riguarda le minus valenze:wall: vedo sui due unici mercati(duopolio) che trattano i bond greci denaro basso e la situazione è seria perchè proprio non si sblocca nulla ...per ora. ciao
 
Stato
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